mercoledì 31 marzo 2010
RITROVARE E RAFFORZARE LE NOSTRE COSCIENZE CON LA NOSTRA STORIA E IL NOSTRO PASSATO
FINCHE' ESISTO IO..........
CARI GOVERNATORI, ORA MANTENETE LE PROMESSE ANTI-NUCLEARI!
Ciao Caneliberonline
i risultati elettorali delle regionali sono definitivi. Con “Nuclear Lifestyle” abbiamo fatto sentire ai candidati la nostra voce contro il nucleare. E la vostra. In più di 75mila persone avete firmato il nostro appello e su Radioattiva avete lasciato migliaia di messaggi. I “manifesti taroccati” e le attività in piazza sono servite a svelare l’ipocrisia nucleare di alcuni candidati. Ed è nato il collettivo degli “Artisti contro il nucleare”, con una canzone-manifesto contro il ritorno del nucleare in Italia.
Risultato? Tutti i governatori appena eletti hanno dichiarato in campagna elettorale di non volere il nucleare nelle proprie regioni. Sette – Nichi Vendola (Puglia), Vasco Errani (Emilia Romagna), Enrico Rossi (Toscana), Gian Mario Spacca (Marche), Catiuscia Marini (Umbria), Vito De Filippo (Basilicata), Claudio Burlando (Liguria) – hanno detto di essere contrari ai piani nucleari del governo. Gli altri sei – Renata Polverini (Lazio), Roberto Cota (Piemonte), Roberto Formigoni (Lombardia), Luca Zaia (Veneto), Stefano Caldoro (Campania), Giuseppe Scopelliti (Calabria) – hanno dichiarato che comunque la loro regione non avrebbe ospitato una centrale.
Le promesse della campagna elettorale non sono parole al vento. Sono impegni. I cittadini hanno votato nella consapevolezza che il territorio in cui vivono non sarebbe stato umiliato e messo a rischio dalla realizzazione di una centrale nucleare.
Perciò “Nuclear Lifestyle” non si ferma qui. Dobbiamo mantenere alta la pressione sui nuovi governatori, affinché rispettino i propri elettori, opponendosi a qualsiasi tentativo del governo di portare il nucleare nelle loro regioni.
Lo faremo mantenendo come sempre la nostra indipendenza. Senza accettare fondi da enti pubblici, aziende o partiti politici. La nostra campagna antinucleare andrà avanti solo grazie al sostegno di persone come te. Sostienici ora!
Andrea Lepore Responsabile Campagna Nucleare |
lunedì 29 marzo 2010
SIGNORI.....SI DIA INIZIO ALLE DANZE!
Provo, mi viene in salita, non riesco in nessun modo a mettermi nei panni di chi in questo modo si professa Rivoluzionario, Antisistema, anti questo, anti quello. La paura, la paura comune agli Italiani, quella per cui Monicelli intendeva, quando a Raiperunanotte disse, che non c'e' mai stata una rivoluzione in Italia, ma solo una Rivoluzione puo' cambiare questo livello cosi
basso, che ha raggiunto la nostra Societa'.
Allo stesso tempo, so che la libertà e' fatta anche di questo, potersi esprimere liberi sempre in ogni occasione.
E di occasioni si tratta, mancate per l'appunto. Vogliamo i cambiamenti, ma non siamo disposti a pagarne i prezzi, non siamo disposti a sacrifici ed avere turbolenze che possono scostarci dal quel poco che abbiamo, ovvero, che ci consentono di avere.
Nel frattempo stiamo perdendo l'anima, l'orgoglio, la dignità e l'unico modo con cui riusciamo a risponder a tutto cio'? La paura!
In questo momento e' desolante vedere che tutti festeggiano Destra, Sinistra, eppure in realta' non c'e' stato un vero vincitore, una supremazia netta l'uno sull'altro, pero' festeggiano, rilasciano interviste, parole vuote, le solite senza senso, con senso, di tutto, di piu'. A buon ragione festeggiano, loro sanno che comunque sia il loro potere rimane immutato. Sanno di essere impotenti davanti a questa crisi globale, ma gioiscono, devono mandare segnali di concretezza, perche' solo questo possono e riescono a fare,
mentre il popolo votante sa di avere fatto il proprio dovere, a costo per l'ennesima volta di essere trattato come una pedina, ma allo stesso tempo si lascia ancora spazio alla speranza in attesa che arrivino tempi migliori, anche finanziando guerre, imprenditori,industriali, stipendi d'oro ai politici ai menager e quant'altro, non importa, ma per l'amor del cielo non fate mancare i Reality.
