giovedì 24 novembre 2011

LE SCOPERTE DELL’ACQUA CALDA!


LE SCOPERTE DELL’ACQUA CALDA!

“Se la risposta all’interrogativo sull’origine dell’universo fosse, per l’umanità, una questione di vita o di morte, le sole persone alle quali dovremmo opportunamente evitare di chiederlo, sono gli scienziati e i ricercatori”

Questa categoria di moderni cialtroni e venditori di fumo in camice bianco, sono stati in grado, nel solo arco di mezzo secolo (e dobbiamo dargliene atto) di trasformare questo pianeta, da sempre immacolato, in un super mercato dell’orrore surclassando così, ogni guinness dei primati in fatto di catastrofi indotte dall’azione dall’uomo.
Tutta quella infinita lista di minchionerie che sono state codificate nel tempo come verità inopinabili, conoscenza e parametri assoluti di progresso e civiltà (partendo dalla preistoria a oggi), non sono che l’effimera  risultanza di una morbosa curiosità figlia di un retaggio infantile, che non ha prodotto alcun vantaggio reale e concreto, ne agli individui e ne tanto meno all’ambiente.
Contrariamente alle supposte intenzioni, tali scoperte si sono rivelate, nei fatti, drammaticamente nefaste, mortificando l’essere umano nella sua dignità e ancor più grave, azzerando in lui ogni principio etico, valori morali e ragionevolezza.
La perdita, poi, della spiritualità e del timor di Dio, ha confinato l’uomo moderno dentro la logica di un ateismo frustrante.

La “legge di conservazione della massa” di Lavoisier, “la teoria della gravitazione universale” di Isaac Newton, “la teoria della relatività” di Einstein (per fare tre esempi illuminanti), non hanno contribuito in nessun modo a semplificare la vita degli individui. All’opposto e, com’era prevedibile, tutto questo baraccone tecnologico si è rivelato una bufala, trasformando la nostra quotidianità in un inferno caotico e maleodorante e limitando la nostra libertà e l’autonomia. Questi sono i motivi, della nostra moderna infelicità, risultato di un persistente e pungente disagio esistenziale, figlio di un atto di suprema violazione e di una intollerabile ingiustizia.
       
Quali reali vantaggi sono scaturiti dalla “scoperta” della forza di gravità?
Possiamo definirla una “scoperta”? Sono forse il risultato di una scoperta, l’aria, l’acqua e la luce del sole? Sarebbe come volere affermare che è stata scoperta la vita e la morte, visto che in assenza di gravità, nulla di tutto ciò potrebbe esistere.
La teoria della relatività (calderone di congetture, ipotesi e di moderne alchimie), non ha prodotto alcun reale e pratico vantaggio, in termini di quotidianità. Al contrario, ha vanificato le già poche certezze degli uomini, e stimolato l’arsura di profanazione degli emeriti colleghi dell’autorevole scienziato.
La bomba atomica - con i suoi effetti devastanti – é il paradigma di come, la stupidità e la curiosità siano, oggi, sinonimo d’intelligenza e di consapevolezza dell’uomo relativo di questo secolo.
Il tardivo “mea culpa” di Albert Einstein è apprezzabile ma, deplorevole, la sua vanità, l’incoscienza e la totale assenza di etica.

Anche i più stupidi sanno che avvicinando una palla di neve, al caldo di una stufa, questa, si scioglierà, trasformandosi in acqua. L’aforisma di Lavoisier “nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma” non solo è una banalità, ma, in parte, non corrisponde alla realtà. E mi spiego! Se fosse come dice il simpatico Antoine, avremmo risolto il problema dei rifiuti industriali, tossici, speciali, radioattivi, cancerogeni e per questo mortali.
Una tale altisonante affermazione, per avere un senso e un riscontro, deve essere attinente con la realtà del presente o, perlomeno, rientrare dentro uno spazio temporale, che chiamerei ragionevole. Usare il tempo infinito come parametro delle proprie affermazioni, è un maldestro sotterfugio. Chi potrebbe appurare, poi, che quanto affermato, sia veramente accaduto?
All’infinito tutto è possibile, anche se personalmente credo che, tanto del tutto, non si trasformi.
Più esattamente, Antoine Lavoisier, avrebbe dovuto asserire che: “In genere, nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma e, se caso mai, questo non accadesse, io, Lavoisier, ho trovato il modo per ovviare ad una tale anomalia.”
Allora si! Antoine, avrebbe fatto la più grande scoperta della storia moderna.
I rifiuti speciali, pericolosi e radioattivi, diversamente, rimangono tali, dispersi a pioggia sul territorio del nostro bel paese, o nelle profondità dei mari.

Il piccolo Albert Einstein, in seguito, dopo avere scientificamente appurato che una palla di neve a contatto con il calore di una stufa rovente, si trasforma in acqua, decide, seduta stante, di sederci si sopra, a conferma della relatività del tempo.

A parte l’ironia, l’errore di base di questi tre grandi e indiscussi geni della scienza, sta nell’avere voluto applicare la filosofia alla sperimentazione pratica che, nel superamento dell’impianto etico ha degenerato in violazione e profanazione, con tutte le conseguenze del caso.

E’ nella filosofia pura che l’essere umano raggiunge le vette più alte della conoscenza e del sapere, ed è attraverso il ricorso alla sperimentazione scientifica che ne infanga il suo fine ultimo: il bene comune.

Nel frattempo, la solita banda di scienziati e ricercatori, al soldo del potere economico, ci parlano di una cellula virtuale in grado di riprodursi, e di un fantascientifico acceleratore di particelle capace di generare, in un laboratorio (della lunghezza di 27 km alla profondità di cento metri e dai costi incommensurabili), le cause relative all’origine dell’universo. L’oramai famoso “bosone” in maniera irriverente e blasfema, viene confidenzialmente chiamato, la “particella di Dio”. Adesso è la volta dei “neutrini” tanto cari alla gelmini!

Una scienza che sa tutto sui pesci, e tutto sui mari quando, di pesci non ce ne sono più, e ì mari sono cloache a cielo aperto – sa tutto dei ghiacciai, quando i ghiacciai marciscono e si squagliano - tutto di ogni cosa, quando ogni cosa si estingue. Una scienza che spara giocattolini miliardari su marte, in nome di qualcosa che chiama progresso, e aggiunge: “Presto lo colonizzeremo.” Una scienza che definisce conquiste le atrocità e, bombe intelligenti, le armi di distruzione di massa. Una scienza che ha prodotto masse di poveri invasati e idolatri sottomessi ai miti dell’intrattenimento, e operai dell’Ilva di Taranto che schiattano di tumore per mille euro al mese, nella più totale indifferenza di tutti. Un scienza dell’illusionismo che sa fare tutto, tranne ciò che serve veramente all’uomo. Una scienza che, da cinquant’anni, chiede soldi ai cittadini per la ricerca, e ti ammazza ancora con il cobalto.
In un tale mondo, non c’é posto per la giustizia, la libertà e la felicità poiché tutte, congiuntamente, possono solo germogliare al sole di quelle società, epurate da ogni elemento scientifico e tecnologico.

L’origine dell’universo è un segreto chiuso in fondo al cuore di un bambino e, solo la forza dell’amore, lo potrà rendere palese.

Gianni Tirelli

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