martedì 11 ottobre 2011

IL CAVALIERE CADUTO DALLE NUVOLE ! Gianni Tirelli



IL CAVALIERE CADUTO DALLE NUVOLE !

L’attenuante generica che Silvio Berlusconi si accampa e relativa all’età di Ruby, non che della sua supposta parentela con Mubarak, è insussistente, ipocrita e suicida.
Com’è possibile che quest’uomo, dall’animo innocente e misericordioso, così addentro al concetto di trasparenza e di verità e, imprenditore scaltro e pragmatico, non sia al corrente  dei dati anagrafici delle puttane che allietano i salotti “colti” di un Primo Ministro? Bastava che lo chiedesse (in via confidenziale) all’amico magnaccia Lele Mora, o deputasse tale incombenza a quella fitta rete di spioni al servizio di Vittorio Feltri, Belpietro e Sallusti, che sono in grado (dati alla mano), di vivisezionare la tua vita privata, compreso il mobilio di casa, la marca della tua cucina economica, la sua data d’acquisto e il prezzo pagato.
Quando si tratta del suo personale e mero interesse e dell’azione volta a delegittimare i suoi avversari politici e non, il Cavaliere, non esita a cercare riscontri rovistando nel sacco della spazzatura altrui e, se necessario, a vendere l’anima al diavolo e la madre al macellaio. Ma di fronte ai pruriti morbosi innescati dalle fattezze destabilizzanti di avvenenti puttanelle in carriera, ogni freno inibitorio viene miseramente mortificato e ogni buon senso, precluso. Mostruosi complessi di inferiorità, poi, e una lacerante frustrazione, si traducono (trasfigurando la loro natura patologica) in un esibizionismo esasperato e in un totale delirio di onnipotenza.
Per tale motivo, Silvio Berlusconi, raggiunge il culmine del suo vaneggiamento ed esaltazione, nella pubblica ostentazione delle sue prodezze sessuali, certo di impressionare gli astanti e i convitati che, per amor di sudditanza, plaudono a comando, al piccolo e ignaro Nababbo nano.
Del resto, quale donna normale si concederebbe alle brame di un tale uomo, senza prima avere represso la riluttanza e il disgusto iniziale e, anticipatamente, incassato un congruo compenso a ragione di un tale sacrificio? 
Mi domando, con inquietudine, quale considerazione possono mai avere, di Silvio Berlusconi, le giovani e giovanissime partecipanti a questi inediti “bunga bunga del cazzo”.
Il mio pensiero, però, va alle loro madri e più ancora ai padri che, vedono le loro figlie, indotte alla prostituzione e, non da un qualsiasi mascalzone occasionale, ma dalla più alta carica, del governo italiano. Un signore che, per un tale privilegio, dovrebbe essere esempio di moralità, di abnegazione, di trasparenza e di legalità.
Per tanto, ritornando all’inizio, la patetica giustificazione addotta, “non sapevo che fosse minorenne”, è sintomatica di un grave disturbo mentale e di un’irresponsabilità connaturata, risultato ultimo di comportamenti compulsivi e coltivati nel tempo volti a negare, sistematicamente, l’evidenza dei fatti, prevaricare i limiti della ragionevolezza e attestarsi, in fine, come regola relazionale.

Il nostro povero paese sta scivolando dentro una deriva morale, etica e sociale senza precedenti. I messaggi che ci arrivano dal potere, non possono che destabilizzare ulteriormente, le residue speranze di futuro delle nuove generazioni. Per questo (e che sia in futuro, da esempio per tutti), i vari Lele Mora, i Berlusconi, gli Emilio Fede, Lavitola, Tarantini e accoliti, devono essere arrestati, giudicati e condannati per direttissima.
Ne abbiamo piene le palle fino all’inverosimile, di questa gente che si sta mangiando, pezzo dopo pezzo, la nostra l’Italia mentre, le lacrime e la dignità dei disoccupati si mescolano vergognosamente e incredibilmente, con il tanfo di bordello e di sperma rappreso, che trasuda da questa esecrabile ed escrementizia maggioranza.              

Nel frattempo, fra un disgustoso e grottesco baccanale e l’altro, i nostri soldati continuano a morire, falcidiati da una guerra assurda e insensata e che, il nostro “ministro della Difesa, Ignazio La Russa, accredita e attesta a eroi della libertà; effetto collaterale e fisiologico di un’ineludibile quanto coraggiosa lotta di civiltà. Per cosa sono morti i nostri militari a Nassirya?

Gianni Tirelli

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