domenica 15 novembre 2015

gianni tirelli I SEPOLCRI IMBIANCATI DELL’IMPERIALISMO

I SEPOLCRI IMBIANCATI DELL’IMPERIALISMO

Esiste il principio di responsabilità in base al quale ognuno deve prevedere e farsi carico degli effetti, conseguenze e controindicazioni prodotti dalle sue azioni.
Come si può (senza avere una visione onesta e imparziale della realtà dei fatti) “tifare” per dei criminali imperialisti che hanno eretto le loro ipocrite democrazie sulla schiavitù, sul colonialismo, macchiandosi di carneficine inenarrabili in ogni parte del pianeta, bombardando milioni di donne ei bambini innocenti con armi di distruzione di massa, batteriologiche, chimiche, al fosforo e nucleari, per consolidare il loro insanguinato bottino di guerra, fino al punto di sacrificare i loro stessi figli in patria, inconsapevoli e tenuti allo scuro dei misfatti dell’occidente perpetrati contro l’umanità? Questi signori delle libertà a prezzi di saldo, che dietro il paravento mediatico della mistificazione si sentono al riparo da ogni attacco e rigettano ogni oggettiva responsabilità e colpa, sono in realtà i mandanti occulti delle stragi. Loro che da secoli hanno fatto “man bassa” di ogni risorsa naturale, sostenendo dittatori per meri vantaggi economici e geopolitici, per poi subito dopo assassinarli per gli stessi motivi.
Siamo noi i grandi terroristi, l’occidente progredito ed evoluto, quelli delle grandi scoperte scientifiche e tecnologiche; quelli che sondano lo spazio alla ricerca di nuovi mondi abitati da colonizzare, mentre devastiamo irreversibilmente l’ambiente in cui viviamo, contaminando tutta la catena alimentare, mari, oceani, falde acquifere e milioni di ettari di territorio. Siamo noi, l’occidente, il cancro di questa disastrata Terra… siamo quelli del turismo sessuale, del traffico d’organi, della chirurgia estetica, della pubblicità pestifera, dello Sponsor, del traffico di armi e di droga… quelli che inneggiano alle radici cristiane e praticano la pedofilia come una conquista di libertà.  Siamo noi, i moralisti cattolici, sepolcri imbiancati, fintamente umani e compassionevoli, fuori, ma pieni dentro di ossa di morti e di ogni sporcizia! Siamo quelli del Nazismo, della bomba atomica e del genocidio degli indiani d’America (100.000.000 di morti). Siamo quelli della ricerca e della certezza scientifica che rastrellano denaro fresco alla povera gente facendo leva sulle loro speranze in nome di una ipotetica cura che mai arriverà, e di quella in uso che li ammazzerà definitivamente. Siamo i più grandi esportatori del cancro; una vera pandemia che oggi frutta alle multinazionali farmaceutiche del crimine legalizzato, profitti miliardari.       
E come da copione e secondo i canoni della più rivoltante ipocrisia occidentale, gli attentati di Parigi sono liquidati dall’informazione come gli atti terroristici gratuiti e fanatici contro le perbeniste democrazie del nord del mondo, che a loro dire sono a garanzia del diritto, della pace e della fratellanza.
I Media internazionali, tutti uniti in un sol coro, danno fuoco alle polveri della propaganda di regime ottemperando alla loro opera di manipolazione di massa, che vuole gli islamici un branco di psicopatici criminali in cerca di emozioni, e l’occidente, le caritatevoli crocerossine di un convento di clausura.
Il principo di causa effetto viene così miseramente cestinato, ritenendosi l’occidente al di sopra di ogni sospetto, critica, responsabilità e presunta colpa, e che dall’alto del suo pulpito insanguinato punta il suo indice accusatorio contro quelle che sono state le vittime da sempre della sua secolare violenza imperialista.
E oggi, dopo i fatti di Parigi, l’occidente finge di piangere i suoi morti, dentro un cordoglio nauseabondo di frasi fatte, di agghiacciante retorica, di un’indignazione scaduta, di un orgoglio e di un amor proprio defunto. Loro, i grandi capi di stato e accoliti asserviti, che come attori navigati interpretano a memoria e per l’ennesima volta, quella tragica farsa scritta con il sacrificio di vittime ignare costrette a pagare il prezzo dell’arroganza e della prepotenza dei loro stessi governanti. 
Eccolo l’occidente, l’artefice della tanto acclamata “globalizzazione”, dove tutto può circolare liberamente… le armi, la droga, i rifiuti tossici, la prostituzione, la pedofilia, gli organi, l denaro sporco.. tutto, dico tutto, ad eccezione dei diritti umani.

gianni tirelli




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