QUEL PIANO TERRORISTICO DELLE PRIVATIZZAZIONI
Il Grande Inganno perpetrato nei confronti
della cittadinanza e che ha fatto decadere il concetto di società, è la
conseguenza delle privatizzazioni di beni che, dallo Stato (cioè noi) sono
passati nelle grinfie dei privati. Individui che per definizione vanno ascritti
nella categoria dei criminali e, per tanto, ogni loro azione è volta al
profitto personale (ad ogni costo e con ogni mezzo), al privilegio e al potere.
Il risultato finale é un aumento sconsiderato delle tariffe, di una qualità
dei servizi ben sotto la soglia della decenza e di un inquinamento endemico che
ha messo a rischio e compromesso la salute di tutti noi – sempre più cornuti e
mazziati!
Se la privatizzazione producesse reali
vantaggi alla collettività, la stessa non esisterebbe! Come del resto la
politica, che se fosse di qualche utilità sociale, sarebbe vietata!!
Quale privato rischierebbe tanto se la
privatizzazione non fosse un piatto così ricco e allettante da ficcarcisi
dentro fino al collo e con tutta l’ingordigia ascrivibile a questa moderna
razza di vampiri?
Oggi sentiamo spesso parlare di
“privatizzazioni/ liberalizzazioni” come la panacea a tutti i mali; fattore di
crescita e di sviluppo indotto dal meccanismo concorrenziale. Fesserie!
Chiunque, dotato del normale buon senso e di capacità critica, non può davvero
credere o semplicemente immaginare per un solo momento, che gli effetti di una
tale, ipotetica riforma possano produrre un qualsiasi vantaggio per la
comunità.
Ciò che é privatizzabile lo è già
naturalmente, mentre tutto il resto non è che un grande e sporco affare
consumatosi sulla nostra pelle!
Se alcuni settori economici sono controllati
dallo Stato, é perché, diversamente, sarebbero oggetto di speculazione. Questo
è il reale motivo: solo e unico!
Acqua, energia e carburanti, per fare un
esempio, sono fuori, da questa logica, perché non concorrenziali (monopoli
naturali).
L’acqua non è vino, dove il produttore può giocare sulla qualità,
sul vitigno, sul colore, l’annata, l’origine, il prezzo! E questo vale per
tutti quei beni che io definirei monolitici – fermi.
Che differenza esiste fra il prezzo di un
carburante e un’altro? Inezie!!
Questo perché, le varie compagnie fanno cartello,
adeguandosi al prezzo più alto.
Se potesse esistere una ipotetica concorrenza
fra i vari carburanti – se per esempio un certo gasolio, facesse percorrere 5
km in più al litro rispetto a un altro – i consumatori lo sceglierebbero in
massa, e i concorrenti sarebbero costretti a chiudere le pompe di benzina.
A questo punto ne rimarrebbe uno solo a
dimostrazione che certi beni sono, per definizione, non privatizzabili.
Privatizzarli e sinonimo di inciviltà e raggiro, e quindi, di disprezzo per la
comunità e un insulto all’intelligenza dei cittadini.
Un’altra bestialità, è la gestione dei
rifiuti da parte dei privati. I risultati sono disastrosi e sotto gli occhi di
tutti!
Ma io credo però che la più sciagurata delle privatizzazioni, la Madre,
o come volete chiamarla, sia stata quella della televisione.
I danni apocalittici
che ha causato, che
causa, e che in futuro produrrà, hanno superato ogni più catastrofico
pronostico; la conseguenza per avere sistematicamente contrabbandato una
visione distorta e falsata della realtà e che in maniera stridente fa a pugni
con la quotidianità di tutti i giorni.
E quando ancora sento parlare di
“privatizzare e liberalizzare” come strumenti di crescita e sviluppo, i soli
idonei per combattere la crisi del capitalismo, mi vengono i brividi e, ancora
di più, prendo coscienza di quanto le “conquiste” di questo secolo siano state
nefaste per tutta l’umanità.
La privatizzazione dell’acqua, poi, è
l’ultimo atto di un piano eversivo e terroristico che porterà i nostri figli verso
un futuro di schiavitù.
Il MERCATO DELLA SETE e il suo indotto, sono
l’ultimo e più grande affare del Sistema Liberista Relativista. Dopo di che, a
noi, non resta che pregare, sperando che dall’altra parte ci sia qualcuno ad
ascoltarci.
Ergo, non c’è proprio niente da privatizzare
ma tutto da nazionalizzare – che siano compagnie aeree, ferrovie, carburanti,
banche, telefonia, TV o energia, perché solo in questo modo potremo restituire
al concetto di “società civile” il suo autentico significato e sperare in un
domani più degno, più giusto e civile.
Forse!!!
| ||||
Nessun commento:
Posta un commento