Io sono Paolo Barnard. (2011-11-19)
Io sono Paolo Barnard.
Io sono Paolo Barnard, e mi trovo dove mi trovo perché non sono come gli altri.
Sono anni che vivo nell’isolamento, perché fra me e le parrocchiette, fra me e i parrocchiani, corre la stessa affinità che corre fra uno stomaco e un litro di varecchina. Questo, i miei sempre più inutili lettori devono capirlo, e piantarla di scrivermi, come prima cosa, ma soprattutto di scrivermi “ma perché lei e Chiesa e Fini e Grillo e Messora non unite le forze?”.
Sono tutti parrocchie e parrocchiani, Messora che fa il blogger antagonista e che poi dice a Oscar Giannino “Oscar!! Io ti stimo, ma…” e lo dice i diretta Tv, dove nel mezzo del più orrendo colpo di Stato della storia Italiana parla a Vinci di strane coincidenze… non di colpo di Stato che sarà sangue per milioni di noi, perché se no col cazzo che poi lo re-invitano, e lui in Tv ci vuole stare, e la Madonna! come ci vuole stare (oltre a leggere in diretta il mio lavoro come fosse sua ricerca, con la faccia di tolla di farlo di fianco a me (sic) e senza dire che è mia fatica). Chiesa, di cui ho detto cose buone e che confermo, guida non una parrocchietta, una parrocchiona, di gente che mi scrive in privato in questi giorni per dirmi “Quello che lei ha scritto di Giulietto è sacrosanto, e noi in Alternativa ci disperiamo per ciò…”, poi però misteriosamente il mio Così no, però, Giulietto non compare su nessuno dei loro siti, che di solito o spesso mi pubblicano. Fini ha venduto il deretano a Travaglio anni fa, pur di non essere sospinto dove sto io, e questo fa pietà. Su Fini non spendo un’altra sillaba. Grillo… Ohhhhh! Beppe. Per anni, dopo che di persona mi silurò per averlo criticato a una cena comune, dopo che per anni anche solo la menzione del mio nome sul suo sito causava la cancellazione immediata del post per via del mio attacco alla sua amica Gabanelli (arrivammo persino a scoprire che era un software che operava la censura, dato che provammo diverse volte, e in sequenze serrate, a scrivere cose come “Otto pizze, la sera non apre il carburatore dello zio di un panno turco Barnard se mangi pesce stampare l’interruttore” e il post scompariva all’istante solo perché la parola chiave “Barnard“ era nella frase non-senso), dopo questo, dicevo, ora che gli servirei, a sto parrocchiano da due soldi, ecco, leggete:
----Messaggio originale----
Da: *******@casaleggio.it
Data: 15/11/2011 12.58
A: <dpbarnard@libero.it>
Ogg: Intervista per Blog Grillo
Da: *******@casaleggio.it
Data: 15/11/2011 12.58
A: <dpbarnard@libero.it>
Ogg: Intervista per Blog Grillo
Gentile Paolo Barnard,
sono ********, curo i contenuti del Blog di Grillo, è disponibile per un' intervista video da pubblicare sul blog? Da registrare in settimana se possibile.
Grazie
Saluti
********
CASALEGGIO ASSOCIATI
Strategie di Rete
Il giorno 15 novembre 2011 14:21, dpbarnard@libero.it<dpbarnard@libero.it> ha scritto:
No. B.
_________________
Io con sta gente, con sto modo meschino di essere, non ho nulla a che fare. Io la visibilità della TV o del blog di Grillo la sciacquo giù per il lavandino perché la mia integrità è tutto. Perché io sono Paolo Barnard, e così siamo veramente in pochi.
a) Non sono in maggioranza le persone che sono in grado di capire da sole come stanno le cose e perché (ad esempio, é di grande complessitá venire a sapere chi possiede il Corriere della Sera. Dopo lunghe ore di ricerca son finita nella Goldman in mezzo ad un'inestricabile labirinto di S.p.A.) o di Repubblica (idem ma con Morgan Stanley); e questo per me che ho diverse lauree e studi di posgrado e parlo cinque lingue;
2) I bambini continuano a nascere, si fanno ragazzini, e bisogna ripetere le cose, guidare alla conoscenza, cento, mille volte, perché diventa ogni volta piú difficile aiutarli a costruire autonomia morale, autonomía che d'altronde, la maggior parte degli esseri umani fanno sempre piú fatica a sviluppare per se stessi.
Finalmente vorrei dirti questo: quando ti riferisci all'Argentina ne parli con certa sufficienza, certo dispetto. Magari dovresti rivedere quest'atteggiamento. Sei invitato a farci visita.
Lili A.
- Caro Paolo, capisco la tua posizione, il non accettare nessun compromesso, e avere la forza di essere te stesso. Ma non credi che sia eccessivo dividere il mondo in santi e criminali? Non sto dicendo che dovresti essere accondiscendente, in nessuna quantità. Sto dicendo di considerare la possibilità di imparare ad apprezzare la buona volontà e la buona intenzione delle persone che non hanno, magari, la forza di mettersi in gioco fino in fondo, di dire TUTTO quello che pensano, e nel modo che vorrebbero. Inoltre, potrà essere sembrato uno stile "da leccaculo", o simile, quello di Messori (e magari in parte lo potrebbe essere stato - non ho l'arroganza di decidere cosa si sia mosso nella sua testa), ma, almeno in parte, non potrebbe essere semplicemente stata una scelta dettata da scaltrezza? Converrai che con i suoi modi apparentemente remissivi e la sua apparente ossequianza (magari consapevole che titillare un po' l'ego dei servi avrebbe ottenuto lo spazio necessario ad esporre il suo punto di vista - non è forse un'altra maniera di "usare" il potere come dici di aver fatto tu?)nei confronti degli interlocutori, abbia ottenuto di parlare a lungo e senza interruzioni in termini di "porsi almeno qualche dubbio", magari consapevole delle posozioni faziose o al meglio stupidamente integraliste, nei confronti di tutto ciò che suona vagamente "complottista". Non ricordo bene la sua citazione del tuo lavoro, e quindi non mi esprimo, ma sei proprio sicuro che avesse l'intenzione di spacciarlo come proprio, con te di fianco? Non potrebbe non averti citato solo per non dare l'idea di un sodalizio al conduttore, contemporaneamente mandandoti un segno di rispetto? Riguardo Chiesa non ho potuto seguire tutto l'intervento, ma la parte vista mi è piaciuta. Di Grillo ho un'opinione ambivalente: ne apprezzo la vena criticamente casinara, ma è fin troppo chiaro che la fama ha toccato un po' troppo il suo ego. E un'operazione di censura come quella che hai descritto, oltre ad essere ipocrita rispetto a ciò che lui stesso pretende di incarnare, mostra, di nuovo, che si ritiene "al di sopra" del principio, visto che si ritiene in grado di decidere cosa va bene pubblicare nel blog e cosa no...
In ogni caso, continua così. Vorrei avere io la forza di esprimere sempre quello che penso. Allo stesso tempo, magari considera che la tua causa potrebbe a volte essere più probabilmente raggiunta cercando di usare le debolezze del sistema (e dei suoi servi), più che rompendole con la testa.