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I TRAVESTITI DELLA FEDE
Parlare di errori della Chiesa, non é solo un eufemismo,
ma una vera opera di mistificazione.
Il termine appropriato e più attinente alla realtà dei
fatti è “crimini”. Queste vergogne si sono consumate in tutto l’arco temporale
della sua missione di evangelizzazione, con una cadenza impressionante, fino ai
giorni nostri.
Poi la Chiesa, dopo svariati secoli, quando anche la
storia, confondendosi con l’immaginario, trasfigura le devastazioni in eroiche
gesta dal sapore epico, la retorica delle tardive e mirate scuse, arriva
puntuale, certa della comprensione univoca del branco di allocchi.
La Chiesa, da sempre, è stata il rifugio degli
omosessuali e dei pedofili, perseguitati ed emarginati dalla stessa Chiesa
Cattolica. Additati come pervertiti e sacrileghi e per questo, impediti e
nell’impossibilità di potere condurre un’esistenza degna e sostenibile, hanno,
per una logica perversa, cercato riparo e conforto fra le braccia dei proprio
canefice, nella nuova veste di servitori di Dio. Chiaramente, non solo il
problema è rimasto irrisolto, ma si è amplificato, sconfinando nella routine
quotidianità, attestandosi come un male fisiologico dell’umana esistenza. Non
ricordo così tanti casi di pedofilia, riconducibile ad altri ambienti!
Le crociate furono una serie di guerre, combattute tra
l'XI e il XIII secolo fra eserciti raccolti da regni cristiani europei ed
eserciti musulmani prevalentemente sul terreno dell'Asia minore e nel
Mediterraneo orientale; una nefasta opera di proselitismo violento.
Tra il 1906 e il 1221 hanno avuto luogo, su iniziativa
dei papi, sette crociate in “Terra Santa” in Palestina che, secondo la stima
dello scrittore Hans Wollschager (Pellegrinaggi armati a Gerusalemme), nel loro
insieme, sono costate la vita di oltre 22.000.000 di persone. Manca ancora un
esplicito riconoscimento di colpa nei confronti delle vittime musulmane delle
crociate; ma – forse – ciò dipende anche dal giudizio storico tutt’altro che
univoco sui singolari «pellegrinaggi armati» medievali che volevano riaprire
alla devozione cristiana i Luoghi santi.
Certo, oggi tutto finisce nel migliore dei modi. Ma
Copernico per secoli ha causato paure e condanne. Giordano Bruno, il primo a
trarre le conseguenze filosofiche dalle sue teorie, vedendo in esse un
riferimento sicuro per la tesi dell’infinità dei mondi, chiuse i suoi giorni
sul rogo. E Galileo Galilei, che con le sue osservazioni astronomiche provò la
validità dell’ipotesi eliocentrica, fu costretto ad abiurare in ginocchio.
Eppure il suo Dialogo sopra i due massimi sistemi aveva addirittura un doppio
imprimatur. Ma non bastò. Occorreva far dimenticare in ogni modo quella dannata
ipotesi di Copernico.
L'Inquisizione è stata quell’istituzione ecclesiastica
fondata dalla Chiesa cattolica per indagare e punire, mediante un aposito
tribunale, i sostenitori di teorie considerate contrarie all'ortodossia
cattolica.
Il vocabolario Zanichelli della lingua italiana, alla
voce “Inquisizione”, dopo avere chiarito l’etimologia del termine e il suo uso
all’interno del diritto canonico, ne indica un significato esteso: “Indagine
fatta con metodi e procedimenti arbitrari e crudeli. Dal Devoto - Oli:
“Inchiesta speciale, svolta con una procedura arbitraria o ad ogni modo lesiva
dei diritti, della libertà, della dignità dell'individuo.
Tra il 1227 ed il 1235 fu instaurata l'Inquisizione
contro le "streghe" e contro gli "eretici" con una serie di
decreti papali.
Nel 1252 Papa Innocenzo IV autorizzò l'uso della tortura
per estorcere "confessioni" di stregoneria da parte delle donne
sospettate. Questo papa criminale, alla sua morte fu sepolto nel Duomo di
Napoli con una iscrizione che inizia con queste parole: Hic superis dignus,
requiescit Papa benignus!
Successivamente, Alessandro IV diede all'Inquisizione
ogni potere di torturare ed uccidere, in caso di stregoneria coinvolgente
l'eresia.
