lunedì 27 settembre 2010

Ahmadinejad agli Usa: è ragionevole uccidere centinaia di migliaia di persone per riscattarne tremila?

Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad nel suo intervento di giovedì all’Assemblea Generale dell”Onu ha fortemente criticato l’occupazione di Iraq e Afghanistan guidata dagli Usa effettuata a seguito dei sospetti attacchi dell’11 Settembre. Secondo la rete satellitare in lingua inglese PressTv, il presidente Ahmadinejad ha detto che mentre circa 3000 persone sono state uccise negli attacchi dell’11 Settembre,”per cui siamo molto rattistrati”, centinaia di migliaia di persone sono state uccise e milioni di persone sono state ferite e cacciate dalle loro case finora mentre il conflitto continua ad andare avanti e ad espandersi. Sollevando molteplici domande sull’origine e la natura degli attacchi dell’11 Settembre, il presidente si è chiesto “concedendo che la versione fornita dal governo americano sia giusta e che un complesso gruppo terroristico sia stato abile di superare tutte le barriere dell’intelligence e della sicurezza Usa per sferrare gli attacchi, è ragionevole lanciare una guerra classica attraverso l’impiego esteso di truppe che ha portato alla morte di centinaia di migliaia di persone per affrontare un gruppo terroristico?”.
Il presidente iraniano ha inoltre criticato il regime israeliano per l’assedio delle terre palestinesi e le ripetute aggressioni contro gli abitanti di Gaza e del Libano effettuate con la benedizione dei sostenitori occidentali di Israele. “Il popolo oppresso della Palestina ha vissuto sotto il dominio di un regime occupatore per 60 anni, è stato privato della liberta’, della sicurezza, e del diritto di scegliere, mentre agli occupatori è stata data ufficiosita’ “, ha ricordato il docente universitario d’ingegneria civile oggi alla testa del governo iraniano. “Quasi ogni giorno, ha proseguito, le case vengono distrutte sopra le teste di donne e bambini innocenti. La gente viene privata persino dell’acqua, del cibo e delle medicine nella sua stessa terra d’origine. I sionisti hanno imposto cinque guerre senza motivo ai paesi vicini e al popolo palestinese”. Il presidente Ahmadinejad ha pure ricordato l’attacco israeliano contro la flottiglia umanitaria diretta verso Gaza lo scorso mese di maggio definondolo “una plateale violazione di tutte le norme internazionali”. Mahmoud Ahmadinejad ha sottolineato che mentre il regime di TelAviv “minaccia regolarmente i paesi della regione e che ha pubblicamente annunciato l’assassinio di personaggi palestinesi, gode dell’assoluto supporto dei paesi occidentali; ciò mentre, ha ricordato, i difensori palestinesi e coloro che si oppongono a questo regime vengono messi sotto pressione ed etichettati come terroristi ed anti-semiti”. Il presidente iraniano ha poi detto che tutte le soluzione sono condannate al fallimento se i diritti del popolo palestinese non verranno tenuti in considerazione auspicando il ritorno dei profughi palestinesi nelle loro terre natie e la fondazione di uno Stato palestinese basato sul voto popolare.
Riferendosi alla recente offesa arrecata al Corano negli Stati Uniti l’ha definita una “brutta e disumana azione” contro il testo sacro dell’Islam che “invita all’adorazione di un unico Dio ed invita alla giustizia ed alla compassione tra la gente, allo sviluppo al progresso, alla riflessione e all’uso del pensiero, alla difesa degli oppressi ed alla resistenza dinanzi agli oppressori”. Egli ha ricordato che il Corano è stato bruciato “per bruciare tutte queste verita’ e buoni giudizi”, ma ha promesso che “la verita’ non potra’ mai essere bruciata”.
Parlando della questione nucleare iraniana il presidente ha reiterato la disponibilita’ dell’Iran a riprendere i negoziati sulla base della dichiarazione di Teheran criticando l’ingiusta imposizione di sanzioni anti-iraniane in seno al Consiglio di Sicurezza dell’Onu.
Notando che il Trattato di Non-Proliferazione (TNP) permette ai paesi membri di usare l’energia nucleare senza limiti proibendo solo lo sviluppo e l’immagazzinamento di armi nucleari; il presidente ha sottolineato che alcuni membri del Consiglio di Sicurezza dell’Onu hanno preso per la stessa cosa l’energia nucleare e la bomba nucleare, ed hanno allontanato molti paesi dal raggiungimento di questa utile energia stabilendo un monopolio del nucleare civile e facendo pressioni sull’AIEA. “Di conseguenza, ha detto, non solo il disarmo nucleare non è stato realizzato, ma le bombe nucleari si sono diffuse in alcune regioni, incluso il regime occupatori e minaccioso dei sionisti”. Il professore dell’universita’ Elm-o-San’at di Teheran ha proposto che il 2011 venga proclamato l’anno del disarmo nucleare e l’anno “dell’Energia nucleare per tutti e delle Armi nucleari per nessuno”. Secondo il presidente la dichiarazione di Teheran sullo scambio del combustibile è “un grando passo costruttivo nell’ambito degli sforzi mirati a costruire fiducia” ed ha detto che quella dichiarazione venne agevolata dalla buona volonta’ dei governi di Turchia e Brasile. Ahmadinejad ha detto che anche se la dichiarazione ha incontrato “una reazione inappropriata” di alcuni governi ed è stata seguita da “una risoluzione illegale”, questa è ancora valida. “Abbiamo rispettato i regolamenti dell’AIEA più di quanto doveva farlo in base alle leggi”, ha osservato. “Allo stesso modo, non ci siamo mai sottomessi a pressioni illegali e non ci sottometteremo mai”.
Ahmadinejad ha pure criticato la struttura ingiusta dell’Onu, ricordando che le grandi potenze hanno monopolizzato il potere del Consiglio di Sicurezza soprattutto con il diritto di veto mentre l’organo più importante dell’Onu, l’Assemblea generale, è stata marginalizzata. Ricordando che nei decenni passati almeno uno dei membri permanenti del Consiglio di Sicurezza è stato sempre impegnato in un conflitto ha detto “Il diritto di veto da impunita’ all’aggressione e all’occupazione; uno, allora, come può aspettarsi competenza quando il giudice è una delle parti della disputa?”. Il presidente iraniano ha poi posto un’altra domanda: “Se l’Iran avesse avuto il diritto di veto al Consiglio di Sicurezza, il direttore generale dell’AIEA avrebbe assunto le stesse posizioni sulla questione nucleare?”. Il presidente iraniano ha insistito dicendo che il privilegio del veto deve essere annullato e l’Assemblea generale deve divenire il principale membro decisionale dell’Onu. All’inizio del suo discorso, il presidente ha anche espresso solidarieta’ alla popolazione disastrata del Pakistan chiedendo l’aiuto mondiale per soccorrere le vittime delle inondazioni.

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