Detto questo, vorrei dire che ancora nessuno, dico nessuno, fa una analisi seria della Lega. Lega che, piaccia o no, si associa ad un bisogno di ribellione dal torbidume della politica immobilista. Non importa che la Lega sia per i padroncini o meno, la maggioranza della gente che la vota era ed e' stufa di quello che ha sempre identificato come la politica immobilista di Roma e degli inciuci. Naturalmente nell'elettore lega c'e' presunzione e confusione ma questo al momento non importa. Il PD viene visto, giustamente, come creazione a tavolino di questo immobilismo, con dirigenti inamovibili, stantii e senza idee. E' ovvio che in questo quadro la sinistra di rifondazione non si stacca per capacita' di rinnovamento.
Un altro punto che non viene mai menzionato, per stupida miopia, e' che la Lega non prende voti da ex PCI. La Lega pesca nella ex DC, nel MSI, PLI e repubblicani mentre il PdL dalla DC e socialisti. Insomma il centrodestra rappresenta quello che era il centrodesta quando sommando i partiti che lo rappresentavano raggiungevano il 50% e piu'.
E' la sinistra che non rappresenta piu' la sinistra e quello che la sinistra esprimeva nell'immaginario comune. ora non c'e' piu' baffone da invocare, bisogna rimboccarsi le maniche ma questi non sanno come fare.
Come si puo' pensare che uno che ha lottato per un ideale di giustizia e fratellanza socialista vada a votare per chi ha abbassato le tasse ai ricchi, chi ha fatto finanziarie dure, chi ha imposto l'euro che ha ridotto la capacita' d'acquisto della gente della meta', chi si vanta di saper privatizzare, chi vuole la TAV, chi ha fatto la guerra alla Yugoslavia, chi ha voluto una riedizione della legge truffa.
Ma vogliamo veramente scherzare! 29-03-2010 23:38 - M.........
venerdì 26 marzo 2010
VUOI UN FUTURO NUCLEARE? LO DECIDI TU ALLE ELEZIONI REGIONALI!
L'ASTENSIONE E' LA SCELTA MIGLIORE. OGGI DICONO UNA COSA....DOMANI L'ESATTO CONTRARIO. NON E' SOLO BERLUSCONI A VOLERE IL NUCLEARE. SONO TANTI GLI
SCIACCALLI DELL'OPPOSIZIONE CHE
NON LO DICONO O PEGGIO
ANCORA FANNO GLI "INDIFFERENTI"
The nuclear reactor after the disaster. Reactor 4 (center). Turbine building (lower left). Reactor 3 (center right). Date 26 April 1986 Time 01:23 a.m. (UTC+3) Location Pripyat, Soviet Union, now Ukraine
Ciao Caneliberonline
Il momento di scegliere il futuro della tua Regione è arrivato. Domenica 28 e lunedì 29 ci saranno le elezioni regionali. Se non vuoi ritrovarti con una centrale sotto casa, è importante votare tenendo in considerazione la posizione sul nucleare dei differenti candidati. Bisogna stare attenti ai candidati nucleari, quelli che appoggiano o non si sono opposti con chiarezza ai piani nucleari del governo.
Contro un Governo che vuole imporre il nucleare, le Regioni e i loro futuri governatori avranno, infatti, un ruolo determinante. "Forza Regioni contro il nucleare" è il messaggio che questa mattina i nostri attivisti hanno aperto sulla facciata dell’edificio della Regione Puglia, mentre dalla Rainbow Warrior sono partiti due gommoni con lo striscione “Nuclear Emergency”.
Abbiamo scelto simbolicamente la Puglia perché - rifiutando il nucleare con una legge regionale - ha dimostrato di avere una visione illuminata del suo futuro energetico. Tutte le Regioni devono seguire questo percorso.
Nei giorni scorsi abbiamo consegnato le 75.000 firme contro il nucleare che abbiamo raccolto anche grazie al tuo contributo. Ci restano poche ore soltanto per aumentare la nostra pressione. Ti chiediamo di diffondere quanto più puoi le informazioni sul nostro sito www.nuclearlifestyle.it. Informa amici e parenti sui candidati nucleari! Perché queste elezioni regionali rischiano davvero di cambiare il nostro stile di vita!
Andrea Lepore
Responsabile Campagna Nucleare |
I VECCHIETTI HANNO SEMPRE RAGIONE....
