Ci sono esponenti politici (oggi di gran moda) che, con la loro attitudine al travestimento, oltre all’insuperabile tecnica “dell’io non condivido, ma la voto lo stesso”, sono i primi responsabili della formazione di governi pericolosissimi, per la sorte del nostro paese. Tali governi, cercano nello scontro, nella divisione e nella perenne contrapposizione, il consolidamento del potere, e legittimano l’incostituzionalità dei loro atti politici. Speciali immunità, leggi ad personam, prescrizioni, reati depennati (falso in bilancio), conflitto di interessi e affini, sono alcune delle pratiche consolidate che caratterizzano la legislatura di questi agglomerati umanoidi o commercianti della politica.
Ai tempi "gloriosi" della Democrazia Cristiana, la feccia strisciante della politica italiana, era spalmata, in maniera omogenea e trasversale, all’interno di un cospicuo numero di partiti, grandi e piccoli, e questo, evitava forme di degenerazione. Oggi, con il bipartitismo, i confini che relegavano la feccia, all’interno di piccole aree, depotenziate da un potere reale, non esistono più (sono stati superati) e, tutte le varie correnti, sono convogliate in una sola casa (o solo popolo), dando origine al grande Partito della Feccia Unita.
Per il nostro paese, strutturato com’è, e così eterogeneo nelle sue molteplici realtà geografiche e culturali, il bipartitismo, è solo una sciagura. Stagnazione economica, sottocultura, e omologazione del pensiero, sono alcuni degli effetti di un tale modello politico che, in pochi anni, ci porterà verso un totale e inconvertibile declino.
Io, perciò, auspico un ritorno al passato, prima, che gli ultimi brandelli di libertà, siano soppiantati per sempre, dalla demagogia di un regime totalitario mediatico che, nella contraffazione della verità, attua il suo piano eversivo in ragione di un profitto sempre maggiore e di un assoluto potere.
Gianni Tirelli
Nessun commento:
Posta un commento