Afghanistan maledetto: è forse l'ora di tornare?
Con l'uccisione ieri di Luca Sanna sono 36 i militari italiani che hanno perso la vita in Afghanistan. A rischio di vita anche il commilitone ferito. Troppo sangue per una 'missione di pace'
Una trappola, un agguato mirato a colpire la postazione italiana. Il nemico che si traveste da militare afghano e che, dando segnali di avere problemi con l'arma che impugna, uccide con una raffica ravvicinata il caporalmaggiore Sanna e ferisce gravemente l'altro alpino che era di guardia. Un avamposto in una zona isolata per controllare e segnalare eventuali movimenti di truppe nemiche. Pochi uomini e, in caso di attacco, l'eventuale supporto di elicotteri ed aerei. Oggi il trasferimento della salma di Luca Sanna in Italia. Resta in ospedale in Afghanistan, l'altro militare italiano ferito al collo e al torace, Luca Barisonzi, di Voghera. La politica, sommersa dallo scandalo 'Ruby' dovrà presto porsi domande urgenti sulla missione italiana, in quella che è ormai, apertamente, una guerra.
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