sabato 14 novembre 2015

L’imperialismo porta ai lavoratori e ai popoli guerra, terrore e miseria

L’imperialismo porta ai lavoratori e ai popoli
guerra, terrore e miseria
 
Parigi è stata scossa da una serie di attacchi terroristici che hanno causato almeno 128 morti e 300 feriti. Esprimiamo le nostre condoglianze e la nostra solidarietà alle famiglie e agli amici delle vittime di questi brutali attentati antipopolari.
Perchè questi attacchi? La Francia fa parte dell’alleanza militare diretta dagli USA, che da tempo sta portando avanti una politica di guerra in Siria, Iraq, Libia. Anche in Africa Orientale interviene militarmente per proteggere le sue sfere di influenza, proteggere dittatori corrotti e continuare la rapina delle risorse naturali.
I barbari attentati di Parigi sono una rappresaglia bellica attuata dall’ultrareazionario IS contro la popolazione francese per la politica imperialista e guerrafondaia condotta dal governo di Hollande in Siria e altrove. Una politica seguita da altri governi di grandi potenze come USA, Russia, GB e anche dall’Italia (con la partecipazione alle missioni all’estero, la vendita delle armi, etc.).
Una politica le cui conseguenze sono sempre pagate dalla classe operaia e dai popoli con crescenti sacrifici e lutti; una politica che può evolvere, a causa della crescente aggressività imperialista, in una guerra generalizzata.  
E’ questa politica di guerra che alimenta il fanatismo jihadista, uno strumento utile alla borghesia internazionale, un’arma puntata contro le forze comuniste, rivoluzionarie, laiche, progressiste e democratiche del Medio Oriente, dell’Africa e dell’Asia.
Rifiutiamo la politica di guerra imperialista e gli ipocriti appelli dei capi di governo delle potenze imperialiste che si ergono a paladini delle libertà attaccate e chiamano alla “unità nazionale” attorno agli interessi delle classi sfruttatrici.
Sono gli stessi che con le loro politiche neoliberiste e di austerità sopprimono i diritti e le libertà democratiche ottenute dalla classe operaia con decenni di lotte e sacrifici.
Sono gli stessi che fomentano il razzismo, la xenofobia e il fascismo, per far scannare i popoli fra di loro e rafforzare il dominio dell’oligarchia finanziaria.
Sono gli stessi briganti che hanno sostenuto, finanziato e armato l’IS per i loro sporchi disegni.
Di un’altra unità c’è bisogno: quella proletaria e popolare contro la politica di guerra e di austerità, l’offensiva capitalista e reazionaria, per il progresso e il socialismo.
Non lasciamoci intimidire e non fermiamo le nostre lotte e rivendicazioni.
Diciamo NO alla politica di guerra e alla reazione imperialista e al terrorismo antipopolare!
Diciamo NO allo stato d’emergenza, alla militarizzazione vita sociale, alla chiusura delle frontiere!
Rigettiamo l’islamofobia e il razzismo fomentato dalle forze borghesi e reazionarie contro i migranti!
Fuori l’Italia dalla NATO, basta con le spese militari, ritiro immediato delle truppe all’estero!
Costruiamo un ampio Fronte popolare contro l’offensiva capitalista, la reazione politica e le minacce di guerra!
L'imperialismo sta portando l'umanità alla barbarie e alla rovina. Solo la lotta rivoluzionaria della classe operaia e dei popoli potrà fermare la guerra imperialista e aprire la via a un nuovo e superiore ordinamento sociale, senza più sfruttamento e oppressione dei popoli.
Perciò è più che mai urgente costruire un forte Partito comunista di classe e rivoluzionario. Uniamoci, organizziamoci, lottiamo!
14 novembre 2015

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