UNO“PSICOPATICO
CARISMATICO”NANO
“La bugia è una
condizione, non ché una pratica di sopravvivenza, di un soggetto che dice ad un
altro (o al mondo) che la sua esistenza “è” in un certo modo, anziché in un
altro. Sempre questo soggetto ha “coscienza” della propria bugia, tuttavia
spesso la nega di fronte alla richiesta di “spiegazioni” dell’altro (o del
mondo). Tale negazione a volte è una sovrapposizione stessa della bugia in
quanto tale soggetto “nega” il proprio mentire sapendo di mentire”.
La madre di tutte le bugia
sta nel rifiuto della legge, della regola che afferma che esistono dei posti
nelle relazioni, e tali posti non giacciono in una linea orizzontale, bensì
fortemente verticale (c’è chi sta sopra e chi sta sotto, afferma in bugiardo.
Io negherò fino alla morte di essere uno di quelli che stanno sotto).
La cosa che sconcerta e
sgomenta e, al tempo stesso, ci procura rabbia mista ad un irrefrenabile
impulso vendetta, è la facilità
con la quale, questo personaggio mente, agli altri e a se stesso. Una pratica
costante coltivata e affinata nel tempo, espressione di un retaggio infantile,
in seguito, trasfigurato in automatismo e regola relazionale. Quando la moglie
afferma che il soggetto in causa è malato, si riferisce proprio a questo!
Mentiva, quando, nel
lontano 1994, affermava di essere sceso in politica per amor di patria affinché
l’Italia non cadesse nelle mani dei comunisti. Mentiva quando a “porta a
porta”(programma della Rai sulla raccolta dei rifiuti!), sottoscriveva
l’ignobile contratto con gli italiani - una delle trovate più becere,
rivoltanti e ignoranti, che un politico abbia potuto immaginare.
Gli italiani, del resto,
non lo hanno contro firmato!!!
Ha mentito sul caso Milss,
sull’età di Ruby e la sua parentela con Mubarak, sul bollo auto che, a una
manciata di secondi dalla fine della campagna elettorale, aveva promesso di
togliere. A Napoli, prima delle amministrative, promette di eliminare la tassa
sulla spazzatura e condonare gli alloggi abusivi.
Stiamo ancora aspettando
la cancellazione del bollo auto e del milione di posti di lavoro promesso da
Vespa, in calce al contratto con gli italiani!!
Persevera nella menzogna
quando afferma di avere aiutato Tarantini, spinto da una irrefrenabile pulsione
francescana - quando definisce “cene eleganti”, le volgari e rivoltanti
ammucchiate di puttane e papponi, degne solo del peggior postribolo - mente (senza evidenti risultati) sulla
sua calvizie, sulla statura, sull’aspetto, sulla sua virilità, in un’opera di
contraffazione del corpo e dell’Io, calpestando ogni residuo barlume di dignità
e decoro. Mente quando, da pluri/divorziato, puttaniere e bestemmiatore, si
dichiara cattolico!
Mente sull’acquisto di una
casa a Lampedusa e sulla promessa di un ipotetico campo da golf con attiguo
casinò !!!
Strano che il Berluschino,
fra la lista fantasmagorica delle cose da fare a Lampedusa, (premio alla
tolleranza e alla solidarietà), non abbia inserito anche un bordello d’alto
bordo a prezzi popolari. Chi ha visitato quest’isola, ne è rimasto incantato e
rapito proprio per la sua primordiale autenticità. Solo un ignorante incallito,
privo di ogni umano concetto di bellezza e sentimento di sobrietà, può
immaginare di convertire e trasfigurare un paradiso naturale in uno scempio per
cafoni e imbroglioni arricchiti.
Anche il più rozzo e
cretino degli uomini, davanti all’indicibile sofferenza dei migranti, avrebbe
evitato una tale ostentazione di ricchezza - Il contrasto antitetico delle suggestive promesse
berlusconiane ai lampedusani, risuona come una bestemmia di fronte alla
miserevole condizione di questa povera gente, e con l’essenzialità dei loro
bisogni. Ma il tatto, l’eleganza,
la sobrietà e lo stile, sono qualità
che non appartengono alla bestialità umana, e non si coniugano con il
potere del denaro. La classe, non è acqua!
L’impostore per
eccellenza, archetipo di grettezza
e smoderatezza, solo ieri, invitava tutti all’esercizio della sobrietà
e, da puttaniere impenitente, senza pudore ne vergogna, affermava (nel pieno di
una crisi mistica) di avere introdotto la moralità nella politica.
