BELL'ARTICOLO, PECCATO CHE DIMENTICA ALCUNI AVVENIMENTI STORICI CHE SONO PARTE INTEGRANTE E FA DI TUTTA L'ERBA UN FASCIO.
IN OGNI OCCASIONE E CONTESTO STORICO RIVOLUZIONARIO, E' SEMPRE STATA PRESENTE UNA REALTA' BEN DEFINITA,
CHE OPERAVA NELLA VERA RIUSCITA DELLO SCOPO RIVOLUZIONARIO.
MA DI QUESTO SEMPRE MEGLIO SOTTACERE......
DANTON, TROSKJI, GRAMSCI, CHE GUEVARA, CHE DIRE? ANCHE LORO MASSONI?
PARLIAMONE.........PICCOLO PARTICOLARE ?......
LUNEDÌ 17 OTTOBRE 2011
http://scienzamarcia.blogspot.com/
Le prove che il movimento del 15 ottobre è stato creato dal potere stesso, ovvero che si tratti del classico esempio di "opposizione controllata"
Ecco chi ha registrato il dominio del sito che ha coordinato le manifestazioni del 15 ottobre svoltesi in moltissime cittò di tutto il pianeta:
Registrant:
Paulina Arcos
866 United Nations Plaza
Suite 516
New York, New York 10017
United States
Domain Name: 15OCTOBER.NET
Created on: 12-Jul-11
Expires on: 12-Jul-12
Last Updated on: 21-Sep-11
Administrative Contact:
Arcos, Paulina
866 United Nations Plaza
Suite 516
New York, New York 10017
United States
005932374689 Fax --
Technical Contact:
Arcos, Paulina
866 United Nations Plaza
Suite 516
New York, New York 10017
United States
005932374689 Fax --
Domain servers in listed order:
VENS.TOMALAPLAZA.NET
DNS.CIUDADRED.NET
Bene, una registrazione di dominio direttamente dal palazzo dell'ONU, ma guarda un po', quell'ONU che a parole i manifestanti di tutto il mondo criticano per la sua sanguinosa guerra alla Libia, quell'ONU che sa tanto di governo mondiale della peggiore specie.
Ma chi è costei? Parrebbe essere la moglie di un politico equadoriano, tale Francisco Carrion-Mena, ministro degli esteri, un uomo insomma che per via della sua carica frequenta le Nazioni Unite.
Che Paulina Arcos sia sua moglie lo possiamo verificare con un ennesima notiza tratta dal web sull'inaugurazione di un monumento in cui si citano espressamente P Arcos e F Carrion-Mena come marito e moglie. Un'altra fonte ci permette di confermare che costei lavora nel campo dell'arte.
E che dire a questo punto delle dichiarazione dell'economista e uomo di governo (e di potere) Mario Draghi? Ricordiamoci che costui è governatore della Banca d'Italia e prossimo direttore della famigerata BCE (Banca Centrale Europea) quella banca che tramite il signoraggio accumula quello che noi andiamo perdendo sotto forma di debito.
«I giovani, hanno ragione a prendersela con la finanza come capro espiatorio» (...) «Siamo arrabbiati noi contro la crisi, figuriamoci loro che hanno venti, trenta anni. Hanno aspettato, aspettano tanto. Per noi non è stato così», aggiunge il governatori che sulle difficoltà dei giovani a trovare un lavoro ha dedicato gli interventi più recenti. È un movimento internazionale, il cui appello può essere ascoltato - fa capire il governatore - a patto che le manifestazioni restino pacifiche.
Anche Obama fa dichiarazioni non molto dissimili, e c'è già chi lo accusa di volere , sfruttare lo scontento dei manifestanti di "Occupy Wallstreet" a fini elettorali.
D'altronde avevamo già visto nel precedente articolo che queste manifestazioni erano gestite dallo stesso potere per fini non certo positivi.
NB: molte informazioni per la redazione del presente articolo sono state reperite
dall'articolohttp://socialismonazionale.wordpress.com/2011/10/15/la-manifestazione-organizzata-dal-potere-corto-circuito-indignato/ un blog da cui ci sentiamo lontani (non abbiamo alcuna simpatia per il defunto Benito Mussolini, ex agente al soldo della corona inglese); però come fare a stare vicini a quella cosiddetta sinistra che nega/ignora il signoraggio e le scie chimiche?
