venerdì 27 gennaio 2012

ETICA DELL’ALIMENTAZIONE – LO SPIRITO DELLA FERTILITA’ COSCENTE di G.Tirelli



ETICA DELL’ALIMENTAZIONE  –  LO SPIRITO DELLA FERTILITA’ COSCENTE di G.Tirelli

“Quando lo stomaco condivide ciò di cui ci alimentiamo, anche la gola apprezza”

La prova del nove per azzardare un onesto giudizio critico sulla qualità degli alimenti, è sancita dalla reazione dello stomaco - anche se di questi tempi, il bombardamento mediatico e menzognero, si riflette sulle nostre scelte condizionandone l’oggettività e alterandone i parametri di giudizio.
In molti casi, alcuni dei fastidi e malori moderni (che siano bruciori, emicranie, stitichezza e pesantezza), non sono per nulla dipendenti da fattori alimentari, ma si esprimono nella somatizzazione di un’ansia, derivante da dubbi, incertezze e infiniti piccoli traumi da disistima, che destabilizzano l’armonia del nostro corpo astrale e bioritmo.   
Così noi, mangiamo ciò che pensiamo sia meglio consumare, e siamo il risultato di ciò che abbiamo consumato. L’effetto sarà buono se la scelta sarà oculata e responsabile!

Tutto questo dipende dalla conoscenza che abbiamo delle cose, e in modo particolare di noi stessi – da quella competenza intrinseca a ogni individuo (il più delle volte disattesa) di comprendere fino in fondo le avvisaglie e gli SOS provenienti dal nostro corpo – deciderne le priorità e le modalità di intervento.

Se avessimo la capacità di sapere decifrare e interpretare i segnali che, il nostro organismo (l’involucro) ci invia puntualmente per i suoi bisogni, saremmo in grado di soddisfare e assecondare le sue necessità e impellenze, con scelte appropriate e mirate.       
Per una buona alimentazione, non serve cambiare il tipo di alimenti (sono tutti uguali e potenzialmente maligni) ma è indispensabile - prima di ogni altra cosa – ridefinire il concetto di consapevolezza e  ripristinare i valori traditi, in una forte presa di coscienza. In seguito potremo fare la scelta giusta.

Oggi, che tutto è ribaltato e brancoliamo dentro il buio di un mondo al contrario, anche il famoso motto di Giovenale “mens sana in corpore sano”, si scontra, in maniere stridente, con la realtà di una società di individui squilibrati e smarriti, tale da capovolgerne il senso e il suo significato ultimo. Per tanto, la salute mentale, non è più la risultante di un corpo sano, ma l’esatto contrario. Così, io non sono ciò che mangio, ma ciò che penso.

In un tempo passato, l’uomo veramente “sapiens”, decideva le sue scelte attraverso il complesso meccanismo della percezione e dell’intuizione. Spesso, la casualità, (destino), interveniva in maniera decisiva, in questo lavoro di selezione. Sempre e in ogni caso, la dieta dei popoli del passato, dipendeva dalla loro condizione geo/economica. Lo spreco, il surplus, era roba da ricchi e i ricchi erano pochi ma molto ingordi. Questi eccessi alimentari, causavano l’insorgere di patologie tipo la “gotta”, e la mancanza di vitamine e proteine nell’alimentazione dei ceti più bassi, determinavano l’insorgere di una serie di malattie, come lo “scorbuto”.  Tutto questo, consolidava antiche tradizioni e un folclore che, oggi, è del tutto scomparso se non  in una forma romantica e turistica, ma del tutto ininfluente sull’identificazione dei veri bisogni individuali.  Nelle moderne società, tranne alcune eccezioni, la conoscenza delle cose, e di noi stessi, si è del  tutto estinta. Si è estinto un codice etico culinario, una disciplina alimentare, ma ciò che è più grave, si sono estinte le cose e la loro qualità: il loro odore e sapore, le loro diverse e innumerevoli forme ed espressioni. Si è estinto lo “Spirito della Fertilità Cosciente!”

