martedì 26 gennaio 2010

AVVISO A TUTTI GLI ANARCHICI


Stiamo organizzando una manifestazione anarchica prevista per il 22 maggio di quest'anno, in molti si sono offerti e si sono uniti per far si che questa manifestazione pacifica, sia nel rispetto comune ma soprattutto per far capire che noi siamo contro i padroni, non i loro schiavi,cioè il cittadino comune... per questo la manifestazione avrà come obiettivo principale la divulgazione del pensiero anarchico, frainteso da molti a causa dei violenti che rispondono all'oppressore con le sue stesse armi.
Anarchica non ha niente a che vedere con la violenza, Anarchia è il nostro obiettivo e per raggiungerlo dobbiamo farlo capire, informando gli ingenui che credono ancora nei politici!


Questo è il manifesto,ci stiamo lavorando sopra quindi presto sarà migliorato, se volete darci una mano,in fondo c'è il link da dove è partita la manifestazione!

MANIFESTO
Il movimento anarchico in tutte le sue sfaccettature vuole manifestare per dire a tutti che ci sono dei poteri sovranazionali che corrompono sempre di più il manipolo di politici italiani, europei e mondiali, accentrando sempre di più le decisioni, nelle “rispettabilissime” mani, di organi che non sono più neanche eletti dal popolo. Essendo già da anarchici contrari alla delega e all’accentramento del potere, non possiamo che essere ancora più allarmati nel vedere il potere gestito da arroganti minoranze che impongono con forza le loro scelte poltiche-economiche hai popoli che sono sempre meno liberi di autodeterminarsi.
Il movimento anarchico in tutte le sue sfaccettature vuole riunirsi per denunciare la crescente perdita di ogni sovranità, denunciamo l’illegittimità delle tante scelte imposte con la forza da alcune lobby a scapito del vero bene comune, ci riferiamo per esempio alla costruzione della TAV nella Val di Susa e nel Mugello,alla costruzione del Ponte sullo Stretto, alla privatizzazione dell’acqua, alla costruzione degli inutili e dannosi inceneritori e delle obsolete e pericolose centrali nucleari, alle tante scelte economiche che distruggono l’economie e l’agricoltura locale a favore delle potenti multinazionali e della loro Grande Distribuzione Organizzata.
Vogliamo denunciare il liberticida trattato di Lisbona e la subdola dittatura delle Banche Centrali e del Fondo Internazionale Monetario che con il sistema del signoraggio bancario, tramite i debiti pubblici delle nazioni praticano lo strozzinaggio e lo sfruttamento di intere popolazioni, facendo loro subire finte crisi di sistema causando disoccupazione, miseria, disperazione, malavita e immigrazione, che risultano essere funzionali solo ai loro meschini obbiettivi. Denunciamo quindi il disumano affollamento dei carceri e dei CIE derivante da queste manovre contro i popoli.
Denunciamo in toto le nuove derive militariste e autoritarie per arginare problemi che sono stati creati “a tavolino”, sottraendo così gli spazi, le libertà e le energie che potrebbero finalmente estirpare la miseria nel mondo. Riconosciamo l’appellativo di martiri solo a coloro che muoiono sfruttati nel lavoro in un sistema imposto competitivo e disumano. Per noi sono martiri coloro che sono stati vittima dell’autoritarismo e delle miserie causate solamente dalle manovre di gruppi di poteri senza scrupoli che traggono la loro forza solo esclusivamente dall’ignoranza e l’ottusità in primis di noi occidentali e in secundis di chiunque nel mondo accetti passivamente questo stato di cose senza l’avere preso insegnamento dall’esempio e dal pensiero dei grandi pensatori che l’umanità ha avuto e che purtroppo ancora ora si ostina a ignorare.
Con questa manifestazione noi libertari stiamo dichiarando che vogliamo un economia al servizio dell’uomo e rispettosa della sacralità della natura. Vogliamo una società basata sulla collaborazione, sulla solidarietà e sull’autogestione. Vogliamo che il pensare politico sia volto non al sostentamento di gruppi di potere, ma bensì al libero sviluppo delle potenzialità di ogni individuo e di ogni popolo nel rispetto della propria e dell’altrui vera intima natura. Vogliamo un lavoro dove l’utile servizio reso alla società e la vera realizzazione personale coincidano perfettamente nel proprio operare secondo i principi della creatività ripudiando qualsiasi forma di competizione, mentre invece, fermamente, non crediamo a un precario lavoro che basti appena a sostentare la propria e l’altrui schiavitù.
Possa l’autodeterminazione e la fratellanza essere alla base della vita di ogni individuo e di ogni popolo.
Saluti libertari

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