I SEPOLCRI IMBIANCATI DELL’IMPERIALISMO
Esiste il principio di responsabilità in base al quale
ognuno deve prevedere e farsi carico degli effetti, conseguenze e
controindicazioni prodotti dalle sue azioni.
Come si può (senza avere una visione
onesta e imparziale della realtà dei fatti) “tifare” per dei criminali
imperialisti che hanno eretto le loro ipocrite democrazie sulla schiavitù, sul
colonialismo, macchiandosi di carneficine inenarrabili in ogni parte del
pianeta, bombardando milioni di donne ei bambini innocenti con armi di
distruzione di massa, batteriologiche, chimiche, al fosforo e nucleari, per
consolidare il loro insanguinato bottino di guerra, fino al punto di
sacrificare i loro stessi figli in patria, inconsapevoli e tenuti allo scuro
dei misfatti dell’occidente perpetrati contro l’umanità? Questi signori delle
libertà a prezzi di saldo, che dietro il paravento mediatico della
mistificazione si sentono al riparo da ogni attacco e rigettano ogni oggettiva
responsabilità e colpa, sono in realtà i mandanti occulti delle stragi. Loro
che da secoli hanno fatto “man bassa” di ogni risorsa naturale, sostenendo dittatori
per meri vantaggi economici e geopolitici, per poi subito dopo assassinarli per
gli stessi motivi.
Siamo noi i grandi terroristi,
l’occidente progredito ed evoluto, quelli delle grandi scoperte scientifiche e
tecnologiche; quelli che sondano lo spazio alla ricerca di nuovi mondi abitati
da colonizzare, mentre devastiamo irreversibilmente l’ambiente in cui viviamo,
contaminando tutta la catena alimentare, mari, oceani, falde acquifere e
milioni di ettari di territorio. Siamo noi, l’occidente, il cancro di questa
disastrata Terra… siamo quelli del turismo sessuale, del traffico d’organi,
della chirurgia estetica, della pubblicità pestifera, dello Sponsor, del
traffico di armi e di droga… quelli che inneggiano alle radici cristiane e
praticano la pedofilia come una conquista di libertà. Siamo noi, i moralisti cattolici, sepolcri
imbiancati, fintamente umani e compassionevoli, fuori, ma pieni
dentro di ossa di morti e di ogni sporcizia! Siamo quelli del Nazismo, della
bomba atomica e del genocidio degli indiani d’America (100.000.000 di morti). Siamo
quelli della ricerca e della certezza scientifica che rastrellano denaro fresco
alla povera gente facendo leva sulle loro speranze in nome di una ipotetica
cura che mai arriverà, e di quella in uso che li ammazzerà definitivamente.
Siamo i più grandi esportatori del cancro; una vera pandemia che oggi frutta
alle multinazionali farmaceutiche del crimine legalizzato, profitti miliardari.
E come da copione e
secondo i canoni della più rivoltante ipocrisia occidentale, gli attentati di
Parigi sono liquidati dall’informazione come gli atti terroristici gratuiti e
fanatici contro le perbeniste democrazie del nord del mondo, che a loro dire
sono a garanzia del diritto, della pace e della fratellanza.
I Media internazionali,
tutti uniti in un sol coro, danno fuoco alle polveri della propaganda di regime
ottemperando alla loro opera di manipolazione di massa, che vuole gli islamici
un branco di psicopatici criminali in cerca di emozioni, e l’occidente, le
caritatevoli crocerossine di un convento di clausura.
Il principo di causa
effetto viene così miseramente cestinato, ritenendosi l’occidente al di sopra
di ogni sospetto, critica, responsabilità e presunta colpa, e che dall’alto del
suo pulpito insanguinato punta il suo indice accusatorio contro quelle che sono
state le vittime da sempre della sua secolare violenza imperialista.
E oggi, dopo i fatti di
Parigi, l’occidente finge di piangere i suoi morti, dentro un cordoglio
nauseabondo di frasi fatte, di agghiacciante retorica, di un’indignazione
scaduta, di un orgoglio e di un amor proprio defunto. Loro, i grandi capi di
stato e accoliti asserviti, che come attori navigati interpretano a memoria e
per l’ennesima volta, quella tragica farsa scritta con il sacrificio di vittime
ignare costrette a pagare il prezzo dell’arroganza e della prepotenza dei loro
stessi governanti.
Eccolo l’occidente, l’artefice della
tanto acclamata “globalizzazione”, dove tutto può circolare liberamente… le
armi, la droga, i rifiuti tossici, la prostituzione, la pedofilia, gli organi,
l denaro sporco.. tutto, dico tutto, ad eccezione dei diritti umani.
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