A seguire l'ennesima prova che il movimento degli indignados spagnoli è legato al potere globalizzatore, in particolare a Rockefeller, e quindi al Nuovo Ordine Mondiale.
Martin Varsavsky: la connessione 15-M con la fondazione Rockefeller.
traduzione a cura di FreeYourMind!
Martin Varsavsky è la prima prova palpabile (e sicuramente non sarà l’ultima) che vincola molto strettamente il movimento 15-M con la famiglia più potente e criminale che il mondo abbia conosciuto: il clan Rockefeller (ci stavano impiegando un po’ ad apparire!).
Questo multimilionario argentino di origine ebrea e formato accademicamente nelle università più prestigiose degli USA, chiamato Martin Varsavksy, recentemente, e facendo sfoggio di uno spirito filantropico, improprio ad una persona che ha accumulato tutta una fortuna colossale lasciandosi guidare dalla più abietta avarizia, ha facilitato agli “accampati” del 15-M in Spagna la possibilità di connettersi gratuitamente a internet, via wifi, ordinando l’installazione dei suoi famosi router (della compagnia Fon, di sua proprietà), in tutti gli accampamenti più importanti del 15-M
Ma cosa avrà spinto Martin Varsavsky ad un atto tanto generoso, in più tenendo conto che si tratta di un uomo abituato ad agire esclusivamente con la prospettiva dell’interesse e lucro personale? Si è forse contagiato dello spirito natalizio del racconto di Dickens?
Per comprendere e poter spiegare meglio questo sospettoso comportamento filantropico, vediamo chi è Martin Varsavsky, i suoi vincoli con la potente famiglia Rockefeller e gli interessi che questi potrebbero avere nell’estensione di un movimento come quello del 15-M.
L’appoggio di Varsavsky al 15-M non si è limitato solo a prestare il suo aiuto sul terreno informatico ma è stato anche un importante protagonista mediatico dello stesso, sia a livello locale che internazionale, pubblicando articoli in inglese in vari dei più prestigiosi mass media mondiali nei quali non pone freno agli elogi per esprimere la sua ammirazione verso gli “indignados”.
Questo particolare “indignato” è il fondatore di sette grandi aziende, tra le quali ci sono : ya.com o Jazztel, nel campo delle telecomunicazioni, e Medicorpo Sciences nel campo degli affari farmaceutici. Quest’ultima si dedica allo sviluppo e creazione dei famosi test dell’Aids. Questi test sono stati denunciati in molteplici occasioni, perché non sono mai in grado di riconoscere l’HIV( teorico virus collegato all’AIDS) ma basandosi sulla reazione degli anticorpi di ogni persona che realizza l’analisi, si decide di etichettarla come HIV positivo o no, indipendentemente che sia portatore di alcun virus. Per questo motivo sono molto frequenti i falsi positivi. Nonostante la poca credibilità questi test sono stati molto utili al momento di ottenere futuri consumatori a lunga durata di tossici e costosissimi retro virali come l’AZT. Precisamente la famiglia Rockefeller è la maggiore beneficiaria di tutto l’affare montato intorno al HIV-AIDS (5), dall’inizio degli anni 80 del secolo scorso, essendo proprietaria e azionista di praticamente tutta l’industria che vi ruota intorno (studi, test, produzione di retro virali….)
Ma al di là di questa coincidenza di interessi economici nel macro-negozio dell’AIDS, dove più chiaramente si può vedere il vincolo tra Varsavsky e i Rockefeller, è in varie delle “fondazioni” dove entrambi partecipano, agendo come presidente o membro dell’amministrazione, il primo e come patrocinante, i secondi, e dove si può apprezzare il rapporto di impiegato-datore di lavoro.
Da una parte abbiamo la Safe Democracy Foundation, nella quale già si anticipava una rivoluzione nell’UE tipo quella del 15-M prima che questa apparisse (6), fondazione della quale Varsavsky è presidente, e la Fondazione Rockefeller abituale collaboratrice (7). Qualcosa di simile avviene con la Clinton Foundation (8) (grande propagandista del negozio HIV-AIDS) e One Voice (piattaforma sionista) della quale il nostro protagonista è membro del consiglio amministrativo e la Fondazione Rockefeller (insieme alla Fondazione Soros, tra le altre) è patrocinante. (9).