5 Dicembre 1484: Papa Innocenzo VIII emette la bolla
“Summis desiderantes affectibus” sulle streghe, che ordinava di inquisire
sistematicamente, per scoprire torturare e giustiziare le streghe in tutta
Europa.
Un milione di donne torturate e uccise dalla chiesa
nell’arco di cinque secoli!
Anche se vi furono singole iniziative eroiche di alcuni
cattolici, quello che più indigna è il silenzio-assenso di quel papa, Pio XII.
Non si può dire che non avesse visto: il 16 ottobre 1943 venivano rastrellati a
Roma mille e più ebrei e ne tornarono solo 17; "il tutto sotto le finestre
del papa", come ha commentato l'ambasciatore tedesco in Italia Von
Weizsacher. Non rappresentava certo l'amore di Cristo, con gli occhi chiusi
sullo stermino del popolo eletto di Dio, né tantomeno l'immagine di un Giovanni
Battista che non ebbe paura di contrastare, con tutta la sua valenza, la
malvagità di un re Erode, forse più temibile di Mussolini.
Quei tanti che sono morti per la Chiesa, passano sotto il
nome cristiani, quelli in affari con la Chiesa, di cattolici.
La chiesa, oggi, è una big company; una grande compagnia
quotata nella borsa celeste che ha immesso sul mercato dell’anima, titoli
altamente tossici di natura indebitamente spirituale che a breve, in virtù del
loro effimero valore, causeranno la bancarotta fraudolenta del Clero secolare.
Questa loggia satanista dall’indole autoritaria e
opportunista, rastrella denaro nei modi più infidi e con l’ausilio di strategie
degne solo di uno sofisticato ragioniere del male.
Fa pervenire, ad esempio, (esentasse) nelle case di
milioni di famiglie, letterine con santini e martiri sofferenti, implorando
carità cristiana per i bisognosi (loro stessi).
Questi, che mi piace definire, “i travestiti della fede”,
dai sorrisi smglianti su bocche di ceramica, con gonna e ballerine, impeccabili
manicure- annoiati dall'ozio e dal vizio, sono gli escrementi del diavolo,
fogne di perversione e i più acerrimi nemici di Gesù Cristo.
Raggiro ed estorsione occulta, ben celati fra il
contenuto di milioni di letterine mirate, recapitate nelle case di milioni di
persone a fronte di indulgenze e vita eterna, appartengono a quell’opera di
subdola propaganda mirata ad agire sulle più recondite paure e debolezze della
gente!
A non credere in Dio è proprio la stessa Chiesa (i fatti
del resto sono inopinabili) avendo dall’origine mercificato con il diavolo, la
sua anima, in cambio di vizio e perversione.
Così trascorrono una vita agiata e oziosa e cercano di
sopperire ad una noia mortale, fatta di retorica liturgica, alla quale cercano
di sopravvivere fra baccanali e trame pedofile.
Questi sono i cattolici legati a doppio nodo con certa
politica al potere, con imprenditori senza scrupoli, collusi con la criminalità
organizzata sempre pronta ad intervenire al fine di ristabilire l’ordine
costituito. I veri cristiani (gli invisibili), in netta antitesi, si muovono
nell’ombra, senza ostentazioni, adempiendo, alla loro missione di volontariato,
solidarietà e di vera fede.
“E’ più facile che un camelo attraversi la cruna di un
ago, che un ricco salvi”. Quante volte abbiamo sentito pronunciare questa
citazione evangelica dalle alte gerarchie ecclesiastiche? Mai!! Sarebbe un contrasto logico –
un’evidente e lapalissiana eresia; una bestemmia. La Chiesa è la multinazionale
più florida del pianeta e, chi la rappresenta, dovrebbe, a rigor di logica e
sulla base delle oggettive circostanze, finire fra le fiamme dell’inferno ma in
verità, l’inferno esiste solo nella testa del diavolo e oggi, il diavolo e la
stessa Chiesa, dentro la quale si nasconde l’Anticristo.
Come poteva la Chiesa nella persona di Papa Pio XII
ribellarsi al regime nazista, quando lo stesso nazismo era la chiara rappresentazione
della deviazione, degenerazione etica, morale e umana dell’individuo, così
affine e ai presupposti della Chiesa cattolica?
Con quale animo cristiano, coraggio e spudoratezza si chiedono elemosine
alla povera gente, strumentalizzando la paura di un’inesorabile castigo divino?