Leggo con piacere delle mobilitazione dell'Associazione dei Partigiani
mercoledì 24 marzo 2010
UN RITORNO DA " S C O N G I U R A R E "
CONSEGNATA AI CANDIDATI LA TUA FIRMA CONTRO IL NUCLEARE
Ciao Caneliberonline
oggi la tua firma contro il nucleare è stata consegnata a tutti i candidati alle prossime regionali che non si sono ancora espressi con chiarezza contro il nucleare. 72mila firme non lasceranno di certo indifferenti i “candidati nucleari”che sono ancora in tempo per prendere una posizione chiara contro i piani nucleari del Governo. Prima delle elezioni. Perché i cittadini hanno diritto di sapere se con il loro voto contribuiranno al ritorno dell’atomo in Italia.
Intanto la Rainbow Warrior sta tornando in Italia. Arriverà a Bari il 26 marzo e sarà aperta al pubblico per visite guidate sabato 27 e domenica 28 dalle ore 10 alle ore 13 e dalle 14 alle 18. Abbiamo scelto la Regione Puglia per concludere il nostro "tour nucleare" perché ha dato un ottimo esempio, approvando una legge regionale che esclude il nucleare in Puglia, norma contro la quale il Governo ha fatto ricorso alla Corte Costituzionale.
Nei giorni scorsi anche docenti e ricercatori italiani, riuniti nel Comitato energia per il futuro, hanno inviato una lettera aperta ai candidati alle elezioni regionali, sostenendo che il ritorno dell’Italia al nucleare sia una scelta strategicamente sbagliata, che toglie risorse allo sviluppo delle energie rinnovabili, ormai mature per una rivoluzione energetica.
Ti ringraziamo ancora una volta per aver contribuito con la tua firma al successo del nostro appello. Continua a seguirci.
Andrea Lepore Responsabile Campagna Nucleare |
martedì 23 marzo 2010
NON E' UN SISTEMA DA "RIFORMARE " E' UN SITEMA DA ABOLIRE, CHI VUOLE RIFORME, SA BENE COSA VUOLE - OPERAZIONI GATTOPARDESCHE
Compravendita delle schede, ecco i prezzi. «Abbiamo mille voti, costano 20mila euro»Viaggio a Scampia dove i residenti ammettono di essere stati contattati «Qui ogni lotto ha il suo candidato»
«Hanno avvicinato perfino mio figlio per comprargli il voto. Poi quando hanno capito chi era sono scappati»: Mario è un sindacalista con una storia lunga alle spalle. A Scampia lo conoscono in tanti e sanno che la sua scheda non è in vendita. Ma gli incidenti di percorso, quando l’apertura delle urne è vicina e i soldi in ballo sono tanti, può capitare a tutti.Anche ai vecchi professionisti delle elezioni truccate, quelli che in queste ore battono il rione palmo a palmo per comprare, a prezzi modici, voti di lista e, sopratutto, preferenze. Chi sono? Gli stessi di sempre, quelli che elezione dopo elezione vanno ad offrire i propri servizi ai candidati. Non conta il partito, conta la cifra che l’aspirante consigliere regionale è pronto a spendere. Cifre a diversi zeri. Se si calcola che un eletto dal popolo guadagnerà, tra stipendi e rimborsi vari, intorno ai diecimila euro per cinque anni, è evidente che l’investimento può essere fruttuoso.
A Scampia funziona così: il «capobastone», quello che controlla uno o più lotti di fabbricati, offre i propri servizi ai candidati. La legge è quella del libero mercato, vince chi spende di più. Una volta chiuso il contratto, stabilita la cifra e le prebende varie che andranno al portatore di voti, questo scende in campo. Si tratta generalmente di una persona che vive ai margini della legalità, ma che non fa organicamente parte del clan: i boss curano gli affari grossi, quelli della droga che frutta milioni di euro. Ai pesci piccoli lasciano le briciole. Elettorali.
«Stanno avvicinando soprattutto i più giovani – racconta Gino – quelli che non conoscono bene il meccanismo del voto. Gli offrono tra i venti e i cinquanta euro, fotocopiano carta d’identità e certificato elettorale e fissano l’appuntamento nei pressi dei seggi. Il ragazzo è convinto che il voto verrà verificato. Quando esce dalla cabina elettorale riceve la cifra pattuita». E poi c’è il sistema del telefonino, già collaudato in precedenti occasioni.
Il capobastone e le sue vedette aspettano nei pressi dei seggi e forniscono telefonini supersilenziosi a chi va ad esprimere la sua preferenza. Il «clientes» fotografa la scheda, esce e riceve i soldi. «Ogni capo-bastone controlla i voti di un certo numero di fabbricati, tra i cento e i duecento, e viene pagato in base al numero di preferenze che può portare», racconta Antonio, che di elezioni ne ha viste tante.
