lunedì 21 aprile 2014

LA RICERCA SCIENTIFICA AVANZA NELL’OSCURITA’


LA RICERCA SCIENTIFICA AVANZA NELL’OSCURITA’

Oggetto: gene Myh16, definito responsabile della mutazione genetica nell’uomo.

Illustri scienziati e ricercatori, inizio col dire che io non so nulla del gene Myh16 (questione di mandibola), la provocatoria ipotesi avanzata da un team di biologi e chirurghi plastici dell’Università di Pennsylvania e del Centro pediatrico di Filadelfia che, secondo le ultime teorie, sarebbe la causa della mutazione genetica che ha determinato la separazione tra uomo e scimmia; anche perché non credo siano questi gli strumenti, i riferimenti, per la comprensione della verità e della conoscenza.
I miei sono l’osservazione, l’intuizione, la filosofia applicata e il pensiero libero. Tutto questo si traduce in un modello di logica che io definirei, sensata.
Per cui, ora, vi esporrò in forma chiara e inequivocabile il perché la proteina Myh16 o chi per lei non abbia alcuna rilevanza sullo sviluppo del cervello nell’uomo.
Se voi foste più attenti e meno presi dalle vostre stravaganti ambizioni, ma soprattutto dall’arsura nevrotica di dare frettolosamente una spiegazione scientifica ad ogni cosa, capireste che l’anomalo, innaturale aumento del cervello nell’uomo, non è dipeso dall’Myh16, ma da un’alterazione della coscienza e della consapevolezza.
E’ la coscienza ad alimentare il cervello, ma una super coscienza può innescare una “infezione” così grave (iperplasia) da portare l’uomo verso l’autodistruzione.
Questo è ciò che accade oggi all’uomo delle società moderne. Questo processo ha avuto inizio sicuramente qualche
milione di anni fa, milione più, milione meno.
E’ sicuramente avvenuto che l’uomo primordiale, scimmia o non scimmia che fosse, abbia subito un trauma devastante, così forte, da alterare la sua coscienza di base, che utilizzava semplicemente per soddisfare ciò di cui aveva bisogno.
A causare tutto questo potrebbe essere stato un meteorite di grosse dimensioni, una tempesta radioattiva, uno spavento oltre ogni comprensione – in breve, la visione sensoriale di qualcosa di così fuori dalla sua capacità di assorbirla (parlo del cervello) e quindi di rimuoverla, che il solo modo a disposizione dell’uomo per potere accettare tutto ciò (per incassare il colpo), era quello di alterare la sua coscienza di base in una degenerazione della coscienza.
Prova ne è, che negli ultimi decenni, fra guerre, olocausti, visioni apocalittiche di ogni genere, notizie raggelanti sullo stato dell’ambiente, i vari accadimenti hanno in brevissimo tempo modificato la nostra coscienza di base, in una coscienza malata.
Il cammino comincia da molto lontano, estremamente lento, ma oggi siamo all’apice di una sorta di iperplasia/ipertrofia degli avvenimenti.

E’ una coscienza sana che nutre in maniera funzionale il cervello, ma una super coscienza lo distrugge, lo fa esplodere. E poi chi ci dice che all’aumento del volume del cervello corrisponda un altrettanto aumento della scatola cranica? In una logica evolutiva naturale, questo è sicuramente possibile, ma nell’ipotesi di una anomalia, di una alterazione provocata da un trauma spaventoso, forse questo non lo è più.
Chi ha subito l’orrore dell’olocausto, dei campi di concentramento, ha inevitabilmente modificato la propria coscienza in una super coscienza che ha prodotto una tale infinità di pensieri da costringere il proprio cervello ad una inevitabile pressione contro le pareti della scatola cranica. La scatola cranica come reagirà?
Quanti suicidi ci sono stati dopo la liberazione dei deportati, e quanti soldati al ritorno dal Vietnam hanno fatto la stessa fine?

L’uomo ha rinunciato alla terra per le macchine e questo è segno di pura necrofilia, tipica di una super coscienza malata.

