venerdì 27 novembre 2015

Caccia Su-25 in Siria (foto d'archivio) Dove rischia di scoppiare la Terza Guerra Mondiale? I 5 focolai di crisi che fanno paura I leader dei Paesi devono capire quanto sia pericoloso giocare alla guerra e fare tutto il possibile per evitare che si estendano cinque focolai di crisi, scrive la rivista americana “The National Interest”.

Caccia Su-25 in Siria (foto d'archivio)

Dove rischia di scoppiare la Terza Guerra Mondiale? I 5 focolai di crisi che fanno paura

I leader dei Paesi devono capire quanto sia pericoloso giocare alla guerra e fare tutto il possibile per evitare che si estendano cinque focolai di crisi, scrive la rivista americana “The National Interest”.

Ogni guerra globale scoppia da una scintilla, scrive la rivista americana "The National Interest", presentando un elenco di cinque "focolai" a cui il mondo dovrebbe prestare attenzione.
Il primo di questi viene ricondotto al conflitto siriano. L'espansione dello "Stato Islamico" (ISIS) suscita preoccupazione tra le principali potenze del mondo, tra cui la Francia, la Russia e gli Stati Uniti.
Ma anche con la nascita di una coalizione che riunisca tutti questi Paesi, tra gli alleati potrebbero crearsi scontri a seguito delle divergenze esistenti sul futuro della Siria.
A sua volta gli attivi combattimenti tra le forze straniere in Siria potrebbero coinvolgere rapidamente la Turchia, l'Iran e l'Arabia Saudita ed eventualmente diffondersi in altre parti del globo.
Un altro di questi "punti caldi" è il confronto tra l'India e il Pakistan che, nonostante duri da molti anni, in qualsiasi momento potrebbe esasperarsi.
Se i gruppi radicali islamici sponsorizzati dal Pakistan compieranno a Mumbai una serie di attacchi terroristici come a Parigi, la pazienza dell'India potrebbe finire. E se il Pakistan subirà una massiccia offensiva, l'uso di armi nucleari tattiche potrebbe sembrare l'unica via d'uscita per Islamabad.
"The National Interest" mette al terzo posto la situazione nel Mar Cinese orientale, dove negli ultimi due anni la Cina e il Giappone si stanno rendendo protagonisti di un gioco molto pericoloso intorno alle isole contese di Senkaku. Entrambi i Paesi rivendicano le isole ed entrambi hanno schierato le proprie forze armate nei pressi dell'arcipelago.
Se scoppierà un conflitto tra la Cina e il Giappone, per gli Stati Uniti, legati a Tokyo da un accordo di difesa reciproca, sarà difficile astenersi, mentre la Cina cercherà di giocare d'anticipo attaccando le installazioni militari degli Stati Uniti nella regione.
Inoltre la situazione nel Mar Cinese Meridionale è fonte di preoccupazioni per il rischio di scontro tra le unità aeree e navali cinesi e statunitensi.
La perdita di autocontrollo di una delle parti potrebbe portare a conseguenze terribili. Solo una guerra tra USA e Cina sarebbe disastrosa, tuttavia potrebbero intervenire anche il Giappone e l'India.
Infine l'ultimo focolaio descitto nell'articolo è lo sviluppo degli eventi in Ucraina, molto dipendente in gran parte da come la NATO sia disposta ad intervenire nella crisi in atto nel Paese.
Se la Russia sarà sicura dell'intervento della NATO, potrebbe adottare misure per anticipare la mobilitazione dell'Alleanza.
Ma qualsiasi attacco o grave minaccia di offensiva contro uno dei Paesi della NATO potrebbero servire come pretesto per l'Alleanza Atlantica per intraprendere un'azione militare.
"The National Interest" rileva come ad oggi i Paesi non abbiano la sufficiente comprensione di come siano pericolosi i giochi di guerra.

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