lunedì 19 aprile 2010

COSA INVENTARSI PER CAMBIARE QUESTO SISTEMA?....SEMPRE CI SIA ANCORA LA VOLONTA'....

Tempo fa era difficile per molti capire questi meccanismi di "fanta-economia" o perlomeno,
facevano e gli riusciva, non fare capire un fico secco a nessuno.
E tutti a sognare arricchimenti facili senza sgobbare.
Ora, non e' piu' cosi', se vogliamo cambiare questo sistema dobbiamo conoscerlo e non
perche' hanno portato sul lastrico milioni di persone cio' vuol dire che si e' imparata la lezione,
no !!! Perche' ci pensa Obama a tranquillizzarci rimpinguando le casseforti di questo sistema.
Cosi' facendo continueremo a non capire, perche' la fiducia e' una cosa seria e si da alle persone serie....OBAMA?....Oggi tante persone esperte, giornalisti, persone del settore, ci spiegano bene cosa e' accaduto e che in mani siamo.......basta leggere....
I gangster esistono e Wall Street è la loro casa
19 aprile 2010 | Autore: Lino Bottaro |
di: Filippo Ghira
f.ghira@rinascita.eu

Quando i banditi hanno libertà di agire possono compiere le peggiori ruberie. Ma anche in quel ritrovo di gangster che è Wall Street ci sono dei limiti di decenza che non si possono superarLa Goldman Sachs accusata di frode. Ha speculato, guadagnandoci, su titoli che aveva venduto ai suoi clientie. La Goldman Sachs, la banca d’affari salvata dal fallimento da Barack Obama grazie a prestiti per 10 miliardi di dollari, è stata citata in giudizio per frode dall’autorità di controllo della Borsa Usa, ossia la Sec (Securities and Exchange Commission).

L’accusa si riferisce alla realizzazione e alla messa in vendita di Cdo, particolari obbligazioni legate ai mutui subprime, gli stessi che furono all’origine della crisi finanziaria scoppiata nel 2008 e che travolsero la banca di Wall Street che vi aveva abbondantemente speculato sopra.
La Goldman Sachs, guidata da Gerard Corrigan, è stata accusata di avere omesso le necessarie comunicazioni previste dalla legge e di avere diffuso informazioni errate sui CdO. E soprattutto di avere guadagnato scommettendo contro i prodotti che aveva venduto ai suoi stessi clienti. La banca e alcuni fondi di investimento speculativi guadagnarono sulle loro scommesse al ribasso, mentre i clienti della banca che avevano effettuato investimenti per 10,9 miliardi di dollari persero una barca di quattrini. Il direttore esecutivo della Sec, Robert Khuzami, ha spiegato che “il prodotto era nuovo e complesso, ma l’imbroglio è antico e semplice”.

Una affermazione sorprendente ma che se fosse un minimo coerente dovrebbe coinvolgere nel giudizio implicito di “titoli spazzatura” la maggioranza di quelli che si trattano a Wall Street e che sono scommesse su una scommessa fatta sul valore futuro di un titolo o di un indice azionario. Tutti titoli che non hanno alcun legame con l’economia reale ma che la Sec trova normalissimo che possano venire trattati. La quotazione del titolo della banca, nella quale ha lavorato Mario Draghi e per la quale ha lavorato Romano Prodi, ha subito un prevedibile crollo (un 11% in meno) che ha trascinato in basso l’intero Dow Jones.

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