Mente, quando chiama
“responsabili”, le anime immonde, del girone dei nani malefici, che hanno
traghettato la loro sporca coscienza nell’inferno delle libertà, nella nuova e,
non inedita veste, di “traditori” – mente, trasfigurando un branco di servi e
imbecilli nel “partito degli onesti” e, degli assatanati impotenti e senza
vergogna, nel “partito dell’amore”.
Da puttaniere impenitente
e pluri/divorziato, poi, si erge a paladino della famiglia e a difesa della
vita vegetativa ad oltranza. In veste di supremo e indiscutibile maestro di
mistificazione, accusa il mondo intero di ordire complotti a suo discapito, e
di pianificare campagne diffamatorie e menzognere, con il solo l’intento di
detronizzarlo. Proprio lui, la cui vita di imprenditore, prima e, di politico,
poi, è un bailamme di trame, congiure, macchinazioni e dossieraggi. Un
sostenitore accanito di un liberismo trasfigurato in stalinismo che, alla
libera concorrenza, predilige le consorterie, logge e corporazioni. Insomma, un
autentico cialtrone! Un “pacchista” disonorato che, per salvarsi il culo, ha
condotto l’Italia e gli italiani dentro un abisso senza fine.
Un uomo senza spalle e
senza palle costretto a pagare a suon di milioni e di allettanti promesse, ogni
suo desiderio, privilegio, impunità e la fiducia dei suoi servi e supposti
amici - un uomo solo, povero, alla fine del suo viaggio, sommerso dalle macerie
del suo ego malato. Un uomo che, in qualsiasi modo e con ogni mezzo, ha cercato
il potere e il successo incalzato da devastanti complessi di inferiorità siano
essi di natura estetica o culturale.
Un uomo piccolo, goffo,
artefatto, privo di charme, che veste come un manichino di un negozio di
provincia, dal linguaggio banale e volto a negare tutto ciò che è evidente. Per
un tale “elemento”, la bugia costituisce una regola relazionale e la sua
introiezione proiettiva lo porta ad attribuire agli avversari tutti i suoi
difetti, a cominciare dalla menzogna. Un uomo che, agli amici ha preferito i
servi e la corte, alla sobrietà, l’opulenza, alla giustizia, il privilegio e
l’impunità, al senso dello Stato, gli affari, il raggiro, la corruzione, la
collusione, l’intimidazione e la contraffazione della realtà.
Un uomo non uomo, che ha
fatto della libertà licenza e della furbizia l’intelligenza.
A cosa gli sono serviti,
il potere, il successo e il denaro se, a ogni pié sospinto, è costretto a PAGARE per placare i
morsi della sua solitudine, a MENTIRE sperando di sottrarsi alle sue
responsabilità oggettive di cittadino e di politico, e a SCAPPARE come un cane
braccato, trincerandosi dietro una maggioranza di mercenari e cani da guardia
che, a fronte di privilegi, poltrone e bustarelle, gli hanno giurato fedeltà
assoluta? A cosa gli è servito
tutto questo, se ogni autentico impulso libertà, se ogni barlume di dignità e
sentimento di felicità, sono stati sacrificati per sempre, sull’altare di un
effimero potere e di una vanità perversa e psicotica?
Durante un monologo
monotematico di qualche tempo fa, aveva dichiarato di essere sceso in politica
per riunire, sotto la sua protettiva ala, tutti i moderati italiani. BUGIARDO E
PALLONARO!!! Alla faccia dei moderati! E’ più verosimile pensare a dei galeotti
che, dopo avere scontato la pena, vengono assoldati da un potente Capo Banda
Nano che, a fronte di privilegi, impunità e facili guadagni, ha incassato il
loro cieco e bieco servilismo, una assoluta fedeltà, e l’insuperabile tecnica
volta a negare l’evidenza dei fatti.
Il nostro capo di Governo,
può contare su un “curriculum vitae” umano, politico e imprenditoriale, da
garantire, fugando ogni dubbio, la sua innata e connaturata propensione alla
moderazione, alla verità e alla moralità.
Il Grande “moderato” senza
macchia, definisce un covo brigatisti rossi la magistratura e un cancro i
magistrati - la Santanchè, allineandosi con il Capo, vede nella Bocassini, una
metastasi - gli elettori di sinistra, degli sporchi comunisti e Vittorio
Mangano, un eroe. Di contro, lo psicopatico nano, dichiara che durante la sua
legislatura sarà sconfitto il tumore!! A Napoli, prima delle amministrative,
promette di eliminare la tassa sulla spazzatura e condonare gli alloggi
abusivi. Stiamo ancora aspettando la cancellazione del bollo auto e del milione
di posti di lavoro promesso da Vespa, in calce al contratto con gli italiani!!
Sarà tutto vero come
afferma l’Impostore nano? Ai
posteri l’ardua sentenza!
Gianni Tirelli
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