Una volta visto che uno dei più importanti sostenitori del 15-M è un uomo strettamente legato ad una delle famiglie più potenti del mondo, vediamo gli interessi che questi potrebbero avere in un movimento, apparentemente contestatario, come il 15-M o quello degli indignati.
Durante tutta la sua vita, la famiglia Rockefeller (in alleanza con altri uomini delle grandi finanze come i Rothschild, Morgan, Ford) ha avuto un piano nella mente: il controllo totale delle risorse del pianeta(energia, alimenti e anche umani), e per ottenerlo consideravano come necessaria l’apparizione di un governo mondiale unico, capace di legiferare in modo globale e totalitario, vulnerando la sovranità e le aspirazioni dei differenti popoli, in beneficio loro (privatizzazione dei servizi pubblici). In tal senso hanno dato impulso alla creazione di istituzioni come l’ONU, il FMI, o la BM. Un esempio recente è la guerra contro la Libia, approvata e sostenuta dall’ONU, e di cui uno degli obiettivi è quello di mettere a completa disposizione delle multinazionali petrolifere occidentali le risorse energetiche di tale paese.
Per far diventare realtà questo sogno totalitario di centralizzazione assoluta del potere mondiale e ottenere una completa sottomissione dei popoli agli interessi privati di un gruppo di oligarchi, è necessario la disarticolazione dei vecchi Stati-nazione. Con questo obiettivo si sono spinte le chiamate rivoluzioni colorate nello spazio post-sovietico; con quell’obiettivo si sono spinte e si spingono le rivolte degli indignati (ricordiamo le prossime convocazioni a livello mondiale, 19-06 e 15-10-2011, annunciate come #worldrevolution). I diversi Stati-nazione (in maggior e minor grado) sono l’ultimo (o penultimo) ostacolo tra gli interessi dei grandi gruppi finanziari e il controllo totale e assoluto, da parte di questi, delle risorse del pianeta, da qui che desiderano disperatamente la loro sparizione.
Con tutto questo non voglio dire che i vecchi Stato-nazione supponevano qualche tipo di beneficio per il genere umano, dato che non erano altro che un metodo per sottomettere l’immensa maggioranza della società agli interessi di una minoranza dominante; in altre parole, si trattava di un primo passo previo e necessario per mettere le radici dell’attuale sistema schiavista. Quello che voglio dire è che con questa nuova centralizzazione totalitaria del potere, camuffata sotto una falsa apparenza di dare risposta ad una serie di domande popolari (sotto le quali si nascondo perversi messaggi subliminali: “non vogliamo abolire l’attuale sistema di schiavitù stipendiata, vogliamo solo migliorare le nostre condizioni di schiavi” o “il pubblico non funziona quindi c’è bisogno di un cambiamento”) realizzate da un movimento più mediatico che reale (15-M, indignati) si pretende di dare un giro di vite più alla condizione di sfruttati (schiavi stipendiati) che patisce l’immensa maggioranza del genere umano.
Cioè, l’oligarchia mondiale, il cui esponente è il clan Rockefeller (in alleanza con altri clan come i Rothschild, Morgan o Ford) cerca di rafforzare le nostre catene, concentrando ancora di più i centri del potere (governo mondiale) per rendere più vulnerabile la sovranità popolare, a favore degli interessi privati. Qualcosa che si pretende di presentare come una risposta alle richieste popolari, dato che in un altro modo non sarebbe accettato dalla maggior parte della popolazione. Da qui l’interesse di promuovere movimenti mediatici e spettacolari, apparentemente popolari, usando i loro più fedeli cortigiani (Enrico Dans, Punset, Mayor Zarazoga, o lo stesso Martin Varsavsky) che sotto l’apparenza di chiedere migliorie sociali, solo cercano la distruzione dell’ordine attuale e l’implementazione di uno nuovo, più favorevole agli interessi degli oligarca.
Una volta ottenute le riforme desiderate, e passato un tempo di governance mondiale totalitaria, probabilmente, il seguente passo sarà la distruzione di questo stesso governo mondiale, con lo scopo di eliminare tutto quello che potrebbe implicare un minimo ostacolo tra schiavisti e schiavi. Il fine perseguito è di lasciare la specie umana totalmente alla mercè dei capricci di un pugno di autentici psicopatici.
