Georgia, vent'anni dopo l'Urssita
Il 26 dicembre 1991 viene calata la bandiera dell'Urss dal Cremlino a Mosca, un evento simbolo che segna la fine di un'epoca in tutto lo spazio post-sovietico. A vent'anni di distanza, esce il libro dell'esperta di Caucaso e corrispondente di Osservatorio Marilisa Lorusso "Georgia, vent'anni dopo l'Urss", un'analisi attenta dei processi politici che hanno caratterizzato questo Paese negli ultimi due decenni. Pubblichiamo oggi la prefazione al libro a firma del redattore e ricercatore di OBC Giorgio Comai
Dopo la fine del “socialismo reale” in Europa centro-orientale e il crollo dell’Unione Sovietica, il paradigma interpretativo più comunemente utilizzato per descrivere ciò che stava accadendo in questa parte di mondo è stato quello di “transizione”, un termine che implica un percorso con un inizio e una fine. La linea di arrivo era genericamente intesa come la nascita della democrazia, il passaggio a un’economia di mercato aperta e, per alcuni di questi Paesi, la piena integrazione nelle strutture euroatlantiche.
In Georgia, gli anni Novanta hanno mostrato quanto complesso e poco lineare possa essere questo percorso che nel Caucaso meridionale è stato ampiamente caratterizzato da conflitti e da
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