Un certo modo di alimentarsi, è fondamentale per la nostra esistenza, e non solo per la mera sopravvivenza, ma per un fattore che io definirei “dopante”, che stimola i migliori umori del nostro essere e ci aiuta ad affrontare il domani con una nuova gioia e dose di coraggio. Per questo motivo, e per quanto mi è possibile, cercherò di esporre in maniera chiara il mio pensiero sulle diete e in modo particolare su quella “mediterranea”.
 Ogni individuo è un mondo a se e, per questo, necessita di cibi e quantità diverse l’uno dall’altro. Devo subito aggiungere che c’è un alimento trasversale, indispensabile per ogni dieta e che, sempre, é disatteso: IL MOVIMENTO FISICO MOTIVATO.

 Questo, interagisce, modificando, scomponendo, filtrando ed espellendo tutto ciò di tossico che noi incameriamo come cibo e come liquidi nel nostro corpo. Senza l’apporto di questo “ELEMENTO ALIMENTO”, nessuna dieta potrà mai dare seri risultati sotto il profilo della salute, (che è anche bellezza), della gioia, e di un equilibrio psicofisico costante nel tempo. 

Per prima cosa dirò, che tutto ciò che è geneticamente modificato, pompato, alterato da interventi industriali, e prodotto fuori stagione, non può in nessun caso, fare parte di una dieta. Una vera dieta abbisogna di alimenti integri, cresciuti dal buon senso, dall’amore e la dedizione di chi li coltiva, che ho voluto definire come, “prodotti animati”. Questi prodotti derivanti da sementi inalterate che hanno conservato un patrimonio genetico primordiale, si differenziano e si caratterizzano diversamente da tutti gli altri (manipolazione genetica, interventi chimici e forzature di ogni tipo) in virtù di un fattore spirituale (anima)  che li rende unici e autenticamente biologici.

Tranne le sempre più rare e retoriche eccezioni, il grande affare che oggi gira intorno al “BIOLOGICO”, è l’ennesima grande truffa che si consuma alle spalle di quella moltitudine di allocchi in crescita esponenziale.
Soltanto fertilizzanti organici dall’accertata provenienza e dosati in percentuali infinitesimali, possono essere integrati per la loro crescita, ma non sono indispensabili. Un terreno non alterato e complesso, possiede tutte le caratteristiche necessarie, principi attivi, nutrizionali, per assicurare alla pianta uno sviluppo armonico e costante.  Alla fine, ciò che davvero conta, non é la quantità, ma la qualità del prodotto.

La  prima regola per una buona dieta sta nella consapevolezza che tutto ciò che è commestibile può e deve essere mangiato. Un corpo sano ha bisogno di tutto un po’. È un suo inderogabile diritto. Do per ovvio e scontato che, in certi casi limite, questo non sia possibile!

Una vera dieta non è mai rigida. A volte, dobbiamo dare spazio a bisogni irrazionali, e soddisfare a pieno gli incontrollabili impulsi della nostra mente. La gola, del resto, ha le sue esigenze e queste, in casi eccezionali, vanno onorate.  L’uomo non è una macchina, ma un infinito universo, e come tale, deve soddisfare infiniti bisogni. Questo non solo nell’alimentazione, ma per tutto ciò che concerne l’essere uomo. Sono la ragione, la conoscenza, il buon senso, la cultura, la volontà, i cardini fondamentali, in virtù dei quali un singolo si differenzia da un altro. Su questa base, decide la sua dieta.

L’ambiente nel quale viviamo, contribuisce drasticamente, sui risultati della nostra dieta. In una circostanza caotica, dove l’inquinamento spadroneggia, viene a mancare il collante indispensabile per una vera e gioiosa alimentazione: la qualità dell’aria. L’aria acuisce i sapori, gli odori, stimola l’appetito e determina la scelta del cibo. Il posto dove abbiamo deciso di vivere, è parte integrante della nostra dieta.

Le persone che ci circondano e ci governano, condizionano la nostra vita e, di conseguenza, la nostra dieta. Vivere fra degli zombi ed essere politicamente rappresentati da babbei, costringe il nostro stomaco a sforzi inimmaginabili allo scopo di controllare rigurgiti, conati ed eruttazioni fastidiose, e poco convenienti. È facile immaginare come tutto questo complesso di cose, possa influire sulla nostra dieta e felicità

Gianni Tirelli

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