5. LE FAVOLE DI BARNARD PER I BIMBI DEI SUOI LETTORI.
Bambini, sapete cos’è un Tiranno? E’ un Re o un politico
importante che si mette a capo di un regno o di un popolo senza il permesso di
nessuno, e che col potere che ha, fa paura a tutta la gente. Il Tiranno è
cattivo, vuole tutto per sé, ruba ai cittadini i loro beni, e se essi
protestano lui li mette in prigione o li uccide! Capite bimbi che brutta cosa è
un Tiranno?
Allora… C’era una volta una terra dove un brutto giorno
arrivò un Tiranno col suo esercito di cattivi uomini armati, e rese tutta la
gente di quella terra suoi servi. Il Tiranno si chiamava Ugly, detto anche Ugly
il Falco. Immaginate che miseria cadde sulle vite degli abitanti di quel Paese.
Per esempio, una volta Ugly passava per le strade della città e vide una bella
giovane che faceva la panettiera. Lilla, era il suo nome, era già sposata con
un uomo di nome Baldo, chiamato così perché era baldanzoso e bello. Allora Ugly
il Tiranno, solo per invidia perché quella meravigliosa ragazza era già di un
altro e non poteva essere sua, ordinò a Lilla che da quel giorno in poi lei
doveva diventare… brutta! Le ordinò di tagliarsi i bellissimi capelli a zero,
di essere quindi pelata, di non lavarsi più, e di vestire solo un lercio sacco
di canapa e null’altro. Se no l’avrebbe fatta uccidere.
Capite che orribile uomo era Ugly il Tiranno? Ma peggio.
Ugly si divertiva a vedere il popolo soffrire, e gli dava ordini pazzi, cioè
impossibili da obbedire, così che poi lui avrebbe avuto la scusa per punirli
tutti, con la violenza o rubandogli ancora più beni. Ad esempio, una volta
ordinò che tutti gli abitanti della sua terra dovevano portargli un cesto di
ciliegie al palazzo entro due giorni. Ma, bambini, quando Ugly diede questo
ordine era dicembre! Le ciliegie non crescono fino a primavera! Come poteva la
gente trovarle? Infatti nessuno le trovò, e Ugly si divertì a punire tutti. Che
orrore!
E così la vita di quella terra caduta in mano al Tiranno
Ugly divenne triste e durissima giorno dopo giorno, la gente soffriva e non
poteva ribellarsi
perché Ugly aveva i soldati e i giudici tutti dalla sua
parte, e chi disobbediva non aveva speranza di salvarsi perché finiva ucciso o
in prigione. Che orrore!
Capitò che un giorno, un giorno qualsiasi dove non c’era
neppure il sole e il cielo era grigio come i cuori di quella gente, un vecchio
mendicante arrivò in città. Nessuno lo notò, perché anche lui era messo molto
male, come tutti. Vestiva un cappotto lurido, pieno di strappi, unto e di
colore marron topo. Le sue scarpe non
avevano laccetti ed erano marce, piene di buchi. Aveva i capelli lunghi bianchi
e tutti attorcigliati in nodi, ma erano così sporchi che sembravano quasi grigi
in certi punti. I suoi denti erano gialli e ormai glien’erano rimasti pochi.
L’unica cosa che aveva di stupefacente erano gli occhi, bambini. Erano occhi
uguali a quelli delle aquile reali, taglienti, facevano quasi paura a vederli,
un suo sguardo faceva fremere chiunque, con quegli occhi da aquila. Il suo nome
era Uncanny, un nome veramente strano.
Bè, Uncanny, come tutti i mendicanti, si mise a dormire
sotto un ponticello e faceva l’elemosina quando la gente passava; ma quella
povera gente non aveva nulla da dargli, e solo ogni tanto qualcuno gli tirava
un tozzo di pane secco. Capitò che un giorno Ugly il Tiranno passò dalle sue
parti coi suoi soldati cattivi. Capitò che Ugly incrociò lo sguardo di Uncanny
per un attimo, e successe una cosa strana. Ugly sentì come un gelo nelle mani,
come se di colpo esse fossero divenute ghiaccio e non riusciva più a muoverle.
