Un governo
antioperaio, neoliberista e di destra
attacca i nostri
interessi e diritti
Mobilitiamoci ed
esigiamo lo sciopero generale!
Compagni, operai,
lavoratori, donne e giovani del popolo,
il governo Renzi prosegue
la stessa politica seguita dai governi precedenti: Jobs Act, “buona scuola”, “sblocca
Italia”, attacco ai diritti e al CCNL, aumento dello sfruttamento, una legge di
stabilità per i ricchi, aumento delle spese di guerra, controriforme
costituzionali… siamo di fronte a un governo antioperaio, neoliberista e di
destra, che rappresenta gli interessi dei capitalisti e applica i diktat dell’UE
ai danni dei lavoratori.
Contro la politica economica
del governo Renzi i sindacati e altre associazioni sociali hanno programmato per
i prossimi giorni una serie di iniziative, fra cui la manifestazione nazionale dei
metalmeccanici a Roma il 21 novembre.
Nonostante le debolezze
e i limiti di queste mobilitazioni, è importante utilizzare queste scadenze per
manifestare la nostra opposizione alle manovre antioperaie e antipopolari. Chiamiamo
dunque gli operai, i lavoratori, i disoccupati, a partecipare in massa alle
manifestazioni e agli scioperi in
programma.
Non dobbiamo però scendere
in piazza limitandoci ai rituali e ai blandi contenuti dei socialdemocratici,
degli opportunisti e dei collaborazionisti, fermandoci dopo queste scadenze. I disegni
governativi e confindustriali possono essere respinti solo con la lotta aperta
e dura, con un vero ed unificante lo Sciopero
generale!
Facciamo dunque di
queste giornate autentiche manifestazioni di lotta e di opposizione politica al
governo Renzi, contro l’attacco al movimento operaio e la trasformazione
reazionaria dello Stato e della società, contro la legge di stabilità e la
crescente ingiustizia sociale, per non pagare la crisi e le guerre del capitale.
Costruiamo una
piattaforma di difesa intransigente dei
nostri interessi di classe. Esigiamo il lavoro e il blocco
dei licenziamenti, l’abolizione delle misure antioperaie e antipopolari. Lottiamo
per veri CCNL con recupero salariale e diminuzione di orario, per farla finita
con la precarietà, estendere i diritti. Rifiutiamo le spese di guerra e rivendichiamo
più spese sociali. Diciamo NO alle controriforme costituzionali di Renzi e
Verdini.
Per avanzare di nuovo è
necessario realizzare il Fronte unico di
lotta operaia dal basso e costruire
organismi di massa (consigli, comitati operai
e popolari), con alla testa gli elementi più avanzati e combattivi della classe
operaia, per sviluppare le lotte.
Soprattutto è necessario
lottare con una prospettiva rivoluzionaria, di rottura completa con le
politiche e le compatibilità del capitale e delle sue corrotte istituzioni.
Nessun
governo borghese potrà soddisfare le esigenze e i diritti dei lavoratori e
delle masse popolari. Ciò sarà possibile soltanto con un Governo operaio e di tutti gli sfruttati, che rappresenti gli interessi vitali del proletariato e dei lavoratori
della città e della campagna, della massa impoverita, che non s’inchini davanti
al “sacro” profitto, ma sia deciso a sbaragliare la borghesia e le forze
reazionarie.
Per realizzare questo
obiettivo, per vincere la battaglia contro un sistema marcio, la classe operaia
ha bisogno del proprio Partito indipendente e rivoluzionario, basato sul
marxismo-leninismo.
Compagni, operai
avanzati, uniamoci, organizziamoci e lottiamo assieme per la sua costruzione,
per la rivoluzione e il socialismo, unica via di uscita dalla barbarie
imperialista!
16
novembre 2015
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