LI responsabili del potere economico provengono quasi tutti dallo stesso mondo, lo stesso giro sociale. Si conoscono, si incontrano, condividono gli stessi punti di vista e gli stessi interessi. Condividono quindi naturalmente la stessa visione di ciò che dovrebbe essere il futuro mondo ideale. E' quindi naturale che si mettano d'accordo e sincronizzino le loro azioni verso degli obbiettivi comuni, inducendo a delle situazioni economiche favorevoli alla realizzazione dei loro obbiettivi, come ad esempio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
Gli attributi del potere
Le organizzazioni multinazionali private si stanno progressivamente dotando di tutti gli attributi della potenza degli Stati: reti di comunicazione, satelliti (2), servizi di spionaggio, dati sugli individui (3), istituzioni giudiziarie (stabilite dall'OMC e l'AMI accordo tramite il quale una multinazionale potrà fare causa ad uno Stato davanti ad una corte internazionale speciale).![]() Tra breve, gli eserciti diventeranno delle società private, presteranno servizi sotto contratto con gli Stati, o con qualsiasi altro cliente capace di pagarli. Ma all'ultima tappa del piano, questi eserciti serviranno quasi esclusivamente gli interessi delle multinazionali, e attaccheranno gli Stati che non si piegheranno al nuovo ordine economico. Nel frattempo, questo ruolo viene assunto dall'esercito dei Stati Uniti, il paese meglio controllato dalle multinazionali. N.B: ![]() Gli eserciti privati già esistono in U.S.A. Si tratta ad esempio delle società DynCorp, CACI, e MPRI, prototipi dei futuri eserciti privati. La DynCorp è intervenuta in varie regioni dove gli Stati Uniti volevano intervenire militarmente senza assumerne la responsabilità diretta (America del sud, Soudan, Indonesia, Koweït, Kossovo, Irak,…). Alla fine del 2002 la DynCorp è stata acquistata da Computer Sciences Corporation, una delle più importanti ditte americane di servizi informatici. A maggio del 2004 la DynCorp e la MPRI sono state implicate nelle torture di prigionieri irakeni. Gli eserciti privati (chiamati "subappaltatori" dal Pentagono) rappresentano il 10% degli effettivi americani presenti in Irak. ![]() Microsoft ha finalmente rinunciato al progetto Teledesic, una rete di 288 satelliti di comunicazione che doveva costruire una maglia intorno al pianeta. Ma altre compagnie multinazionali si stanno preparando ad impiantare una rete di satelliti di comunicazione simile. Alcuni satelliti privati di osservazione sono già operazionali. Due ditte commercializzano immagini ad alta risoluzione di ogni luogo del pianeta che possa interessare eventuali clienti. ![]() Numerose ditte create negli ultimi anni (principalmente in U.S.A.) sono specializzate nella raccolta di informazioni private, ufficialmente a dei fini commerciali. Ma questi dati privati cominciano a compilare milioni di profili individuali di consumatori sparsi nell'insieme dei paesi occidentali. Le informazioni di questi dati vengono vendute a chiunque desidera acquistarle. |
La vera realtà del denaro
Oggi il denaro è essenzialmente virtuale. La sua realtà è una serie di 0 e di 1 nei computer delle banche. La maggior parte del commercio mondiale si opera senza denaro liquido, e solo 10% delle transazioni finanziarie quotidiane corrispondono a degli scambi economici nel "mondo reale". Gli stessi mercati finanziari eux-mêmes costituiscono un sistema di creazione di denaro virtuale, di profitto non basato su una creazione di ricchezze reali. Tramite il gioco dei mercati finanziari (che permette di trasformare in benefici l'oscillazione dei corsi), gli investitori avvisati possono diventare più ricchi, per via di una semplice circolazione di elettroni nei computer. Questa creazione di denaro senza creazione di ricchezza economica che gli corrisponde è la definizione della creazione artificiale del denaro. Cio' che la legge vieta ai falsificatori di denaro, e cio' che l'ortodossia economica liberale vieta agli Stati, è quindi legale e possibile per un numero ristretto di beneficiari. Se si vuol capire cio' che realmente è il denaro e a che cosa serve, basta invertire la famosa frase "Il tempo è denaro". Il denaro è tempo. Il denaro permette di comprare il tempo degli altri, il tempo necessario a produrre i prodotti o i servizi che consumiamo. | Il denaro, il tempo, e gli schiavi | |||