Ugly distolse lo sguardo dagli occhi del mendicante e tutto tornò normale. Se
ne andò, doveva andare a tormentare la sua gente anche quel giorno.
Uncanny, sempre raggomitolato sotto al ponticello, udiva le
suppliche del popolo che pregava il Tiranno di lasciarli vivere, udiva i pianti
della donne e dei bambini alla notte nei loro letti. Udiva le risate cattive
dei soldati che si prendevano gioco della sofferenza della gente. Che schifo
eh? bambini, che orribile cosa. Ma Uncanny udiva anche gli assurdi ordini
urlati da Ugly in piazza. Eppure Uncanny non disse mai una singola parola, lui
non parlava, mai.
Un pomeriggio il mendicante udì Ugly ordinare questo a tutta
la gente: “Dovete fare una statua di me,
tutta d’oro alta 10 metri, e la voglio vedere qui in piazza domani mattina! Se
no… guai a voi, cose terribili vi farò!” Il popolo si disperò. Ma dove lo
troviamo l’oro? E anche se l’avessimo come facciamo a fare una statua in una
notte? Il popolo si rassegnò alla punizione il giorno dopo. E furono pianti e
singhiozzi in tutta la città. Rincasando quella sera, la gente udì qualcuno
fischiettare. Ma chi era? E come poteva fischiettare contento in quella
orribile situazione? Bè, era Uncanny. Per la prima volta da quando era
arrivato, si era messo a fischiettare. Tutti lo guardarono e pensarono che era
un povero vecchio mendicante pazzo, e andarono a letto per un’altra triste
notte.
Al risveglio, la mattina dopo, il fornaio aprì il suo
negozio proprio in piazza, ed era una giornata di nubi nere in cielo, eppure
una luce gialla brillante illuminava la sua vetrina. Il fornaio si girò, e….
e…. Oddio! Oddio! Una statua d’oro con la faccia di Ugly si ergeva in mezzo
alla piazza!!!!! Ma… ma… come è possibile? si chiese, e chi l’ha fatta? E tutta
la gente corse a vedere quel miracolo. Ugly nel suo palazzo udì il rumore e
corse coi soldati. Quando vide la statua che lui aveva ordinato, rimase
sbalordito. Non poteva adesso punire nessuno, e la rabbia gli fece
attorcigliare le budella così tanto che urlò di dolore. Allora il perfido
Tiranno gridò come un corvo: “Bene! Ma
adesso voglio che mi si facciano 1000 abiti da Re, di seta, con pietre preziose
come bottoni. Mille ne voglio, milleeee, e anche questi li voglio per
domattina. Se no… guai a voi, cose terribili vi farò!” E corse via
furibondo.
Immaginate la povera gente. Ma di colpo ancora quel
fischiettare, lo sentirono, era sempre Uncanny, fischiettava anche quel giorno.
Bè, bimbi, immaginate cosa? La mattina dopo 1000 abiti da Re pieni di diamanti
e di rubini stavano in pila al centro della piazza. A quel punto la gente
iniziò a sperare. Andarono tutti in chiesa a chiedere se un Santo li stava
salvando, ma il prete disse che non ne sapeva nulla. Ugly corse in piazza, di
nuovo non poteva punire nessuno, e quella volta la rabbia fu tale che divenne
verde e verde rimase. Allora sbattendo i pugni contro i muri, ragliò: “Domani mattina voglio un palazzo di 6 piani
nel parco, con 4 torri, e saloni, e camini, e 100 camere! Se no… guai a voi,
cose terribili vi farò!”
La gente perse le speranze ancora. No, impossibile anche per
un Santo fare un palazzo così in una notte. E andarono tutti a casa. Nessuno di
loro quella sera udì il medicante Uncanny fischiettare, ma lui fischiettò. Bè,
e cosa si ergeva la mattina dopo nel mezzo del parco? Un grande palazzo di 6
piani, con 4 torri, e saloni, e camini, e 100 camere!
Ugly il Tiranno corse a vedere, e questa volta urlò così forte per la rabbia di non poter punire nessuno che
perse la voce per sempre. E
strinse i denti così furioso che gli si spezzarono tutti in bocca.
