giovedì 19 novembre 2009

"IL FUTURO DEL MONDO" TRA SFRUTTAMENTO E VIOLENZA

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| Raffaele Salinari0&vt=0
Abusi e violenze, un mondo non a misura di bambino

Secondo la Global Initiative to End All Corporal Punishment of Children, 78 Paesi ammettono ancora le punizioni corporali nell’ambito di provvedimenti disciplinari, mentre almeno 106 paesi non proibiscono l’uso di punizioni corporali a scuola. In ben 147 le pene corporali sono invece contemplate come “sistemi alternativi” e solo 16 hanno esplicitamente proibito l’uso della violenza domestica.
Ma i dati per dimensionare il fenomeno della violenza sui minori sono molto più allarmanti: più dell'85% dei bambini dai 2 ai 14 anni nel mondo è vittima di una qualche forma di violenza, dalle punizioni corporali alle peggiori forme di abuso; nei paesi industrializzati ogni anno il 4% dei bambini sono vittime di violenze fisiche o sessuali, spesso ad opera di familiari; 40 milioni di bambini sono vittime di abuso sessuale, 1 bambina su 4 e 1 bambino su 9 sono stati sessualmente abusati prima dei 18 anni, 2 milioni sono vittime dell'industria del sesso; 1,2 milioni di minori vengono trafficati ogni anno e finiscono per essere schiavizzati in lavori pesanti o avviati alla prostituzione; 275 milioni di bambini hanno assistito ad atti di violenza domestica, diventandone spesso a loro volta vittime.
La violenza fisica è spesso accompagnata dalla violenza psicologica; la violenza sessuale in famiglia è sempre più denunciata tanto che uno studio condotto in 21 nazioni, per la maggior parte industrializzate, evidenzia che dal 7% al 36% delle donne sono state vittime di abuso durante la loro infanzia ad opera di membri interni alla famiglia. Ogni anno vengono assassinati più di 50.000 bambini. 218 milioni di minori devono lavorare per aiutare le loro famiglie d’origine a sopravvivere. 165 milioni fanno lavori pericolosi; il 36% circa delle bambine nei paesi in via di sviluppo si sposano prematuramente, esponendosi forzatamente a rapporti sessuali precoci e a gravidanze a rischio; centinaia di migliaia di bambine vengono sottoposte ogni anno a mutilazioni genitali, anche nei paesi industrializzati: attualmente in tutto il mondo vivono oltre 70 milioni di ragazze e donne vittime di questa pratica; oltre un miliardo di bambini vivono in paesi colpiti da guerre e conflitti; 14,6 milioni di bambini sono profughi: hanno dovuto abbandonare le loro case a causa di un conflitto o di una catastrofe naturale o ambientale e moltissimi di loro non hanno più i genitori; circa 250.000 bambini e bambine finiscono tra le fila di gruppi combattenti o diventano baby schiave sessuali a servizio di soldati e guerriglieri; 1 milione di minori sono detenuti in carcere, in alcuni paesi possono anche essere giustiziati con la pena di morte o condannati all'ergastolo; ogni anno cresce il numero dei minori che migrano da soli nei paesi industrializzati: nel 2007, solo in Italia, ne sono stati censiti oltre 7.500; nel nostro Paese inoltre tra i 400.000 e i 500.000 bambini sarebbero vittime di sfruttamento sul lavoro.

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