mercoledì 25 agosto 2010

L’EUROPA NEL CAOS MEDIORIENTALE

di Giacomo Gabellini -  Conflitti e Strategie




Su “The Indipendent”, Robert Fisk scrive che “E’ stato lo stesso Javier Solana, capo della politica estera dell’Unione Europea (già segretario generale della NATO) a dichiarare lo scorso anno che “Israele, è di fatto un membro dell’UE, ma senza essere membro dell’istituzione”, per poi chiedersi ironicamente se “Per caso ne eravamo a conoscenza? Abbiamo votato per la sua ufficiosa introduzione? Chi ha autorizzato tutto questo?“.
Effettivamente Fisk non fa che puntare il dito contro il re nudo, indicando apertamente una realtà di per sé evidentissima, che vede un’Europa succube non solo degli Stati Uniti, ma anche del suo fido sodale Israele. Sono decenni che la UE eroga denaro per la ricostruzione delle infrastrutture mediorientali regolarmente distrutte dall’esercito israeliano, armato di tutto punto dalle industrie belliche statunitensi. La precisione chirurgica con cui vengono distrutte queste infrastrutture edificate coi soldi dei contribuenti europei conferisce un significato politico all’azione militare, mediante il quale Tel Aviv intende “invitare” gli stati europei a guardarsi bene dal mettere il becco nelle faccende che non li riguardano direttamente.
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