Allo squillo della tromba dell'imperatore l'armata vede mettersi in coda il bellicamente indispensabile codazzo di vivandiere, prostitute, salmerie, chierici benedicenti. Ci stanno dentro tutti i soliti, quelli del della Serbia da strangolare, ma senza fargli troppo male, quella del "bisogna pur eliminare il dittatore Saddam, ma per favore attenti agli effetti collaterali", oppure del "Non si possono tollerare i taliban, ma bombardate meno e fate qualche asilo in più" (9 bimbetti afghani polverizzati ieri dalle bombe Usa). Oltre al collaudato lupanare detto classe dirigente, ci stanno dentro tutti: tre quarti dei settemila partiti comunisti italiani, le ONG con l'acquolina in bocca alla vista di nuovi bocconi, i venerandi maestri della democrazia, gli amanuensi delle gazzette di sinistra che tracciano miniature di pace e amore sui testi di criminologia bellica, il Papa che bofonchia di "soccorrere il popolo libico",così applicando "Gott mit uns" sui centuroni dell'orco a stelle e strisce, nonviolenti, preti, disobbedenti, trotzkisti, pacifisti di ogni risma e fregatura..
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