IL
CAVALIERE CADUTO DALLE NUVOLE !
L’attenuante
generica che Silvio Berlusconi si accampa e relativa all’età di Ruby, non che
della sua supposta parentela con Mubarak, è insussistente, ipocrita e suicida.
Com’è
possibile che quest’uomo, dall’animo innocente e misericordioso, così addentro
al concetto di trasparenza e di verità e, imprenditore scaltro e pragmatico,
non sia al corrente dei dati
anagrafici delle puttane che allietano i salotti “colti” di un Primo Ministro?
Bastava che lo chiedesse (in via confidenziale) all’amico magnaccia Lele Mora,
o deputasse tale incombenza a quella fitta rete di spioni al servizio di
Vittorio Feltri, Belpietro e Sallusti, che sono in grado (dati alla mano), di
vivisezionare la tua vita privata, compreso il mobilio di casa, la marca della
tua cucina economica, la sua data d’acquisto e il prezzo pagato.
Quando
si tratta del suo personale e mero interesse e dell’azione volta a
delegittimare i suoi avversari politici e non, il Cavaliere, non esita a
cercare riscontri rovistando nel sacco della spazzatura altrui e, se
necessario, a vendere l’anima al diavolo e la madre al macellaio. Ma di fronte
ai pruriti morbosi innescati dalle fattezze destabilizzanti di avvenenti
puttanelle in carriera, ogni freno inibitorio viene miseramente mortificato e
ogni buon senso, precluso. Mostruosi complessi di inferiorità, poi, e una
lacerante frustrazione, si traducono (trasfigurando la loro natura patologica)
in un esibizionismo esasperato e in un totale delirio di onnipotenza.
Per
tale motivo, Silvio Berlusconi, raggiunge il culmine del suo vaneggiamento ed
esaltazione, nella pubblica ostentazione delle sue prodezze sessuali, certo di
impressionare gli astanti e i convitati che, per amor di sudditanza, plaudono a
comando, al piccolo e ignaro Nababbo nano.
Del
resto, quale donna normale si concederebbe alle brame di un tale uomo, senza
prima avere represso la riluttanza e il disgusto iniziale e, anticipatamente,
incassato un congruo compenso a ragione di un tale sacrificio?
Mi
domando, con inquietudine, quale considerazione possono mai avere, di Silvio
Berlusconi, le giovani e giovanissime partecipanti a questi inediti “bunga
bunga del cazzo”.
Il mio
pensiero, però, va alle loro madri e più ancora ai padri che, vedono le loro
figlie, indotte alla prostituzione e, non da un qualsiasi mascalzone
occasionale, ma dalla più alta carica, del governo italiano. Un signore che,
per un tale privilegio, dovrebbe essere esempio di moralità, di abnegazione, di
trasparenza e di legalità.
Per
tanto, ritornando all’inizio, la patetica giustificazione addotta, “non sapevo
che fosse minorenne”, è sintomatica di un grave disturbo mentale e di
un’irresponsabilità connaturata, risultato ultimo di comportamenti compulsivi e
coltivati nel tempo volti a negare, sistematicamente, l’evidenza dei fatti,
prevaricare i limiti della ragionevolezza e attestarsi, in fine, come regola
relazionale.
Il
nostro povero paese sta scivolando dentro una deriva morale, etica e sociale
senza precedenti. I messaggi che ci arrivano dal potere, non possono che
destabilizzare ulteriormente, le residue speranze di futuro delle nuove
generazioni. Per questo (e che sia in futuro, da esempio per tutti), i vari
Lele Mora, i Berlusconi, gli Emilio Fede, Lavitola, Tarantini e accoliti,
devono essere arrestati, giudicati e condannati per direttissima.
Ne
abbiamo piene le palle fino all’inverosimile, di questa gente che si sta
mangiando, pezzo dopo pezzo, la nostra l’Italia mentre, le lacrime e la dignità
dei disoccupati si mescolano vergognosamente e incredibilmente, con il tanfo di
bordello e di sperma rappreso, che trasuda da questa esecrabile ed
escrementizia maggioranza.
Nel
frattempo, fra un disgustoso e grottesco baccanale e l’altro, i nostri soldati
continuano a morire, falcidiati da una guerra assurda e insensata e che, il
nostro “ministro della Difesa, Ignazio La Russa, accredita e attesta a eroi
della libertà; effetto collaterale e fisiologico di un’ineludibile quanto
coraggiosa lotta di civiltà. Per cosa sono morti i nostri militari a Nassirya?
Gianni
Tirelli
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