E così ogni lotto ha il suo candidato: chi va per la maggiore nelle vele non conta niente nei palazzoni delle poste o a Miano. I nomi li sanno tutti, qualcuno anche li sussurra, nessuno li denuncia. Ma non sono solo i soldi a orientare il voto: un’altra merce di scambio è il posto di lavoro. O meglio la promessa di un posto di lavoro. O di una postazione più o meno privilegiata, ammesso che esista, in una delle tante liste dei disoccupati.
Se hai passato qualche mese in carcere a Poggioreale, ti possono promettere una corsia preferenziale tra gli ex detenuti o, meglio tra gli indultati, categoria più ristretta e quindi ritenuta più fortunata. A volte si tratta solo di promesse. Altre volte no. Uniti nella lotta? Meglio nelle clientele, sembrarlo pensare in molti. Una situazione ad alto rischio: la Digos sta organizzando una stretta sorveglianza nelle aree ritenute più «pericolose».
Ed è già partita un’indagine nei confronti dell’ingenuo candidato di Pianura che tramite Facebook chiedeva ai potenziali elettori: «Contattatemi perché posso offrire importanti possibilità lavorative».
domenica 21 marzo 2010
N A T O = Servilismo Italiano dal dopoguerra ad oggi.
venerdì 19 marzo 2010
G R E E N P E A C E
giovedì 18 marzo 2010
MANIPOLAZIONE MENTALE AL FINE DI CONTROLLARE PER NON ESSERE CONTROLLATI
Ecco come si manda in paranoia un popolo. Attraverso notizie ben studiate e programmate. Io non ho nulla da nascondere e voglio essere intercettato ! Cari PIDUISTI MAFIOSI di destra e di sinistra !
INTERCETTAZIONI TELEFONICHE
mercoledì 17 marzo 2010
CHI SI ONORA DI STARE SOTTO L'OMBRELLO DELLA - N A T O,- SI RENDE PARTECIPE DI QUESTO SCHIFO !
La pubblicazione di documentazioni riservate che accertino l'uso di armi chimiche da parte dell'esercito statunitense in Iraq dev'essere considerato una violazione del segreto militare o l'espressione della libertà d'informazione? Dalla risposta a questa domanda dipendono le sorti di Wikileaks un sito internet famoso per editare fascicoli confidenziali, volti a far luce sugli illeciti commessi dai governi o dalle organizzazioni criminali operanti a livello internazionale. La filosofia del "non ci sono segreti" costituisce, insieme a quella che consente a chiunque di pubblicare una storia, l'ossatura di Wikileaks. Il progetto è stato fondato nel 2007 da dissidenti cinesi, giornalisti, matematici e tecnici provenienti da Stati Uniti, Cina, Taiwan, Europa, Australia e Sud Africa. Lo spirito che muove i giornalisti che attualmente vi lavorano è sancito nello stesso statuto dell'organizzazione che si pone come primo obiettivo quello di "esporre le pratiche non etiche, i comportamenti illegali, le irregolarità all'interno dei gruppi corrotti e dei regimi oppressivi in Asia, nei paesi dell'ex blocco sovietico, in Africa sub-sahariana e in Medio Oriente".
Scheletri nell'armadio. Sarebbero circa 1 milione e 200 mila e corrispondono al numero di protocolli segreti che lo staff di Wikileaks ha dichiarato di aver in preparazione per la pubblicazione sulle pagine del proprio sito. L'attuale rapporto dei servizi segreti ha ricordato l'esclusiva giornalistica della pubblicazione di un fascicolo di 2000 pagine stilato dal Pentagono e riportante la tabella dell'equipaggiamento militare usato dalle truppe statunitensi, e dagli alleati in Iraq. Dall'incartamento si apprendeva anche dell'autorizzazione all'uso di armi chimiche firmata dall'ex presidente George W. Bush prima dell'attacco su Baghdad nel 2003. Oltre ogni giudizio di merito sull'uso di armi chimiche la documentazione si rese famosa perchè accertava la violazione da parte degli Stati Uniti della Convenzione sulle armi chimiche sottoscritta in Gran Bretagna nel 1997. In Iraq invece gli Stati Uniti usarono - continua il rapporto che cita il fascicolo top secret - "munizioni al CS (orto-cloro-benzal-malononitrile. Gas che dopo prolungata esposizione provoca enfisema polmonare con emorragia, nausea e conati di vomito ndr), e attrezzature di distribuzione e di armi in grado di sparare gas. Nella stessa relazione gli autori hanno sostenuto che anche l'uso del fosforo bianco da parte dell'esercito degli Stati Uniti durante l'assalto del 2004 a Falluja dovrebbe essere considerato una violazione della Convenzione" .
