giovedì 2 settembre 2010

L'ANTIBERLUSCONISMO USATO PER RIESUMARE CADAVERI CHE HANNO SPINTO ALL'INFERNO L'IDEA E LA VOGLIA DI UN NUOVO SISTEMA E SOCIETA' SOCIALISTA.


  



CHI NON SI ADEGUA E' DI DESTRA, UN DISFATTISTA, UN ROSSOBRUNO, UN SOGNATORE. IL CASO VUOLE, CHE MENTRE I SOCIALTRADITORI CERCANO DI ADDORMENTARE ULTERIORMENTE LE COSCIENZE ANCORA LIBERE, ALTRI PARLANO
UN LINGUAGGIO DIVERSO, DOVE LA VERITA' E L'ONESTA DEGLI INTENTI SUONA COME UNA CAMPANA STONATA IN QUESTO MARASMA DI VENDITORI DI ARIA FRITTA
A SERVIZIO CASSA DI UNA POLITICA ROVINOSA A TRATTI INESISTENTE, DOVE ULIVI,
COLOMBE E FALCHI CERCANO DI CONVIVERE PER SEMBRARE UNA COSA SOLA.....CHE CI LIBERERA' DAL BERLUSCONISMO....COME DIRE "IO TI HO CREATO, IO TI DISTRUGGO.

Ferrando a Ferrero: non capitolare al Pd

(1 Settembre 2010)
È un no la prima risposta all'invito all'unità delle sinistra d'alternative rivolta, dal manifesto, dal leader Prc Paolo Ferrero. Un no che arriva dal trozkista Marco Ferrando, leader del partito comunista dei lavoratori, che prepara per il 7 settembre a Roma un incontro internazionale sulla crisi capitalistica e, per gennaio, il congresso.
Ferrando, il suo è un no a prescindere?
Tutt'altro. A prescindere è il sì di Ferrero all'alleanza proposta da Bersani. Prescinde dalla natura del Pd e del centrosinistra con cui vuole allearsi. Ferrero e Bersani prefigurano un accordo non solo elettorale, per battere Berlusconi, ma anche programmatico. Il Prc dice che è disponibile a sottoscrivere, pur non partecipando all'eventuale governo dell'Ulivo, un programma che comprenda anche provvedimenti di giustizia sociale. In pratica si riavvia sulla strada del '96, quando sostenne il governo e si rese corresponsabile delle sue misure antipopolari. Tanto più che questa coalizione, aperta all'Udc, sarebbe anche più a destra di quel governo Prodi.
Scusi, ma questo non dipende eventualmente appunto dal programma?
Ma che programma può fare un Pd che nella sostanza sostiene Marchionne e preme sulla Cgil perché accetti il patto sociale già firmato da Cisl e Uil? E come si può pensare che poi quel partito scelga misure di svolta sociale, anche solo parziale? In più nella proposta di Ferrero c'è una contraddizione: dice no a un eventuale governo tecnico che avrebbe la stessa base parlamentare di quell'alleanza democratica a cui invece dice sì.
In sostanza, secondo lei i 'compagni' dovrebbero dire no a qualsiasi forma di alleanza con le forze della sinistra e del centro? Secondo lei in Italia non c'è nessuna emergenza democratica?
L'emergenza c'è, è nelle cose. Ma una cosa è accettare un accordo sulla base delle ragioni dei lavoratori. Un'altra è farlo solo per rientrare nel gioco delle alleanze, subordinandosi alle ragioni di Marchionne e del blocco sociale moderato rappresentato da Pd e Udc. Quindi direi che non siamo noi a dover scegliere se stare dentro quell'alleanza, anche più a destra di quelle precedenti. Al Prc e alla federazione della sinistra rilancio la proposta di un'unità d'azione a sinistra, ma su un programma anticapitalista, autonomo dal Pd, contro il centrosinistra e il centrodestra, due espressioni diverse degli stessi interessi dominanti.

Il Manifesto - 31 Agosto 2010


Blogger nella ha detto...

Sono veramente felice di avere letto un articolo così serio ed importante, trattato con la giusta dose di arguzia ed ironia. Grazie infinite!

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