sabato 12 luglio 2014

Gaza su orlo guerra: Netanyahu, nessuna pressione impedirà Israele di agire contro Hamas Ambasciatore palestinese a Roma, oggi a Gaza 102 morti

Gaza su orlo guerra: Netanyahu, nessuna pressione impedirà Israele di agire contro Hamas

Ambasciatore palestinese a Roma, oggi a Gaza 102 morti

Hamas ha rivendicato la salva di razzi lanciati verso Israele - e per cui sono risuonate le sirene nella zona di Tel Aviv - come il suo primo deliberato tentativo "di colpire l'aeroporto Ben Gurion". Lo riporta Ynet sostenendo che la fazione islamica ha fatto sapere di aver lanciato quattro razzi M-75 verso l'aeroporto. 
Un 'avvertimento' alle linee aeree straniere di sospendere i voli per Tel Aviv e' stato lanciato dal braccio di armato di Hamas.  In un comunicato le Brigate Ezzedin al-Qassam (braccio militare di Hamas) affermano che ormai l'aeroporto Ben Gurion sarebbe divenuto insicuro perche' puo' essere colpito dalla Striscia di Gaza. Dal testo viene lasciato intendere che potrebbe essere preso di mira ancora in futuro.
IL PUNTO ALLE ORE 18
Netanyahu,nessuna pressione ci impedira' di agire
''Nessuna pressione internazionale ci impedira' di agire contro i terroristi a Gaza''. Lo ha detto, citato dai media, il premier Benyamin Netanyahu. ''Soppesiamo tutto, ci prepariamo a tutto. Tsahal (l'esercito israeliano) ha avuto ordine di tenersi pronto'' ha aggiunto rispondendo alla domanda di una giornalista relativa ad una possibile operazione di terra a Gaza.
Generale, pronti a azione terra, ma serve ordine politico L'esercito ha bisogno ''solo di una direttiva politica'' per dare inizio a una possibile operazione militare di terra nella Striscia di Gaza. Lo ha detto, citato dai media, il capo di stato maggiore israeliano, generale Benny Gantz, durante una visita in una base di parà. 'Gaza sta affondando in un disastro. L'attacco dall'aria - ha proseguito - e' eccellente e l'intelligence sta lavorando'' bene. 
Amb. palestinese a Roma, oggi a Gaza 102 morti
"Intorno alle 15.30 il bilancio delle vittime palestinesi a Gaza in seguito all'incursione israeliana è di 102 morti, 110 feriti". Lo ha denunciato Mai Alkaila, ambasciatore palestinese in Italia nel corso di una conferenza stampa a Roma. "Le incursioni dei caccia israeliani a Gaza sono state 1874 finora".
Erdogan condanna le "bugie" di Israele su Gaza  - Il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan ha accusato oggi Israele di seguire una politica basata sulle "bugie" in relazione ai bombardamento di Gaza. Israele "dice che (Hamas) lancia i razzi. Ma qualcuno è morto?", si è chiesto Erdogan parlando ai suoi sostenitori a Istanbul alla presentazione della sua piattaforma presidenziale. "Il numero di palestinesi che avete ucciso è attualmente cento - ha aggiunto riferendosi a Israele -. La sua vita si basa sulla menzogna. Israele non è onesto".

Hamas: "Pronti alla guerra"
''Hamas e' pronto a combattere per mesi'': è l'avvertimento giunto da Mahmud a-Zahar, dirigente di Hamas, in un'intervista telefonica ad una emittente di Gaza. Un cessate il fuoco, ha aggiunto, dovrà rispettare le condizioni di Hamas come la rimozione del blocco di Gaza e la liberazione dei detenuti arrestati il mese scorso.

Ancora vittime in Palestina
Sei palestinesi, tra cui una donna, sono stati uccisi nella notte in due differenti raid aerei israeliani sulla Striscia di Gaza. Cinque i morti e 15 i feriti a Rafah, dove è stata colpita la casa di un militante della Jihad islamica. L'altra persona, di 33 anni, è stata uccisa in un attacco sulla città di Gaza, nel quartiere di Tel el-Hawa. Dall'inizio dell'offensiva israeliana sono state uccise oltre 95 persone. Secondo l'esercito israeliano il sistema anti missile Iron Dome ha intercettato da Gaza 44 razzi su un totale di 184.

