IL MIRACOLO DI SAN GENNARO
La Lega vota contro l’arresto di Nicola
Cosentino, che non solo é terrone ma campano e camorrista!
Questo nuovo,
inaspettato e radicale cambiamento di fronte della Lega, che sull’onda di una
inedita e cristiana solidarietà sembra indicarci il cammino del Signore
rammentandoci il famoso motto “chi é senza peccato scagli la prima pietra”, é
encomiabile e ricco di speranze!!! Certo, I soldi e le promesse del Nano
Malefico con tacchi e parrucchino, fanno miracoli, tanto più se a capo del
partito più stupido della storia repubblicana c’é un soggetto incapace di
intendere e volere.
Mentre Mario Monti cerca in tutti I modi di
raddrizzare la barca, la Banda Bassotti non perde occasione per sputtanare
l’immagine del parlamento, dell’Italia e degli italiani tutti, esultando di
gioia, fra baci, abbracci e grida di giubilo, salvando il culo a uno dei suoi
picciotti più fedeli. Se Cosentino finisce in carcere, c’é il serio rischio che
vuoti il sacco (un sacco pieno di merda) e potrebbe fare e confermare certi
nomi, già del resto noti al pubblico pagante.
Sembrava di stare nell’aula di un tribunale
americano e assistere a quel verdetto di assoluzione che aveva risparmiato un
innocente dalla sedia elettrica – o al salvataggio di un bimbo sottratto dalle
macerie provocate da un terremoto – o a un miracolo di San Gennaro che aveva
riportato in vita il figlio moribondo di un povero pastore!
Ma é più verosimile
immaginare – rammentando un frammento del film “Il Padrino” – ai degli
affiliati di un Clan mafioso, che esultano brindando a champagne, dopo lo
scampata cattura del Boss e relativa fuga.
La realtà di questi tempi, supera di gran
lunga ogni fantasticheria, dove il carnefice trasfigura in vittima perché si
dice, perseguitato, e l’innocente viene condannato a morte per non potersi
pagare un avvocato o avvalersi di amicizie particolari!!!
Ma che cazzo di paese é mai questo, dove
dei parlamentari festeggiano il mancato arresto di un criminale? Un signore
che, diversamente dall’essere un qualsiasi cittadino, é un “DEPUTATO DELLA
REPUBBLICA” che, più di chiunque altro soggetto sociale, si deve attenere a
ferrei principi morali, regole e valori per non dare adito ad alcun dubbio di
sorta.
E invece rieccoci da capo! Come se nulla
fosse cambiato! Si ripete la vergognosa e immonda storia del caso Ruby dove,
trecentoquattordici deputati, hanno ritenuta legittima la richiesta di
sollevare davanti alla corte costituzionale un conflitto di attribuzione nei
confronti dell’autorità giudiziaria, per spostare il processo “Ruby” dal
tribunale di Milano al tribunale dei ministri, sulla base di una grottesca
motivazione che ha ridicolizzato l’intero paese agli occhi del mondo. Una
menzogna condivisa e adottata in blocco da un’intera maggioranza politica, che
trascende da ogni visione democratica e stato di diritto, trasfigurando la
sacralità del parlamento in una cassaforte di privilegi, impunità e di
interessi particolari. Una vera e propria Gang del malaffare!
Perché dunque, tanto incomprensibile
fervore, trasporto e partecipazione per un signore accusato di essere referente
politico dei Casalesi e di concorso esterno in associazione camorristica, per
il quale la Camera ha respinto la richiesta di arresto? Avere sottratto
Cosentino dalla galera, non è stato un atto di misericordia partorito dal loro
cuore magnanimo di questi singolari cattolici, ma un modo preventivo attraverso
il quale intendono salvare loro stessi, proiettando nel futuro una tale
eventualità.
E’ forse questa l’espressione ultima di una
destra europea e liberale o piuttosto, é più verosimile pensare ad un covo di
faccendieri che si servono del potere per dare fondo ai lati peggiori e più
oscuri della loro personalità, a fronte di privilegi, impunità e di profitti?
Fra questi esemplari umani, la politica non ha patria!
Se ciò che è successo ieri alla Camera del
deputati (giovedì 12 gennaio 2012), è il risultato della “libertà di
coscienza”, voglio sperare che i cittadini italiani, dopo avere imparato la
lezione, si astengano dal votare certa gente, prima di ritrovarci fra i banchi
del nostro parlamento, capi Clan e “uomini d’onore” in giacca e cravatta e
camicia azzurra!
E nel frattempo a noi, comuni mortali,
ipotecano la casa per un bollo evaso trent’anni prima, e ancora, per
un’ennesima volta, costretti a pagare il conto di chi, sulla pelle dei
cittadini si è abbuffato fino a scoppiare, tradendo ogni speranza e promessa di
futuro e consegnando a nostri figli e nipoti un paese malato e smarrito, dentro
un’allarmante deriva etica e morale, senza precedenti.
Gianni Tirelli
P.S. Nicola Cosentino (nominato
Sottosegretario di Stato all’Economia e alle Finanze del quarto Governo
Berlusconi) é parente acquisito di diversi camorristi: suo fratello Mario è
infatti sposato con Mirella Russo, sorella del boss dei casalesi Giuseppe Russo
(detto Peppe O’ Padrino), che sta scontando un ergastolo per omicidio e
associazione mafiosa; un altro fratello è sposato con la figlia del boss
Costantino Diana, in seguito deceduto.
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