mercoledì 21 dicembre 2011

CHI NASCE QUADRO NON PUO’ MORIRE TONDO!



CHI NASCE QUADRO NON PUO’ MORIRE TONDO!

Adesso che non sono più al governo, fanno “i comunisti”.
Quando sedevano in parlamento, con il culo ben saldo alle loro poltroncine, come patelle allo scoglio, non sono bastati vent’anni per riformare questo paese, e affermare uno stato di diritto che si possa definire tale.
Oggi, inverosimilmente, si ergono a paladini di giustizia e di equità sociale, confermando in toto la loro indole laida e cialtrona.

“La democrazia è distrutta, altro che sospesa”, ribatte Calderoli alle parole di Napolitano, omettendo volutamente le responsabilità della Lega secessionista, in questa operazione di smantellamento delle regole civili e democratiche.  

Una delle farse più rivoltanti e grottesche che a memoria d’uomo un parlamento abbia potuto ospitare in periodo di pace, è l’avere ritenuta legittima la richiesta di sollevare davanti alla corte costituzionale un conflitto di attribuzione nei confronti dell’autorità giudiziaria, per spostare il processo “Ruby” dal tribunale di Milano al tribunale dei ministri, sulla base di una grottesca motivazione: “Berlusconi era certo che Ruby rubacuori fosse maggiorenne e nipote di Mubarak”.
Una carnevalata irresponsabile che ha ridicolizzato l’intero paese agli occhi del mondo. Trecentoquattordici deputati, l’hanno votata!

Se in questo paese, ragionevolezza, decoro e onesta intellettuale,  fossero i criteri di giudizio necessari, indispensabili e ineludibili per concorrere alla carriera politica e conseguente investitura istituzionale, bene, per questi 314 deputati sarebbe giunto il momento di fare le valige e sparire per sempre dalla nostra vita.

Diversamente da ogni logica, limite, principio etico e codice deontologico, li vediamo prodursi in penose e stridenti caciarre contro il governo Monti con la disinvoltura e le presunte ragioni di chi, per coerenza ideologica e amor di patria, ha sempre preferito schierarsi all’opposizione pur di mantenere integri i suoi valori e ideali.
A onor del vero, questi trasformisti di quart’ordine dal linguaggio banale, hanno governato (si fa per dire) otto, degli ultimi dice anni, votando platealmente una lista infinita di leggi ad personam, condoni e fiducie.

Per loro la bugia costituisce una regola relazionale e la loro introiezione proiettiva li porta ad attribuire agli altri tutti i loro difetti, a cominciare dalla menzogna.
Vivono dentro una costante contraddizione, evidente anche ai più ottusi, ma che non sembrerebbe scalfire per il momento, la fedeltà dei loro servi e sostenitori. Una sistematica presa in giro lunga un ventennio - una pratica masochistica di auto/flagellazione catartica volta al conseguimento di un fantasioso progetto di libertà che non arriverà mai al suo compimento.
Del resto “chi nasce quadro non può morire tondo!”

Se Bossi, Calderoli, Castelli, Maroni, Borghezio e il Trota, da un lato, Berlusconi, Bondi, Cicchitto, Gelmini, La Russa e Gasparri, dall’altro, si ergono a rappresentanti, i primi, del popolo padano, e i secondi, della libertà, dovremmo concludere che chi  li sostiene e acclama, é più simile a un branco di cornuti contenti che hanno perso ogni senso della realtà, dopo avere mercificato la dignità, l’onestà intellettuale e il buon senso, sull’onda emotiva di una perversa ingenuità prodotta da promesse di indipendenza, di benessere e libertà per tutti.

Vedere poi il prof. Monti presiedere un parlamento composto da esponenti del PDL e Lega, mi sembra di assistere all’ardua opera di volontariato di un prodigo missionario che cerca di civilizzare una tribù di Zulù del sudafrica.

Silvio Berlusconi, definisce il nuovo governo in carica, un’anomalia!! Roba da stracciarsi le palle!!
Proprio lui, il padre di tutte le anomalia possibili, immaginabili e inimmaginabili – un concentrato di menzogna, incompetenza e demenza senile che non ha riscontri il tutta la storia repubblicana. Lo stesso Mussolini rischia di passare per un gregario!!
Questi illustri signori hanno fatto della propria carica una copertura per espletare al meglio e senza intralci di sorta, i loro sporchi e loschi affari. Ma come se niente fosse, persistono ancora nel loro atteggiamento zotico.

Io non ho dubbi sulle capacità, sulla specchiata moralità, l’autonomia e la sobrietà dei partecipanti al nuovo governo Monti ma è un motivo ulteriore per pretendere il massimo dell’equità e del rigore, mettendo le mani nelle tasche stragonfie di coloro che in questi anni si sono arricchiti in maniera vergognosa speculando sulla pelle e le miserie del popolo.
Venendo meno una tale condizione, indignazione e rabbia non potranno che sfociare in una sommossa popolare dagli esiti devastanti.

Gianni Tirelli

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