Nel frattempo, preti altolocati e aristocratici,
trascorrono la loro indolente esistenza nello sfarzo più lussurioso e nella più
lasciva e depravata incontinenza di pulsioni e libidine. Banche, proprietà
immobiliari, oggetti d’arte dal valore inestimabile, ori, gioielli, fondazioni
e affini, sono di quel patrimonio incommensurabile esentasse, che ha
trasfigurato le ragioni della Chiesa di Pietro, in un colossale affare da
“mille e una notte”.
Perché dunque non devolvere una tale ricchezza agli
ultimi della terra ottemperando ai principi/doveri del cristianesimo?
Per la Chiesa cattolica gli insegnamenti di Gesù Cristo,
non sono che una bestemmia - un’eresia!! “Beati gli ultimi che loro sarà il
regno dei cieli”, è un'altra delle massime evangeliche che, prudentemente, è
stata messa a tacere per non incorrere in una lapalissiana contraddizione.
Perché stupirsi di un prete che di fronte alla bellezza e
al naturale desiderio che innesca, si conceda, di tanto i tanto, una liberatoria
trombata? Non è sicuramente questo il metro per giudicare il suo operato di
educatore spirituale! Ma se tu, prete, usi la tua falsa e strumentale vocazione
per scandalizzare e stuprare mio figlio, allora sarebbe meglio per te che ti
legassi una pietra al collo per gettarti nelle profondità nel mare dopo che io,
con le mie stesse mani, ti abbia tagliato i coglioni.
Quello che in questo periodo è uscito sui preti pedofili,
è relativo alla confessione di persone che la Chiesa non è stata in grado di
corrompere o zittire. Ma quello che non sappiamo e che la Chiesa a messo a
tacere nei modi e con mezzi che
possiamo immaginare (visto le amicizie fraterne con il potere), lo é la stessa
Chiesa nella sua totalità.
Cosa dice la Chiesa della privatizzazione dell’acqua,
della devastazione dell’ambiente?
L’insegnamento di Cristo, viene costantemente
mortificato, rimosso, in quanto elemento disturbatore e destabilizzante per gli
intricati giochi di potere interni, uniche e sole priorità di questa
multinazionale della fede.
La Chiesa, nei fatti, si oppone in maniera diretta e
contraddittoria alla verità rivelata e proposta dalla stessa, sconfinando
nell’apostasia.
Il Santo Pontefice sprona i cattolici e chiede “la
centralità della persona”. Internet - continua - è un’opportunità anche per
l’evangelizzazione, ma c’è il serio pericolo di omologazione e di relativismo
intellettuale e morale.
Da quale pulpito! Vorrebbero imporre il dogma della
mistificazione e della contraffazione relativizzando la verità.
Questo pensiero è condiviso da molti dei nostri
governanti, che nel regime e nel controllo mediatico, attraverso i canali
televisivi di disinformazione programmata, hanno consacrato il loro perverso
strapotere. Come meravigliarsi della comunanza di intenti fra potere politico,
economico e Chiesa?
In questi anni a venire, assisteremo alla diaspora della
Clero secolare e monastico che, in seguito, darà origine a due fronti opposti e
contrapposti. Il primo, di matrice cattolica confessionale, sarà rappresentato
dalla oscura borghesia industriale che avrà calamitato e inglobato al suo
interno, buona parte di un sotto proletariato socialmente qualunquista e avulso
da ogni principio etico e morale. Questo, è il fronte dei privilegi e delle
scorciatoie morali; un paradiso fiscale dell’anima che, nell’indulgenza pretesa
e concessa loro da un unico Dio onnisciente e onnipresente, si prefigge un
perverso quanto illusorio, disegno di immortalità. Il fronte opposto,
radicalmente cristiano, sarà rappresentato dalla cultura nel suo significato
più generale, e da un proletariato colto, socialmente e politicamente,
spiritualmente impegnato nelle lotte di libertà e di giustizia sociale. Questo
secondo, è il fronte della speranza che, nell’adempimento quotidiano della
parola di Gesù Cristo, tende a dare un senso alla propria esistenza e alla
necessità della morte.
Solo una Chiesa povera, può soddisfare la sete di fede
degli uomini onesti, e solo una Chiesa padrona e compiacente, accelerare quel
processo di disgregamento morale, spirituale ed etico che oggi, più che mai,
mina le nostre “moderne” società occidentali.
Che contano, sono sempre i fatti e non gli orpelli e le
nostre convinzioni valgono per quello che costano e non per quello che rendono.
Gianni Tirelli
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