Benvenuti alla Rockefeller Revolution! Prossimamente ritrasmessa nei vostri schermi.
Se vuoi sapere un po’ meglio verso dove punteranno prossimamente vi raccomando la lettura tra le linee dell’articolo dove Rockefeller Boy Varsavasky davano il loro sostegno al 15-M (10). Le loro ricette, come non poteva essere altrimenti, sono: centralizzazione del potere, competitività e sparizione del settore pubblico.
Note:
1-Articolo pubblicato sul blog di Martin Varsavsky nel quale racconta con dettagli come si è fornita connessione gratuita a internet agli accampati del 15-M
http://spanish.martinvarsavsky.net/general/ofreciendo-wifi-a-la-spanishrevolution.html Nella seguente foto si possono vedere router installate nell’accampamento di Maiorca: http:/yfrog.com/hssu7yij
2: Articolo sul 15M scritto da Varsavsky e pubblicato sul Huffingtonpost, uno dei giornali neoliberali più influenti degli USA
3- Biografia di Varsavsky su Wikipedia
4: Parte presa dal documentario “AIDS: il dubbio” http://www.youtube.com/watch?v=YoyO9qYoeR0
5-I rapporti della famiglia Rockefeller con l’affare dell’AIDShttp://replantearsida.blogspot.com/2008/10/wellcome-to-death-rockefeller-y-azt.html
6-Articolo pubblicato a inizio di marzo del 2011, sulla pagina web di safe-democracy foundation (della quale Varsavsky è presidente), dove analizza il bisogno di una rivoluzione nell’UE http://spanish.safe-democracy.org/2011/03/07/la-ue-tambien-tiene-que-hacer-su-revolucion/
7-Programma di una conversazione destinata a propagare il mito del fanstasma terrorista, organizzata da safe-democracy foundation, dove collabora la Rockefeller foundation http://www.safe-democracy.org/docs/mujeres-y-terrorismo.pdf
8-Link al web della Fondazione Rockefeller, dove si riconosce la donazione di 350.000 dollari alla fondazione Clinton:http://www.rockefellerfoundation.org/grants/grants-and-grantees/35aab8be-671c-4a70-959b-eb152727e0c8
9-Notizia dell’agenzia AP, dove si rivela una donazione di 400.000 dollari a One Voice, da parte della Rockefeller Foundationhttp://www.jewishcincinnati.org/page.aspx?id=72412
10-Articolo di Varsavsky dove appoggia al movimento 15 M e le sue ricette neoliberali da applicare:
Fonte: Antimperialista
.DOMENICA 16 OTTOBRE 2011
Dalla presa della bastiglia alla rivolta degli indignati?
La rivoluzione francese, dopo un confuso periodo di "rivolte popolari" (nel senso quantomeno che coinvolsero ampi strati della popolazione e che a combattere ed a morir furono per lo più persone appartenenti alle classi più povere portò in dittatorale direttorio) dopo continui ribaltamenti degli equilibri di potere e sanguinosi ricambi della classe dirigente, si arrivò prima alla dittatura del direttorio e poi addirittura all'impero di Napoleone. E se la repubblica francese dovette impegnarsi in diverse guerre contro i paesi vicini, l'impero di Napoleone fu responsabile di una serie ininterrotta di azioni di guerra che misero a ferro e fuoco mezza Europa.
Napoleone |
George Washington |
Alla fine dopo tante tribolazioni il popolo francese, si ritrovò ancora alla mercè di una oligarchia che lo dominava e c'è da chiedersi se al di là di tante dichiarazioni di intenti e di sbandieramento di principi di libertà uguaglianza e fraternità (o fratellanza?) sia possibile che un popolo intero, una volta toccata con mano una (vera o presunta) libertà riesca a farsi fregare nuovamente da una minoranza di persone più ricche, più potenti e più furbe. Se veramente è stato il popolo a ribellarsi spontaneamente, come mai non si è ribellato ancora quando ha visto le sue conquiste andar ein fumo?
