martedì 28 giugno 2011

LE FREQUENTAZIONI DI SILVIO BERLUSCONI, CHE HANNO CONCORSO A DECRETARNE IL SUCCESSO, IL PRESTIGIO E L’AMMIRAZIONE DEGLI ITALIANI.

A memoria dei suoi sostenitori.

IL PADRE SPIRITUALE

Pierino Gelmini (ex Don), costretto a spretarsi e rinviato a giudizio per molestie sessuali nei confronti di minori e che rientra in quella nobile categoria di preti “moderni” tanto discussi e accusati di pedofilia. A breve si capirà se sarà condannato dalla magistratura italiana. Nel frattempo, il premier, il Tg1 e i sodali di Mediaset, occultano i fatti.

Pierino Gelmini, un personaggio a cui (se confermate le prime risultanze processuali) non affideremmo mai i nostri figli. Berlusconi vi si affida invece per lanciare messaggi agli italiani. Evidentemente, per Silvio Berlusconi (cattolico divorziato e paladino della famiglia), l’abuso sessuale su minori, praticato da un prete, rientra nel suo programma di governo.

IL MEDICO PERSONALE

Umberto Scapagnini, ex sindaco di Catania condannato a due anni e sei mesi e oggi deputato del Pdl alla Camera. E' la sentenza del tribunale di Catania, per abuso d'ufficio e violazione della legge elettorale riguardo i contributi previdenziali concessi, tre giorni prima delle elezioni comunali del 2005, dal Comune di Catania ai dipendenti, per i danni causati dalla cenere dell'Etna.

L’AVVOCATO PERSONALE

Cesare Previti, (Reggio Calabria, 2& ottobre 1934, suo avvocato di fiducia! Ha ricoperto la carica di ministro della Difesa nel nel primo governo Berlusconi. Condannato in via definitiva nel 2006 per il per il processo IMI-SIR e nel 2007 per il processo Lodo Mondadori.Dopo aver beneficiato dell'indulto, ha scontato la pena sotto forma di affidamento ai servizi sociali. È interdetto in perpetuo dai pubblici uffici.

L’AMICO DI MERENDE

Marcello Dell’Utri (Palermo, 11 settembre 1041). Attualmente senatore della Repubblica per il Popolo delle Libertà e stretto collaboratore di Silvio Berlusconi sin dagli anni settanta - socio in Pubblitalia ’80, dirigente Fininvest e fondatore, nel 1993 di Forza Italia. Condannato in appello a 7 anni per concorso esterno in associazione di tipo mafioso. Ha patteggiato una pena di due anni e tre mesi per frode fiscale.

L’UOMO DI FIDUCIA TUTTO FARE

Vittorio Mangano (Palermo, 18 agosto 1940), criminale pluriomicida legato a Cosa Nostra, condannato all'ergastolo per il duplice omicidio di Giuseppe Pecoraro e Giovanbattista Romano, quest'ultimo vittima della "lupara bianca" nel gennaio del1995. Di questo secondo omicidio, Mangano sarebbe stato l'esecutore materiale. Mangano è salito agli onori della cronaca per l'attività che svolgeva presso la villa brianzola di Silvio Berlusconi,

con il soprannome de "lo stalliere di Arcore. Fu definito da Paolo Borsellino una delle "teste di ponte dell'organizzazione mafiosa nel Nord Italia. Marcello Dell’Utri ha definito il fattore Vittorio Mangano, un eroe!

LO STIMATO POLITICO

Nicola Cosentino, condannato dal Tribunale di Napoli per concorso esterno in associazione mafiosa e oggi sottosegretario all’Economia, coordinatore regionale del PDL, in lizza per diventare Presidente della Regione Campania.

Nicola Cosentino, è bene ripeterlo questo nome, viene citato nelle confessioni di Gaetano Vassallo, l’imprenditore legato sia alla Camorra che a Forza Italia e che, con complicità e appoggi di vario tipo e di vario livello, ha di fatto “avvelenato” una regione, la Campania per 20 lunghissimi anni, dal 1987 al 2008.

*Dice di Lui Silvio Berlusconi: “Nel rinnovargli la mia stima, non posso che invitarlo a continuare nel suo lavoro nell’interesse del partito e del paese “

IL VENERABILE MAESTRO

Licio Gelli condannato nel 1994 a 12 anni di carcere, dopo essere stato riconosciuto colpevole della frode riguardante la bancarotta del Banco Ambrosiano del 1982 (per un buco di 1,3 miliardi di dollari!). Il Banco Ambrosiamo era collegato alla banca del Vaticano, l’Istituto per le Opere di Religione, comunemente chiamato IOR – Condannato a 10 anni per procacciamento di notizie contenenti segreti di Stato, calunnia nei confronti dei magistrati milanesi Colombo, Turone e Viola, calunnia aggravata dalla finalità di terrorismo per aver tentato di depistare le indagini sulla strage alla stazione di Bologna del 1980.

*L'8 settembre 1943, Licio Gelli aderì alla Repubblica di Salò e conseguentemente divenne un ufficiale di collegamento fra il governo fascista e ilTerzo Reich. Quando tuttavia la vittoria della guerra cominciò a rivelarsi impossibile per i nazi-fascisti, Gelli aderì al movimento partigiano: un classico!!

Sandro Pertini, a mio avviso, uno dei più grandi Presidenti della Repubblica che il nostro paese ha avuto ebbe a dichiarare: « Nessuno può negare che la P2 sia un’associazione a delinquere. »

*Silvio Berlusconi ha evitato 15 processi, sia per amnistia che per prescrizione grazie alla ex Cirielli da lui voluta, per aver depenalizzato il reato di falso in bilancio, per insufficienza di prove. Non è stato ritenuto quasi mai innocente. Ha tre processi in corso a Milano: Mediaset, Mediatrade, appropriazione indebita, falso in bilancio, evasione fiscale; Mills: corruzione in atti giudiziari. Mills è stato giudicato colpevole fino in Cassazione - reato prescritto. Berlusconi non è stato ancora giudicato causa scudo Alfano e legittimo impedimento. Inchiesta di Trani, trasferita a Roma; il premier è indagato per minacce all'organo dello Stato AgiCom per ottenere la multa che in seguito avrebbe dato il via per la chiusura di AnnoZero.

Tralascio la parte, relativa alla sua vita “privata” per motivi di lungaggine!

*In quale altro paese al mondo viene permesso ad un tale figuro di governare? Quale persona di buon senso, affiderebbe l’educazione di suo figlio a un criminale sostenuto da criminali?

Di quale marchio di infamia e vergogna si è macchiato per sempre il popolo italiano che ha garantito a questo avanzo di galera, potere e impunità?

Domande che sono destinate a non avere risposte ma che, si evincono dal vuoto di una società ignorante, compiacente e senza dignità - permeata di miseria morale e avulsa da ogni concetto etico, stato di diritto di e bene comune.

Un tempo, sarei morto per il mio paese, ma questo presente rivoltante e insostenibile, mi costringe ad abbandonarlo.

Gianni Tirelli

Nessun commento: