CHI NASCE
QUADRO NON PUO’ MORIRE TONDO!
Adesso che
non sono più al governo, fanno “i comunisti”.
Quando
sedevano in parlamento, con il culo ben saldo alle loro poltroncine, come
patelle allo scoglio, non sono bastati vent’anni per riformare questo paese, e
affermare uno stato di diritto che si possa definire tale.
Oggi,
inverosimilmente, si ergono a paladini di giustizia e di equità sociale,
confermando in toto la loro indole laida e cialtrona.
“La
democrazia è distrutta, altro che sospesa”, ribatte Calderoli alle parole di
Napolitano, omettendo volutamente le responsabilità della Lega secessionista,
in questa operazione di smantellamento delle regole civili e democratiche.
Una delle
farse più rivoltanti e grottesche che a memoria d’uomo un parlamento abbia
potuto ospitare in periodo di pace, è l’avere ritenuta legittima la richiesta
di sollevare davanti alla corte costituzionale un conflitto di attribuzione nei
confronti dell’autorità giudiziaria, per spostare il processo “Ruby” dal
tribunale di Milano al tribunale dei ministri, sulla base di una grottesca
motivazione: “Berlusconi era certo che Ruby rubacuori fosse maggiorenne e
nipote di Mubarak”.
Una
carnevalata irresponsabile che ha ridicolizzato l’intero paese agli occhi del
mondo. Trecentoquattordici deputati, l’hanno votata!
Se in questo
paese, ragionevolezza, decoro e onesta intellettuale, fossero i criteri di giudizio necessari, indispensabili e
ineludibili per concorrere alla carriera politica e conseguente investitura
istituzionale, bene, per questi 314 deputati sarebbe giunto il momento di fare
le valige e sparire per sempre dalla nostra vita.
Diversamente
da ogni logica, limite, principio etico e codice deontologico, li vediamo
prodursi in penose e stridenti caciarre contro il governo Monti con la
disinvoltura e le presunte ragioni di chi, per coerenza ideologica e amor di
patria, ha sempre preferito schierarsi all’opposizione pur di mantenere integri
i suoi valori e ideali.
A onor del
vero, questi trasformisti di quart’ordine dal linguaggio banale, hanno
governato (si fa per dire) otto, degli ultimi dice anni, votando platealmente
una lista infinita di leggi ad personam, condoni e fiducie.
Per loro la
bugia costituisce una regola relazionale e la loro introiezione proiettiva li
porta ad attribuire agli altri tutti i loro difetti, a cominciare dalla
menzogna.
Vivono
dentro una costante contraddizione, evidente anche ai più ottusi, ma che non
sembrerebbe scalfire per il momento, la fedeltà dei loro servi e sostenitori.
Una sistematica presa in giro lunga un ventennio - una pratica masochistica di
auto/flagellazione catartica volta al conseguimento di un fantasioso progetto
di libertà che non arriverà mai al suo compimento.
Del resto
“chi nasce quadro non può morire tondo!”
Se Bossi, Calderoli,
Castelli, Maroni, Borghezio e il Trota, da un lato, Berlusconi, Bondi,
Cicchitto, Gelmini, La Russa e Gasparri, dall’altro, si ergono a
rappresentanti, i primi, del popolo padano, e i secondi, della libertà,
dovremmo concludere che chi li
sostiene e acclama, é più simile a un branco di cornuti contenti che hanno
perso ogni senso della realtà, dopo avere mercificato la dignità, l’onestà
intellettuale e il buon senso, sull’onda emotiva di una perversa ingenuità
prodotta da promesse di indipendenza, di benessere e libertà per tutti.
Vedere poi
il prof. Monti presiedere un parlamento composto da esponenti del PDL e Lega,
mi sembra di assistere all’ardua opera di volontariato di un prodigo
missionario che cerca di civilizzare una tribù di Zulù del sudafrica.
Silvio
Berlusconi, definisce il nuovo governo in carica, un’anomalia!! Roba da
stracciarsi le palle!!
Proprio lui,
il padre di tutte le anomalia possibili, immaginabili e inimmaginabili – un
concentrato di menzogna, incompetenza e demenza senile che non ha riscontri il
tutta la storia repubblicana. Lo stesso Mussolini rischia di passare per un
gregario!!
Questi
illustri signori hanno fatto della propria carica una copertura per espletare
al meglio e senza intralci di sorta, i loro sporchi e loschi affari. Ma come se
niente fosse, persistono ancora nel loro atteggiamento zotico.
Io non ho
dubbi sulle capacità, sulla specchiata moralità, l’autonomia e la sobrietà dei
partecipanti al nuovo governo Monti ma è un motivo ulteriore per pretendere il
massimo dell’equità e del rigore, mettendo le mani nelle tasche stragonfie di
coloro che in questi anni si sono arricchiti in maniera vergognosa speculando
sulla pelle e le miserie del popolo.
Venendo meno
una tale condizione, indignazione e rabbia non potranno che sfociare in una
sommossa popolare dagli esiti devastanti.
Gianni
Tirelli
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