venerdì 27 novembre 2015

L’UOMO ALLA MERCE’ DELLE MACCHINE....gianni tirelli

L’UOMO ALLA MERCE’ DELLE MACCHINE


L’UOMO ALLA MERCE’ DELLE MACCHINE
Sessant’anni fa predissero che oggi intere famiglie avrebbero vissuto benissimo con lo stipendio di un solo lavoratore, lavorando solo ’10 ore la settimana… chiedendosi cosa avremmo potuto fare con tutto quel tempo libero a disposizione.
In quel periodo ci voleva una settimana di lavoro a tempo pieno per fare quello che oggi si fa in sole ’10 ore. Abbiamo tecnologie moltiplicate 1000 volte tanto. Cosa ne è stato di quel sogno? Ci hanno ingannati e derubati del bene più prezioso: LA VITA.
“Così l’individuo moderno ha sostituito il lavoro manuale con le macchine – l’uomo ha disoccupato se stesso e non è più in grado di acquistare ciò che le macchine producono. Il problema può essere risolto solo alla condizione che le macchine acquistino i beni prodotti o, in ultima ipotesi, che gli uomini si trasformino in macchine”.
L’occupazione è in calo, la disoccupazione in crescita! Non fa una piega! Le macchine, la tecnologia e la robotica hanno sostituito la manualità e l’uomo è a spasso! E’ una realtà che conosciamo e denunciamo da almeno ‘50 anni, tanto più che anche un cretino analfabeta riesce a capire (a rigor di logica) che se il lavoro di un singolo viene delegato ad una macchina, il singolo perde l’occupazione. Tante macchine, tanti disoccupati!
Siamo ad un punto di non ritorno e l’umanità sembra non accorgersi di nulla. Le famiglie ridimensionano il loro tenore di vita, stringono la cinghia e i consumi si riducono drasticamente. L’industria rallenta la produzione e licenzia. Presto, la cassa di integrazione avrà esaurito ogni sua risorsa e milioni di operai ed impiegati saranno con il culo per terra. Il crollo verticale della domanda innescherà reazioni a catena su tutto l’intricato sistema sociale, e come per un effetto domino, risultato dell’interazione dei vari soggetti economici, il Sistema si spegnerà con tutte le sue
devastanti conseguenze: black out intermittenti e sempre più frequenti – blocco dei trasporti e conseguente mancata distribuzione dei prodotti di prima necessità – pompe di carburante a secco – blocco delle pensioni – reti televisive oscurate, mezzi di informazione e telefonia in tilt.
Con lo scardinamento dell’impianto etico – primo atto costitutivo di questa società a delinquere – una gran parte della popolazione al grido di “libertà per tutti”, si è messa al servizio del Sistema Potere, giurandogli totale fedeltà e abnegazione. Così oggi tutti sono al “soldo” di qualcun altro, in una sorta di catena di Sant’Antonio che dalla base si dirama fino ai vertici del potere!
L’occupazione derivante da un lavoro che si basa sulla produzione di beni voluttuari, effimeri e non indispensabili, è precaria per definizione. Esaurito l’effetto della carica propagandistica ingannevole, che codificava questi beni come utili e necessari (sinonimo di progresso e di benessere), i consumatori si asterranno dall’acquistarli anteponendo, per priorità, quelli essenziali e primari. E questo è ciò che succede oggi!
Questo meccanismo perverso che da quasi ‘50 anni è stato in grado di raggirare il buon senso dei cittadini, alterandone la consapevolezza, oggi si è bloccato, inceppato – è grippato! La gente comune, che è stata costretta dalla Crisi ha ridimensionare drasticamente il suo tenore di vita riducendo tutto all’essenziale, ha finalmente, forzatamente compreso (anche se fuori tempo massimo), che tutta quella lunga lista di beni e prodotti che un tempo, acquistava sulla spinta di falsi bisogni indotti dal plagio mediatico, in realtà non sono di alcuna utilità.
E’ tempo di fare di necessità virtù - imbracciare la zappa e cominciare a faticare; un’occupazione sicura, salutare e onorevole.
A questo punto è doveroso domandarsi in che modo potrà ancora sopravvivere il Sistema Potere, se il bacino dal quale si è alimentato per decenni, si è ridotto ad un rivolo. La comunità non lavora, non produce e non acquista più, costretta a ridurre i consumi energetici e idrici. Si spengono i boiler, il riscaldaldamento, si evita di usare l’automobile, di pagare il bollo, l’assicurazione, il meccanico e le sanzioni amministrative - di andare dal dentista, dall’oculista, dal farmacista, mentre la vendita dei beni effimeri e voluttuari, sta precipitando ai minimi di sempre a fronte di quelli di prima necessità. Presto la disoccupazione raggiungerà livelli impressionanti e forse qualcuno comincerà a capire che solo la terra è il vero potere – il solo padrone al quale possiamo sottometterci serenamente, senza diventarne schiavi e servi  ma ritrovare in Lei l’autentico significato di libertà.
Così il Sistema, nell’impossibilita di poter disporre dei profitti un tempo sottratti indebitamente alla comunità, comincia a sbarazzarsi di tutti quei servi, cortigiani, spie e papponi (i professionisti) che un tempo aveva assoldato e che foraggiava a fronte delle loro perverse competenze. Il Sistema Potere è sul punto a fagocitare se stesso, dentro una guerra al massacro, dove i vari soggetti che lo rappresentano, si scanneranno fra loro fino ad auto/eliminarsi. Un albero senza radici in procinto di abbattersi al suolo, dentro un boato sordo!















gianni tirelli




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