O forse non dovremmo pensare che dietro le "rivolte popolari" c'era una regia occulta che ha sobillato e diretto le masse affinché destabilizzassero il vecchio sistema per instaurarne uno nuovo e più funzionale alle esigenze di una certa élite economica (la ricca borghesia e la classe dei banchieri)? E' davvero tanto eretico pensare che il popolo sia stato utilizzato come carne da macello prima nelle rivolte e poi nelle guerre vista la fine che hanno fatto la libertà e l'uguaglianza tanto sbandierate?
Leggiamo ciò che dice al riguardo lo storico Paolo De Bernardi nel suo ottimo libro La storia governata dai banchieri a pagina 17: "... Gli Illuministi furono le mere casse di risonanza della nuova forma di potere che per prima aveva attecchito in Inghilterra ( il potere dei padroni del denaro ); infatti furono tutti esaltatori del liberismo inglese quale miglior forma di governo possibile ... Una delle più importanti riforme dell' Assemblea costituente della prima fase della Rivoluzione Francese, fu quella di abolire su tutto il territorio di Francia il sistema degli "open fields", per consentire quel possesso assoluto della terra che si esplica nella recinzione. Tanto audace fu nelle riforme questa borghesia rivoluzionaria, ma non tanto da cancellare il Debito Pubblico della Francia monarchica, che verrà onorato con guerre ed espropri, ma non certo cancellato per non far dispetto a quei prestasoldi che di questa rivoluzione si fecero sponsor. Pensate: hanno rivoluzionato il calendario, riconvertito le chiese, risuddiviso il paese in dipartimenti, aboliti dazi, dogane, rivoluzionato l' abbigliamento, l' esercito ... ma l' unica cosa che non hanno toccato e che gli storici si guardano bene dal ricordare è il debito pubblico." [il grassetto è stato aggiunto dall'autore del blog]
Del resto è possibile che tutte o quasi tutte le rivoluzioni siano così sfortunate da generare alla fine un potere persino più dispotico ed oppressivo di quello di cui ci si voleva liberare? La rivoluzione russa del 1917 portò alla fine ad un governo dittatoriale e oligarchico semplicemente spaventoso, nel quale una delazione, un semplice sospetto, poteva significare il campo di concentramento, la deportazione, la tortura e finanche la morte. Al regime non certo benevolo dello zar si sostituì un regime falso e ipocrita e criminale, che mandò a morte un numero imprecisato di innocenti cittadini che si stima quantomeno superiore ai tre milioni di persone, anche perché tiene conto non solo delle persone morte nei campi di concentramento, ma anche di quel mezzo milione e più di Kulaki morti nel corso del sanguinoso processo di collettivizzazione dell'agricoltura.
Possiamo ancora dire che fu un semplice caso che pure il popolo russo, come quello francese, alla fine della rivoluzione, invece che pessere più libero si ritrovò ai polsi manette ancora più strette di quelle di prima?
Lenin |
Marx |
Sarà un caso che Karl Marx usa simboli massonici al pari di Lenin, Napoleone, Washington ... ? E sarà un caso che il sitorudepravo che difende il comunismo sovietico dalle "infami accuse" negando i fatti sopra riportati (e testimoniati fra gli altri dal notissimo scrittore Aleksandr Solženicyn) ha bene in evidenza un simbolo massonico come logo di un suo aministratore? Del resto la La rivista “Hiram”, organo ufficiale del Grande Oriente di Italia, ci dice che Marx era membro della loggia Apollo di Colonia.
Arrivati a questo punto che cosa possiamo pensare della "rivoluzione degli indignati" del popolo che "occupa wall street" e di altri movimenti che si sviluppano in maniera così rapida di fronte ai nostri occhi? Se al telegiornale sentiamo dire che questi gruppi si ispirano alla "primavera araba", notoriamente manovrata dai servizi segreti USA e palesemente appoggiata da Obama e se li sentiamo nominare come "indignati", e se ricordiamo quello che è realmente il movimento degli indignados spagnoli non ci restano più dubbi: la storia si ripete. Del resto come la rivoluzione francese non toccò i privilegi dei banchieri e non abolì il debito nei loro confronti, così le rivolte odierne non mettono in discussione il signoraggio.
E che dire del fatto che il giorno prima della manifestazione internazionale degli indignati
Ulteriori approfondimenti nei seguenti articoli:
http://www.blog.art17.it/2011/05/30/movimento-15m-guerra-di-quarta-generazione/
http://mon-dart.blogspot.com/2011/10/todo-modo.html
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