sabato 25 ottobre 2014

CITTADINI COME BESTIE AMMAESTRATE


CITTADINI COME BESTIE AMMAESTRATE

Credete davvero che gli italiani votino per questo o quel partito sulla base di un programma politico che hanno consultato, visionato e condiviso? Pensarlo è comico! Sarebbe già gran cosa se sapessero leggere e comprendere il significato delle parole! In realtà gli italiani sono un popolo di analfabeti, di ottusi che distribuiscono il loro consenso a colpi di pancia, di tette, di culo, e sulle sollecitazioni della sola cosa in grado di attivare per brevi momenti, i pochi e residui neuroni del loro cervello bacato: l’uccello.
Così, sostengono e votano personaggi “equivoci”, delinquenti, puttanieri e baldracche, condividendone i costumi e gli scopi, e ai quali affidare le loro sporche ragioni e supposti interessi particolari.
Gli uomini politici, dal canto loro (proprio in virtù della carica che rivestono, e dopo avere giurato sulla costituzione la loro totale fedeltà allo stato) sono tenuti (vincolati) ad avere comportamenti etici e deontologici integerrimi e irreprensibili. Le loro colpe, abusi e soprusi, sono dunque mille e mille volte più gravi di quelle di un qualsiasi comune cittadino, e la loro pena deve essere esemplare, senza sconti di sorta o filtrata da leggi “ad personam” che ne destituiscano l’uguaglianza difronte alla legge. In questo caso, decade il concetto di democrazia, che a sua volta trasfigura in regime autarchico.
Se un morto di fame va in galera per avere rubato una bistecca in supermercato, un “Galan”, che si fotte un milione di euro l’anno di soldi pubblici, dovrebbe (facendo le debite proporzioni) essere decapitato seduta stante.
Questa classe politica escrementizia ci ha sempre considerato e trattato alla stregua di bestie ammaestrate che ubbidiscono ad ogni ordine e subdolo desiderio del padrone, per evitare una punizione più gravosa e umiliante. Questo succede perché siamo divisi, l’uno contro l’altro, in questa guerra fra poveri stupidi, contro altri stupidi che vorrebbero arricchirsi. Ma adesso ci siamo rotti il cazzo! Questa marmaglia che ha derubato del futuro i nostri figli e contaminato la loro aria e acqua, se ne deve andare a casa, o meglio in galera, e ancora meglio, deportata in campi di lavoro forzato, affinché conoscano il significato di sacrificio, di dignità, e prendano coscienza della realtà.
E’ tempo di spalancare le finestre a un nuovo giorno e fare circolare l’aria, per cominciare a respirare le ragioni di un’esistenza più salubre, sotto ogni aspetto, dove ogni soggetto della comunità abbia pari diritto e tutela, e possa sperare in quella giusta dose di felicità e di sicurezza materiale per potere guardare al futuro con serenità e fiducia.


GJTirelli

Nessun commento: