mercoledì 28 dicembre 2011


Georgia, vent'anni dopo l'Urssita

Immagine di copertina del libro (foto di Massimo Moratti)
Immagine di copertina del libro (foto di Massimo Moratti)
Il 26 dicembre 1991 viene calata la bandiera dell'Urss dal Cremlino a Mosca, un evento simbolo che segna la fine di un'epoca in tutto lo spazio post-sovietico. A vent'anni di distanza, esce il libro dell'esperta di Caucaso e corrispondente di Osservatorio Marilisa Lorusso "Georgia, vent'anni dopo l'Urss", un'analisi attenta dei processi politici che hanno caratterizzato questo Paese negli ultimi due decenni. Pubblichiamo oggi la prefazione al libro a firma del redattore e ricercatore di OBC Giorgio Comai
Dopo la fine del “socialismo reale” in Europa centro-orientale e il crollo dell’Unione Sovietica, il paradigma interpretativo più comunemente utilizzato per descrivere ciò che stava accadendo in questa parte di mondo è stato quello di “transizione”, un termine che implica un percorso con un inizio e una fine. La linea di arrivo era genericamente intesa come la nascita della democrazia, il passaggio a un’economia di mercato aperta e, per alcuni di questi Paesi, la piena integrazione nelle strutture euroatlantiche.
In Georgia, gli anni Novanta hanno mostrato quanto complesso e poco lineare possa essere questo percorso che nel Caucaso meridionale è stato ampiamente caratterizzato da conflitti e da

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