martedì 10 gennaio 2012

BRUTTI PICCOLI E CATTIVI




BRUTTI PICCOLI E CATTIVI

Credere che l’appartenenza politica possa ancora fungere da spartiacque fra ciò che è giusto e iniquo, fra la verità e la menzogna, la libertà e la licenza e fra il diritto e l’abuso, non è che uno squallido esercizio di illusionismo.
Gli uomini vanno giudicati per le loro azioni e per l’esempio sulla società.

Gli uomini di potere, che siano politici o imprenditori, rappresentano, non solo la parte più marcia della società, ma i canoni estetici di una bruttezza rivoltante e inquietante, espressione di una ingordigia fuori controllo, di un narcisismo patologico e di un invalidante inettitudine fisica.
Individui piccoli, vuoti e laidi, loro, i cui tratti somatici e la cui bruttezza, trascendono ogni simpatia, ogni sentimento di fiducia e di rassicurazione; un sudiciume morale e spirituale che inevitabilmente, vuoi o non vuoi, ha modellato i loro tratti in un ghigno perverso, in una gestualità goffa e maligna, in un tono di voce senza anima, senza passione - monocorde come una campana a lutto; esseri dai visi perennemente unti dalla seborrea, sfigurati dall’inestetismo di un triplo mento rugoso che straborda come lardo sugli improbabili colletti bianchi a celare, come un cappio, l’ultimo lembo di un gozzo al culmine del suo prolasso. Corpi ansiogeni e sudaticci, dai culi flaccidi, torturati da sanguinanti emorroidi a grappolo. Gente che non sa vivere, non sa vestire, non sa mangiare, lontana anni luce da ogni più remoto concetto di dignità umana e di bellezza - persone tristi e sole, frustrate e infelici, che non hanno mai assaporato la gioia profonda di un gesto di vera consapevolezza, di autentico affetto e di una stretta di mano sincera e disinteressata.

Quale donna normale (con la capacità di intendere e volere) o avvenente signorina di compagnia, potrebbe mai concedersi (senza prima, avere incassato un congruo tornaconto e represso il disgusto iniziale), alle brame di individui dalle fattezze ripugnanti e dall’animo servile?

Gianni Tirelli

Nessun commento: