sabato 15 gennaio 2011

Tocca sempre a noi rimettere a posto le cose (Gramsci 1924)

RIPROPONGO UN PASSAGIO FONDAMENTALE DI ( IL GRANDE CRIMINE 7) DI PAOLO

BARNARD, PER IL SEMPLICE FATTO CHE OGGI NON E' UN GIORNO DI SCONFITTA, MA,

L'INIZIO DI UN RISVEGLIO CHE CI PORTERA' AD UNA VITTORIA CERTA.

Stiamo trattando una materia di estrema serietà, che io tento di semplificare da mesi per la comprensione dei cittadini non esperti, e dunque sarei uno sciocco se non dicessi che le soluzioni sono complessissime e tecnicistiche, che richiedono sforzi ad alto livello e organizzazioni che noi cittadini non possiamo neppure iniziare a contemplare. Ma ciò che noi possiamo fare è importantissimo e fattibile. Come sempre ho detto, prima cosa è divulgare queste realtà a chiunque, e non demordere di fronte a sguardi allucinati o risposte come “ma va là, è fantascienza… Barnard è un pazzoide… è colpa di Berlusconi… governo ladro ecc.” (mi scrivono gli operai da tutt’Italia e sono quelle le risposte che i loro colleghi sbottano a fronte di questi temi. A proposito di chi si dà la zappa sui piedi…). Poi organizzarsi per innanzi tutto chiedere l’apertura di un dibattito pubblico sull’uscita dall’Euro e il ritorno ordinato (cioè con tutele intragovernative contro gli attacchi speculativi) alle monete sovrane. Infine che l’Italia, con propria moneta, sposi un programma di spesa a deficit per creare ricchezza al netto per i cittadini, e che deve andare nella doppia direzione di essere investita in aumenti di produttività nell’economia reale (quella che produce cose vere e non giochi finanziari) e di creare un programma governativo di piena occupazione e pieno Stato sociale. Nel capitolo LA PIENA OCCUPAZIONE ERA POSSIBILE de Il Più Grande Crimine è spiegato che tutto ciò è non solo economicamente possibile, ma vi sono anche i nomi di economisti di statura mondiale che da decenni sostengono la tesi della spesa a deficit e piena occupazione. Infatti vi ricordo che:

1) uno Stato con moneta sovrana può onorare qualsiasi debito pubblico senza problemi e nessuna agenzia di rating lo può strangolare. Il Giappone con Yen sovrano ha un debito doppio rispetto alla Grecia, doppio!, e non solo non è in croce, ma gli investitori sono corsi in massa a rifugiarsi nello Yen in questi mesi. 2) la spesa a deficit dello Stato a moneta sovrana che crei occupazione, investimenti dal pubblico al privato e produttività, non crea inflazione e si auto-cura grazie all’aumento del PIL nazionale, e infine non ha limiti di spesa, essendo denaro che lo Stato NON DEVE PREDERE IN PRESTITO DA ALCUNO, e che crea dal nulla. 3) il debito dello Stato a moneta sovrana NON E’ il debito dei cittadini, ma al contrario è la loro ricchezza. 4) Non c’è alcun potere privato al mondo in grado di sconfiggere uno Stato a moneta sovrana che decida di fare quanto sopra.

Questo ritorno dello Stato a moneta sovrana alla sua funzione primaria è l’unica speranza in assoluto di creare un cuscino di sopravvivenza per i milioni di noi che saranno travolti dal Cataclisma. Per spezzare il piano di storica criminosità del Vero Potere di distruggere l’Europa e creare sacche di lavoro alla cinese qui da noi, non v’è altra strada.

Blogger Francesco Zaffuto ha detto...

se si considerano solo gli operai Fiat (escludendo gli impiegati), il sì ha vinto solo per nove voti, se aggiungiamo i molti operai che hanno votato sì con l'amaro in bocca; il risultato ci fa ben spera


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