giovedì 24 febbraio 2011

BRUNO BELLOMONTE LIBERO SUBITO!!!

G8, il complotto Br è indecifrabile

G8, il complotto Br è indecifrabile

Il perito: «Incomprensibili i dialoghi Bellomonte-Fallico»

    Il perito: «Incomprensibili i dialoghi Bellomonte-Fallico» Mauro Lissia ROMA. Il perito della Corte d'Assise si è arreso: la conversazione tra il presunto capo delle Nuove Bierre Luigi Fallico e il sassarese Bruno Bellomonte al ristorante La Suburra di Roma non è chiara, è quasi impossibile da trascrivere. Troppe voci, troppo rumore di fondo rendono le parole dei due presunti terroristi in gran parte incomprensibili anche dopo ripetuti ascolti. A comunicare alla Corte d'Assise quella che appare come una situazione di difficoltà tecnica insormontabile è stata Irma Manzo, che il 17 febbraio avrebbe dovuto consegnare ai giudici e alle parti del processo le trascrizioni del dialogo Fallico-Bellomonte depurate dai brogliacci della Digos e da quelle che i difensori del ferroviere sassarese Gianfranco Sollai e Simonetta Crisci considerano libere interpretazioni dei pubblici ministeri Amelio e Tescaroli. L'esperta ha chiesto la parola e ha illustrato i problemi: «Ho duplicato più volte i files - ha spiegato al presidente Anna Argento - e ho ripetuto l'ascolto ma l'audio è molto disturbato, le voci esterne prevalgono spesso su quelle delle persone indagate». In sostanza il contenuto della conversazione è tutt'altro che chiaro, le voci si sovrappongono e molte parole si perdono nel frastuono della sala ristorante: «Non è come in una conversazione telefonica intercettata - ha insistito la perita - dove sono due le persone che parlano ed è facile trascrivere le parole, qui è molto più complesso». Per l'accusa è un colpo duro da incassare, perchè stando alla trascrizione depositata agli atti dalla Procura - basata sul lavoro della Digos - in quell'incontro alla Suburra il presunto capo delle Nuove Bierre avrebbe pianificato insieme a Bellomonte l'attentato al G8 di La Maddalena, senza sapere che la Digos aveva installato alcune cimici nel ristorante: «L'importante è che se fa qualcosa di grosso - le parole di Fallico, secondo l'accusa - poi la pago, non me ne frega... vada come vada, il cento per cento non si può mai ottenere». La risposta di Bellomonte: «Soprattutto nelle nostre condizioni, non ci arriveremo». Ancora Fallico: «Bene o male un po' di tecnologia ce l'abbiamo, se uniamo le intelligenze... ci deve andare uno tranquillo, pulito, affittando una casa». Se per la Procura queste frasi sono chiare e annunciano un attentato al vertice dei grandi della terra, organizzato a La Maddalena e poi trasferito a l'Aquila, i difensori puntano a rafforzare i dubbi sull'attendibilità della trascrizione. Dubbi che i pubblici ministeri vorrebbero eliminare con una perizia fonica: «Possiamo mettere a disposizione l'altra copia dei files - ha proposto Tescaroli - oppure la Corte potrebbe disporre un intervento di pulizia dell'audio, che è possibile eseguire in tempi ragionevoli, comunque in tempo con le esigenze del processo». L'avvocato Crisci ha insistito sull'inutilizzabilità di quella che appare come la prova principale contro Bellomonte: «Sono state fatte molte fantasie su questa intercettazione ambientale» ha sostenuto il legale. Una perizia fonica è stata chiesta anche dall'avvocato Flavio Rossi Albertini, che difende Costantino Virgilio. Ma per i giudici non c'è fretta: intanto è stata concessa un'altra settimana di tempo alla perita Manzo perchè lavori ancora sui files della Suburra. Poi si deciderà: «Intanto vediamo l'esito di questa perizia - ha detto il presidente dell' Assise - poi eventualmente nomineremo un altro tecnico». Il dibattimento contro Fallico, Bellomonte e gli altri cinque imputati di associazione eversiva è arrivato alla decima udienza. Andrà avanti il 7 marzo, quando i giudici avranno in mano tutte le trascrizioni.

    23 febbraio 2011

    Nessun commento: