giovedì 30 settembre 2010

DEDICATO A TUTTI I FANS DEL PRINCIPE, CHE USA LA TELEVISIONE DI STATO, ALLA RICERCA DI CONSENSI, DANDO DI SE UNA FALSA IPOCRITA FIGURA DI "UMILTA'"

Uranio impoverito e povertà in Sardegna
FOSSE PUZZA DI CAPRA........E' URANIO "CARO" principe.

Savoia come i maiali’. Processo all’indipendentista che aveva reagito alle frasi razziste di Vittorio Emanuele: ‘I sardi? Sono capre. Puzzano’

(IlMinuto) – Cagliari, 29 settembre – “Savoia zenia de porcos”. Domani mattina il coordinatore nazionale di Sardigna Natzione Indipendentzia, Bustianu Cumpostu, comparirà di fronte al Tribunale di Cagliari per avere scritto questa frase – che nella variante bittese del sardo significa “Savoia come i maiali” – sotto il basamento del monumento a Carlo Felice di piazza Jenne.
Parole scritte col lo spray in vernice rossa il 21 giugno 2006, come reazione ai giudizi razzistici espressi nei confronti dei sardi (“Sono capre”, “puzzano e basta”) pronunciati nell’estate dell’anno prima dal “principe” Vittorio Emanuele di Savoia, insoddisfatto per una riparazione alla sua barca durante le vacanze in Sardegna.“Cumpostu – si può leggere nella nota diffusa da Sni – aveva a suo tempo presentato ricorso al decreto penale che lo condannava a 10 giorni di carcere convertiti in 400 euro di multa per il fatto che considera immorale il dover pagare una sanzione per aver difeso il proprio popolo da un’ingiuria immeritata e chiedeva di scontare in carcere la condanna imposta dalla giustizia di uno stato usurpatore della sovranità sarda”.
Il processo sarà accompagnato, dalle 9.00, da un sit di protesta e di solidarietà di fronte al Tribunale. Di fronte al giudice il coordinatore di Sni si esprimerà esclusivamente in lingua sarda.
“Pur conoscendo la lingua italiana – spiega Cumpostu – alcuni concetti e motivazioni elaborabili con codici e categorie della cultura sarda, non sono esprimibili in lingua italiana e eventuali malintesi o imprecisioni potrebbero essere usati contro di me”.
Al leader indipendentista è arrivata anche la solidarietà di aMpI.
“A Manca pro s’Indipendentzia – si legge in una nota del Direttivo politico nazionale – è totalmente solidale con Cumpostu. Innanzitutto perché non riconosce il diritto di alcun tribunale o giudice italiano di processare e giudicare alcun sardo perché i processi sono celebrati in lingua italiana e in nome di un popolo (o più propriamente di uno Stato) che non è il nostro”.
“Fino a quando lo Stato italiano – sostiene l’organizzazione indipendentista di sinistra – eserciterà la sua violenza organizzata ai danni del nostro popolo i processi celebrati nei tribunali italiani saranno processi di guerra e non solo quelli politici come nel caso di Bustianu Cumpostu”.

Leggi anche l’articolo dell’Espresso “Vittorio Emanuele, insulti ai sardi”.

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