Libano, sparato razzo verso nord di IsraeleUn razzo è stato sparato dal sud del Libano verso il nord di Israele, senza fare vittime né danni. Il razzo si è abbattuto in un campo. Lo riferiscono fonti militari.
Obama chiama Netanyahu
Il presidente americano, Barack Obama, ha telefonato al premier israeliano, Benjamin Natanyhau, condannando i lanci di razzi su Israele ed esprimendo preoccupazione per il rischio di un'ulteriore escalation della situazione. Già in serata gli USA avevano espresso apprensione. "Nessuno vuole assistere ad un'invasione di Gaza da parte di Israele. Per questo è importante un allentamento delle tensioni". Così la portavoce del Dipartimento di Stato, Jennifer Psaki. 
Richiesta analoga anche dal presidente russo Vladimir Putin ha invocato - durante una telefonata con Benyamin Netanyahu - uno stop "urgente del confronto armato" tra Israele e Hamas. Lo riferisce il Cremlino. Durante la conversazione, Putin ha definito "indispensabile" interrompere la spirale di violenza e ha notato che la situazione nella Striscia di Gaza si sta "rapidamente degradando". La conversazione, secondo una nota della presidenza russa, è avvenuta su iniziativa del premier israeliano.
LA GIORNATALe sirene d'allarme sono tornate a risuonare a Gerusalemme e nel sobborgo di Beit Shemesh. Lo ha constatato l'ANSA sul posto. Sarebbero stati due i razzi intercettati dall'Iron Dome su Gerusalemme e le zone limitrofe alla città, mentre altri due sono caduti in zone disabitate. Lo dice l'esercito. In città si sono avvertire chiaramente quattro esplosioni, dovute probabilmente all'intercettazione dei razzi.
E' insomma un crescendo di violenza nella guerra, per ora solo "aerea", fra Israele e Hamas: al terzo giorno di ostilità i raid aerei dello stato ebraico sulla Striscia di Gaza il bilancio si è appesantito ad almeno 80 morti e 550 feriti, mentre Israele ha fronteggiato una tempesta di 365 razzi, una media di uno ogni 10 minuti, intercettati dal sistema difensivo Iron Dome per un buon 90%. Ma molti diretti verso città distanti fino a 150 km da Gaza e perfino nelle vicinanze dell'impenetrabile centrale nucleare israeliana di Dimona.
Intervenendo a una riunione del Consiglio di sicurezza il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon si è detto preoccupato per la situazione. E' piu' urgente che mai trovare terreno comune per ritornare alla calma e ad un cessate il fuoco" a Gaza, ha detto Ban Ki-moon. Ban ha parlato con il premier israeliano Benyamin Netanyahu e con il presidente dell'Autorita' Nazionale Palestinese Abu Mazen, lanciando un appello alla "massima calma" e a fare il possibile per "evitare il rischio di una ulteriore escalation". Il segretario generale dell'Onu condanna il lancio di razzi da Gaza, ma denuncia anche come"l'eccessivo uso della forza da parte di Isarele sia intollerabile"
Ma l'ambasciatore israeliano all'Onu, Ron Prosor, intervenendo alla riunione del Consiglio di Sicurezza sul Medio Oriente, ha sottolineato che il Paese sta portando avanti "un'operazione di autodifesa", ricordando che negli ultimi tre giorni sono stati lanciati 442 razzi su Israele, circa uno ogni dieci minuti. "Nessun Paese avrebbe accettato la minaccia che Israele sta fronteggiando". L'ambasciatore ha poi affermato che Hamas deve essere delegittimata e smantellata.
Il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, fa sapere oggi che con Hamas "una tregua non è in agenda", mentre stamani, dopo due giorni di diniego, l'Egitto ha finalmente acconsentito ad aprire una parziale valvola di sfogo per la popolazione palestinese intrappolata della Striscia riaprendo il valico di Rafah: una misura, che comunque non trova ancora riscontri concreti sul terreno, definita dall'ambasciata palestinese al Cairo "eccezionale" e decisa per consentire l'evacuazione in ambulanza almeno di feriti gravi verso gli ospedali del Sinai.

Ieri le parole del presidente israeliano Shimon Peres sono risuonate come un ultimatum: o si ferma il lancio di razzi da Gaza, oun'operazione di terra, paventata da giorni, diventerà inevitabile. Mentre il presidente palestinese, Abu Mazen, ha replicato denunciando "un massacro, un genocidio" a Gaza.
Nelle ultime 24, e in particolare durante la notte, il volume di fuoco è stato infernale: oltre 320 gli obiettivi che i militari israeliani affermano di aver colpito nel territorio di Gaza: presi di mira postazioni di lancio, tunnel, basi di addestramento, depositi di armi e munizioni, capi militari di Hamas o delle altre fazioni radicali, distrutto il lato palestinese del valico di Eretz. L'ultimo strike stamani ha centrato un'auto su cui viaggiavano 3 persone a Jabalya, nel nord della Striscia. Nello stesso lasso di tempo sono stati oltre 100 i razzi, di varia gittata, 21 dei quali intercettati in volo e 82 caduti in territorio israeliano.
Le sirene sono risuonate di nuovo in mattinata pure a Tel Aviv. E testimoni riferiscono di aver visto scie di razzi provenire anche dal vicino e turbolento Sinai egiziano. Un arsenale, quello dei missili palestinesi, che - accusa Israele - ha ricevuto evidenti aiuti dall'Iran, con vettori in grado di colpire qualsiasi città israeliana, perfino Haifa. Un arsenale, rilevano fonti militari citate dai media, stimata in almeno 11.500 pezzi,6.000 dei quali in mano ad Hamas e 5.500 alla Jihad islamica: difficili da distruggere, perché spesso nascosti in affollati condomini o edifici pubblici.
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