domenica 22 maggio 2011

“O RICONVERSIONE O MORTE”

I due grandi peccati mortali, e per questo imperdonabili, della nostra democrazia, sono stati:
a) La privatizzazione della TV, nelle mani di commercianti senza scrupoli.
b) Avere data loro la possibilità di entrare in politica.

Questo spiega l’origine del sincretismo diabolico fra la politica, il potere economico e la criminalità organizzata che ha innescato quel processo, di relativizzazione che sancirà la fine del Sistema liberista ateo e pagano e le sue apocalittiche conseguenze sugli individui.

Questo nostro, è il governo, delle ganasce fiscali. Sono quelli che ci ipotecano le case e ci bloccano le macchine per una multa non pagata o una tassa di circolazione evasa, inducendo gli individui, al suicidio!!
Sono quelli esentasse, che inquinano l’aria, l’acqua e il territorio, azzerando la qualità della nostra vita. Sono i puttanieri impenitenti tesi alla soddisfazione di ogni vizio e perversione che antepongono i “cazzi loro” ai diritti dei cittadini.
Sono gli affiliati di consorterie, corporazioni e logge segrete che, sulla nostra pelle, hanno costruito i loro imperi perversi. Sono gli imprenditori senza scrupoli di quest’epoca insensata, politici asserviti al potere, notai canaglia, primari, chirurghi, dentisti, banchieri e prelati; un’orda di figuri dai tratti mefistofelici, ai quali abbiamo consegnato la nostra anima, e il futuro dei nostri figli, barattatandoli in cambio di vizio, ozio e perversione e sacrificando ogni fulgida passione sull’altare di una paura paralizzante.
Nel preciso momento in cui, l’individuo libero del passato, ha perduto la sua autonomia, autosufficienza e indipendenza materiale, consegnandosi spontaneamente, nelle mani del Sistema Bestia, ha tradotto e trasformato la sua esistenza nella peggiore delle schiavitù: “la dipendenza dal bisogno”.
Abbiamo perduto la primordiale forza di volontà e lo spirito di sacrificio. Il nostro di livello di sopportazione del dolore si è estinto e con lui, ogni capacità di adattamento, un valore che, fin dall’alba dei tempi, aveva caratterizzato la natura umana e animale. Siamo un branco di asini e di ignoranti fottuti, privi e privati del più remoto barlume di vera cultura, vera conoscenza e sana tradizione. Non sappiamo costruire una casa, un tavolo, una sedia, aggiustare una qualsiasi cosa, seminare, zappare, coltivare un orto, potare un albero, organizzare un pollaio, macellare un maiale. Sappiamo tutto di ogni cosa (inutile, effimera e invalidante) ma, di ciò che veramente serve ad un uomo, vaghiamo come ombre dentro buio più totale!! Per questo, siamo costretti ad avvalerci sempre di terzi, che risolvano (alla bene meglio) i nostri problemi quotidiani, che siano pratici, psicologici ed esistenziale. E’ in questo modo che buttiamo via i nostri soldi e i risparmi di una vita per assicurare i vitalizi di questi porci umanoidi.
Finiamola, dunque, di farci prendere per il culo!! Suvvia, fuori l’orgoglio, fuori le palle per fare leva sugli ultimi brandelli di residua dignità! Che cosa racconteremo ai nostri figli e nipoti, della nostra codardia? Come giustificheremo il nostro immobilismo e l’ipocrisia dei nostri atti? Il tempo sta per scadere!

Il Sistema Bestia, già da tempo, ha programmato un piano di sterminio globale, per contrastare le inevitabili rivoluzioni e sommosse che si accenderanno su tutto il pianeta, per via dell’acqua, dell’energia e della cibo. Per questo, il Sistema, non va combattuto, ma isolato in attesa che si spenga per inedia. Dobbiamo dunque aiutarLo a morire, in una sorta di benevola e cristiana eutanasia, recidendo di netto i suoi canali di alimentazione.
Ma noi vogliamo questo e quello: l’aspirapolvere, il frullatore, il vibratore a pile, l’inceneritore, il trattore, il reattore, il ricettore, il miscelatore, il motore, il condizionatore, il lettore e il traduttore, a fronte di una comodità invalidante, causa di obesità e delle conseguenti patologie da immobilismo cronico e neurologico. E’ tempo di alzare il culo dal divano delle libertà e impugnare la zappa per produrre vera energia!! Non siamo che un branco di debosciati e di fannulloni!

Si, siamo alla fine, comunque la si voglia immaginare. Il Sistema politico, economico e mediatico è sul punto di collassare e se ci troveremo impreparati ad affrontare gli eventi, le possibilità di sopravvivere, sono quasi nulle. Per tale motivo, mi concedo il vezzo di elargire alcuni consigli, attenendoci ai quali, saremo in grado di affrontare il prossimo futuro con relativa serenità.

Tornare al passato, è il percorso più praticabile e meno utopico, contrariamente del perseverare in questa direzione. Solo con un radicale intervento di riconversione del Sistema Liberista Relativista, potremo limitare i danni di una tragedia annunciata dai contorni apocalittici.
Come prima atto, dovremmo smantellare tutte quelle fabbriche della morte che producono cose inutili, inefficaci e dannose, che sono responsabili, del 90%, di tutti i danni procurati all’ecosistema, all’economia e alla salute dell’uomo.
Il secondo passo consiste nell’abbandonare definitivamente le città per ripopolare i vecchi borghi abbandonati, da Nord a Sud. In seguito, dovremmo acquistare appezzamenti di terra, grandi o piccoli che siano, e cominciare a zappare, seminare e raccogliere.


L’adattarsi alla nuova condizione - rinunciando finalmente a tutta quella montagna di falsi bisogni, interminabili perdite di tempo e frustrazioni connesse - farà scattare dentro di noi, insospettabili meccanismi da lungo tempo assopiti, e ci accorgeremo, in breve tempo, di possedere risorse inimmaginabili e una capacità di adattamento sorprendente.

Gianni Tirelli

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