Tecnicamente, il denaro è un' unità intermedia che permette di scambiare del tempo contro del tempo, senza che il tempo dell'uno o dell'altro possa essere direttamente comparato. Ogni conversione tra il denaro e il tempo si fa in base ad una stima soggettiva variabile a secondo del rapporto di forza economico e informativo tra il compratore e il venditore. Nella pratica, questo rapporto di forza è sempre a svantaggio del consumatore-stipendiato. Quando un individuo compra un prodotto, paga il tempo che è stato necessario alla fabbricazione del prodotto ad un prezzo molto più alto che lo stipendio che gli viene dato per una frazione equivalente del suo tempo. Ad esempio: dai fabbricanti di automobile, una macchina viene costruita in un giorno (ossia 8 ore di lavoro) da 20 stipendiati (compreso i commerciali e il lavoro incluso per fabbricare il materiale di produzione utilizzato). Lo stipendio quotidiano di ogni stipendiato dovrebbe quindi corrispondere a 1/20° del prezzo della macchina, ossia 1000 euro se la macchina vale 20000 euro. Cio' dovrebbe corrispondere ad uno stipendio mensile di 22000 euro (contando 22 gironi di lavoro al mese). Per la maggior parte dei lavoratori, si è lontani dal conto. Quando un lavoratore occidentale dà 10 ore del suo tempo, viene pagato solo l'equivalente di 1 ora. Per uno stipendiato del Terzo Mondo, questo rapporto è di 1000 ore contro 1. Questo sistema è la versione moderna della schiavitù. I beneficiari del tempo rubato agli stipendiati sono le ditte e i loro dirigenti ( i cui stipendi sono 100 volte più alti di un impiegato normale), ma anche gli Stati, dal momento che gli imposti e le tasse prelevate sui lavoratori non vengono utilizzati per l'interesse generale. |
Il punto di un non-ritorno ecologico
sta per essere superato
E' evidente che siamo oggi urtando i limiti ecologici dell'attività economica. Un sistema economico liberale, il quale scopo è il profitto a breve raggio per degli interessi particolari, non puo' tener conto dei costi a lungo termine come la degradazione dell'ambiente. I modelli economici attuali sono incapaci di stimare al suo giusto valore la "produzione" della natura, indispensabile alla nostra sopravvivenza: produzione d'ossigeno, fissazione dei gas carbonici dalle foreste e gli oceani, regolazione della temperatura, protezione dai raggi del sole, riciclaggio chimico, spartizione delle alluvioni, produzione d'acqua potabile, di alimenti,… Se i nostri modelli economici integrerebbero il costo reale della distruzione della natura, dell'inquinamento, dei cambi climatici, cio' cambierebbe radicalmente il nostro punto di vista riguardo a quello che è proficuo e quello che non lo è. ![]() |
La distruzione della natura è voluta
La scomparsa della natura è inevitabile, poiché voluta dal nuovo potere economico. Perché ? Per 3 ragioni : 1 &endash; La scomparsa della natura e l'aumento dell'inquinamento renderanno gli individui ancora più dipendenti del sistema economico per la loro sopravvivenza, e permetteranno di generare nuovi profitti (tra i quali un consumo crescente di medicine e prestazioni medicali,…) 2 &endash; Tra l'altro, la natura è una referenza di un altro ordine, quello dell'Universo. La contemplazione della bellezza e della perfezione di quest'ordine è potenzialmente sovversiva: porta l'individuo a respingere la bruttezza degli ambienti urbani, e a mettere in dubbio l'ordine sociale che dovrebbe essere l'unica referenza. L'urbanizzazione dell'ambiente permette di collocare le popolazioni in uno spazio totalmente controllato, sorvegliato e dove l'individuo si trova immerso in una proiezione dell'ordine sociale. 3 &endash; Infine, la contemplazione della natura incita al sogno e intensifica la vita interiore degli individui, sviluppando la loro sensibilità e quindi il loro libero giudizio. Smettono insomma di essere affascinati dalle merci, sviano dai programmi televisivi che dovrebbero guardare e che dovrebbero rimbecillirli e controllare il loro spirito. Sprigionati dalle loro catene, potrebbero incominciare a pensare che un'altra società è possibile, fondata su altri valori che non siano il profitto e il denaro. Tutto quello che può portare un individuo a pensare e a vivere con la propria testa è potenzialmente sovversivo. Il più grande pericolo per l'ordine sociale è la spiritualità che porta l'individuo a rimettere in gioco il proprio sistema di valori e quindi il proprio atteggiamento, andando contro valori ed atteggiamenti inculcati dal condizionamento sociale. Per l'equilibrio del "nuovo ordine sociale", tutto quello che permette un risveglio della spiritualità deve essere eliminato. |
Le alternative dell'ultima speranza
Per non essere definitivamente esclusi dal gioco, le contro-organizzazioni del potere economico (sindacati, associazioni di consumatori, movimenti ecologici) devono rispondere piazzandosi allo stesso livello di organizzazione, quello mondiale e non più nazionale, unificandosi e sincronizzando le loro azioni, alla scala di gruppi di Stati avendo un peso sufficiente nei flussi economici mondiali. Rimane poco tempo per agire, dato che tutti i mezzi di controllo necessari ad una dittatura mondiale sono già innescati. http://www.syti.net/IT/Topics.htm |
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