Guantanamo. È un altro dei tabù che l'establishment statunitense ha cercato di mantenere tale. La relazione ricorda che "In un articolo scritto da Wikileaks.org [...] il 7 novembre 2007, si espongono i metodi sistematici per impedire che i prigionieri detenuti nell'impianto Joint Task Force di Guantanamo a Camp Delta di incontrare la Croce Rossa Internazionale, così come l'uso di estremo di stress psicologico come strumento di tortura contro i prigionieri. Il rilascio non autorizzato del SOP (standard operating procedures) ha spinto gli autori del post sul sito web a sostenere che il documento dimostra che l'esercito degli Stati Uniti ha torturato i detenuti a Guantanamo Bay e violato i loro diritti umani".
Conseguenze. Dopo l'ennesima fuga di notizie, quelle sul rapporto appunto, sembrerebbe ormai difficile per il Pentagono azzardare un colpo di spugna e oscurare WikiLeaks senza che ciò si ripercuota sull'immagine democratica dell'attuale amministrazione statale. Già Cina, Israele, Nord Corea, Russia, Thailandia e Zimbawe hanno bloccato l'accesso al portale avanzando il loro diritto a indagare e perseguire la testata informativa. Il 14 febbraio del 2008 un giudice californiano aveva apposto i sigilli al sito dopo aver accolto una denuncia della banca svizzera Julius Baer coinvolta, secondo quanto denunciato da Wikileaks, in un affare di evasione fiscale e riciclaggio di denaro sporco. Dopo due settimane e un ricorso in appello i giornalisti del portale erano di nuovo all'opera. Oggi, a tre anni dalla sua fondazione, sembra che l'unico pericolo per il portale sia costituito da una mancanza di finanziamenti. La cifra necessaria alla sopravvivenza è di 600mila dollari - 200mila senza giornalisti - e fino ad ora la raccolta fondi via internet ha portato solo 130 mila dollari nelle casse del giornale. A chi gli chiede perchè non chiedano finanziamenti pubblici editori e responsabili rispondono che è necessario mantenere l'indipendenza economica dagli Stati per evitare ogni ingerenza nel proprio lavoro.
Antonio Marafioti
I VECCHIETTI HANNO SEMPRE RAGIONE....
martedì 16 marzo 2010
SO DI NON SCOPRIRE L'ACQUA CALDA.........MA OGNI TANTO UNA BELLA RINFRESCATA CI VUOLE !
Il reddito di Berlusconi cresce di quasi 10 mln
In un anno è passato da 14,5 a 23 milioni di euro. Tra i leader Di Pietro è il più ricco dopo il premier.
Tra i leader politici, a parte Silvio Berlusconi il più ricco è Antonio Di Pietro con 193.211 euro, davanti a Umberto Bossi che di euro ne ha dichiarati 156.405. Segue a ruota il leader del Pd Pier Luigi Bersani con 150.450. Quello che guadagna meno di tutti è il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, con i suoi 123.005 euro. A spulciare i dati raffrontandoli con quelli dello scorso anno balza agli occhi un dato: tutti i leader del Pd guadagnano meno .
Unica eccezione: l'attuale capogruppo alla Camera Dario Franceschini che passa dai 220.419 euro a 221.764. Ma per il resto sono vacche magre: Pier Luigi Bersani perde quasi 13.000 euro passando da 163.551 a a 150.450 euro. Quasi 'crollo' per Walter Veltroni che dimezza sue 'entrate': da 477.778 euro 'precipita', si fa per dire, a 238.497. In calo, anche se in minor misura, è pure Massimo D'Alema. Il suo reddito imponibile ora è di 142.839 euro contro i 171.044 della precedente dichiarazione. Ma anche Piero Fassino 'perde': ora denuncia un reddito di 126.661 euro. In passato ne dichiarava 194.292
ESEMPIO :
QUESTO "SIGNORE" DELLA SINISTRA FEDERATA, PER AVER FATTO IL MINISTRO E Il DEPUTATO DI QUESTO PAESE PRENDE CIRCA 6300,00 EURO DI VITALIZIO AL MESE (fonte wikipedia)
E' SOLO BERLUSKONI IL PROBLEMA ?