E’ dall’analisi del presente, dell’attuale, e da una oggettiva e leale comprensione del passato, non pregiudiziale, che possiamo fissare i termini di una vera conoscenza. La tragedia è, che gli uomini non riescono a vedere, considerare una realtà diversa da quella che sono soliti vivere. Questo è un dramma vero.
Voi scienziati e ricercatori dell’aria fritta, vi sforzate in ogni modo e sempre, a volere ricondurre tutto a qualcosa di tangibile, determinabile scientificamente, e sta proprio qui il sommo errore. E’ la coscienza che controlla e determina ogni cosa.
Il gene Myh16, e mi farebbe impazzire conoscere come siate arrivati al parto di questa sigla, non è che un miserabile strumento, un servo al comando della coscienza. Dunque non è vero che a un grande cervello (e parlo di dimensioni) corrisponde una viva intelligenza. Mi sembra una conclusione infantile. E’ un grande pensiero o una infinita moltitudine di pensieri che possono determinare l’aumento del volume del cervello, e di conseguenza, in ultima ipotesi, della scatola cranica.
Questo è il vero casino. Sono ormai decenni che state lavorando al contrario, e i risultati si vedono. Si, qualcosina ve la concedo, ma di fronte all’evidente tragedia che ci sta portando verso il buio totale, non va neppure presa in considerazione. Una scoreggia in un bombardamento.
La conoscenza illumina. Come ne uscirete? Con un suicidio di gruppo? Perché è questo , oggi, il fine ultimo della nostra super coscienza.
Così, non è una proteina la causa della depressione. No, è questo mondo malato il solo responsabile della depressione, degli attacchi di panico, dell’ansia, delle infinite turbe nevrotiche, dell’istinto di autodistruzione ormai geneticamente prolifico nel cervello degli uomini. Come è del tutto banale e fuori luogo, volere far credere alla gente, che voi scienziati e ricercatori siate i depositari delle verità e della conoscenza. E’ una bufala che non sta più in piedi. Non siete altro che dei manipolatori, dei profanatori di quart’ordine al soldo del potere, che dopo avere aperto il giocattolo, non riescono più a ricomporlo; avanza sempre qualche pezzo. Abbiate l’onestà di ammettere che avete cannato; prima o poi anche voi tirerete le cuoia.

Ogni quarto d’ora, nel mondo, c’è una nuova scoperta, e ogni quarto d’ora sul pianeta si estingue una specie animale o vegetale. Come vi sembra l’equazione? Non vi fa un po’ pensare, e rabbrividire? E si che l’intelligenza non vi manca. Che tipo di intelligenza è? Artificiale?
Ed è una barzelletta combattere il cancro con il cobalto che, si sa, procura il cancro. C’è da morire dal ridere, se non ci fosse da piangere.
Certo, il cancro è una potenzialità reale del nostro organismo ma latente e remota, se non lo scuotiamo dal suo torpore. Le sue origini sono di varia natura, le sue cause innumerevoli. Vanno da una cattiva alimentazione a una qualità della vita inadeguata, innaturale, non sostenibile dalla nostra struttura psicofisica.
Io credo che nel passato, salvo eccezioni, con il cancro si poteva convivere, tranquillamente: una sorta di simbiosi, di scambio mutualistico, fino al nostro ultimo giorno. Lo stile di vita delle nostre moderne società è la causa scatenante dell’insorgere di questa vergognosa patologia. Tutto questo mette in attività quel complesso meccanismo che porta all’iperplasia.
Per cui, non svegliare “cancr” che dorme.
Anche la sua rimozione attraverso interventi invasivi, chirurgici, può innescare l’esplodere della sua potenza distruttiva.

Concludo dicendo di non credere in alcuna manipolazione genetica della mandibola.
La causa va ricercata in un trauma devastante oltre ogni comprensione. Ma poi, chi se ne frega!!! Abbiamo ben altri problemi.
Invito tutti a ricominciare da zero, consigliandovi, se mi è permesso, di partire dall’anima, dal cuore, dallo spirito e dalla coscienza di base. Allora si, farete passi da gigante, voi che oggi non siete che dei piccoli puffi, senza coscienza.
Tanto vi dovevo


GJTirelli

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