Questa volta
Ugly il Tiranno non gridò nessun ordine cattivo e si trascinò, verde,
senza
voce e senza denti al suo palazzo nero. Lungo la strada incrociò un
mendicante sozzo e in stracci, si guardarono. Ugly si sentì la morte
dentro. Era Uncanny
che lo fissava. Uncanny sparì dalla città quella sera.
Ma dove andò? Egli scalò la foresta della montagna più alta
che c’era in quella terra, e man mano che la scalava, Uncanny perdeva colore,
veramente bimbi. La sua figura diveniva sempre più pallida a ogni passo, poi
divenne bianca, poi divenne un’ombra e poi scomparve del tutto. Nel punto più
profondo di quella foresta improvvisamente migliaia e migliaia di gnomi
comparvero e si misero tutti sull’attenti. Ma che accadeva? Erano gnomi veri,
proprio come quelli delle favole, con la calzamaglia, gli scarponcini, la
barbetta bianca e la cuffia rossa a punta, piccolissimi. Tutti sull’attenti, a
migliaia, e sapete perché? Perché una figura invisibile era arrivata davanti
alle porte delle loro tane sotto le querce. E qui, bambini vi svelo il segreto
di tutti i segreti:
In realtà il mendicante Uncanny era il loro Re, il Re degli
gnomi, un Re giusto e buono. Egli aveva visto l’orrore della terra torturata
dal malefico Ugly, e aveva deciso di portare salvezza a quei poverini. Infatti,
dovete sapere bimbi, ogni volta che Uncanny il mendicante fischiettava sotto il
ponticello, i fischi erano in realtà ordini segreti che lui dava al popolo
degli gnomi. “Fate la statua” “Cucite i 1000 vestiti” “Costruite il palazzo”. Sapete bambini,
gli gnomi hanno le miniere d’oro e di pietre preziose, hanno le stoffe e sanno
cucire come fulmini, hanno i forni per i mattoni e sono incredibili muratori.
Ma soprattutto sono veloci come la luce e sono tantissimi, migliaia e migliaia.
E quindi quando ricevevano l’ordine del loro Re travestito da mendicante, essi
in piena notte scendevano in città e tutto facevano, veloci come lepri. Nessuno
li vedeva. Poi prima dell’alba tornavano nella foresta. Sparivano.
Che meraviglia!
Per ciò che riguarda Ugly il Tiranno, quando tornò al suo
palazzo nero era ormai diventato un mostro. Era, come sapete, verde, puzzava di
denti marciti, non poteva più parlare, ed era repellente a vedersi. E sapete
bambini, non v’è nulla di peggio per un Tiranno che perdere il potere. Infatti
i suoi stressi soldati avevano adesso schifo di lui, non lo temevano più, e
così dopo avergli rubato tutte le ricchezze lo uccisero, poi fuggirono verso
terre lontane.
La vita adesso era tornata in quella terra che aveva
sofferto così tanto per colpa di Ugly il Tiranno. Lilla tornò… bella, si fece
ricrescere i capelli e si vestì per la festa. Baldo era così felice. Tutti di
nuovo sorridevano, di nuovo c’era speranza e voglia di fare, di vivere. I
festeggiamenti durarono mesi e mesi, ma però nessuno si ricordò di quel vecchio
mendicante e dei suoi fischiettii. Nessuno.
Bè bimbi, sapete, è vero che i Tiranni sono terribili. Ma
anche l’ingratitudine è una brutta cosa. Bè, pazienza.
Intanto noi siamo felici di sapere che da qualche parte del
mondo ci sarà un mendicante strano ma con gli occhi d’aquila e che da qualche
parte del mondo egli fischietterà per la giustizia… Quindi attenti bambini! Se
sentite un fischiettio, da oggi magari… magari… Uncanny il Re degli gnomi buoni
è dietro l’angolo per portare la giustizia!
(NOTA: tutte le favole di Barnard sono di sua invenzione esclusiva e coperte da Copyright)
Nessun commento:
Posta un commento