mercoledì 18 novembre 2015

Minorenni palestinesi detenute in condizioni disumane

Minorenni palestinesi detenute in condizioni disumane

 
L’Autorità d’occupazione Israeliana detiene tre ragazze minorenni palestinesi in isolamento a Ashkelon, in condizioni davvero gravi. Due di loro hanno ancora ferite a causa dei colpi sparati da israele al momento dell’arresto.

Riyadh al-Ashqar, portavoce per i media del Centro di Studi sui Prigionieri palestinesi, ha rivelato che le forze israeliane hanno trasferito due detenute dagli ospedali alla prigione di Ashkelon prima ancora che esse completassero il trattamento. Si tratta di Istabrak Nour, 15 anni, di Nablus, e Marah Bakir, 16 anni, di Gerusalemme occupata. La terza prigioniera è Jihan Ereqat, 17 anni, di Abu Dis, Gerusalemme, che è stata trasferita dal Complesso Russo alla prigione di Ashkelon.
Ashqar ha affermato che la prigioniera Bakir ha ricevuto cure durante 24 giorni nell’ospedale di Hadassah, dopo essere stata colpita da due pallottole israeliane al momento dell’arresto. In ospedale è rimasta con le manette alle mani e ai piede che la bloccavano al letto.
La detenuta Nour sente un forte dolore alla gamba, dove è stata colpita dalle forze israeliana, ha aggiunto.
Le condizioni di detenzione delle tre minorenni palestinesi sono troppo dure. Sono mantenute dentro una stanza stretta, sporca e piena di insetti. Si lamentano a causa del poco cibo e della mancanza di acqua calda per lavarsi. Non ci sono elettrodomestici per cucinare e mancano strumenti e materiali di pulizia, nonostante siano indispensabili. Il direttore della prigione si rifiuta di fornire loro coperte, vestiti e altre necessità a sufficienza, ha sottolineato Ashqar.

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