lunedì 30 gennaio 2012

CONTRAFFATTO CONVIENE!!!

 di G,Tirelli



CONTRAFFATTO CONVIENE!!!

 di G,Tirelli
Negozi cinesi in aumento causa la crisi! Ma la qualità dei beni prodotti (nazionali o cinesi che siano) è la stessa e in alcuni casi migliore perché l’originale è peggio del contraffatto! Quando tutti i prodotti sono il risultato della meccanicità e non della manualità creativa, è inutile parlare di originale! Che mi frega se un prodotto è firmato Dolce e Gabbana quanto, la qualità e le rifiniture sono le stesse della merce contraffatta!
 Oggi, in pieno relativismo, l’unico e solo strumento di cui disponiamo, per potere decifrare il vero dal falso, l’originale dalla contraffazione, di un qualsiasi bene materiale, 
non sono, ne le rifiniture ne la qualità del materiale usato, ma più banalmente, il prezzo.

Originale e contraffatto, sono identici - é solo il prezzo che li diversifica. 
Questo accade, perché le grandi Griffe della moda (per fare un esempio) hanno cominciato, da tempo, ad usare materiali scadenti e una lavorazione approssimativa, invogliando ( visti i bassi costi di produzione) alla contraffazione, resa così più appetibile e accessibile. 
Ma il vero scandalo sta nel prezzo che, le grandi firme del made in italy (e non solo della moda) hanno mantenuto uguali e, in molti casi, sono decisamente aumentati. 

Oggi , visti gli esigui costi di produzione (risultato del lavoro nero e della scadente qualità del materiale usato), sono le stesse Griffe a commissionare al mercato della contraffazione la produzione della loro mercanzia, per poi, subdolamente applicarne il marchio di fabbrica.
Per tutto questo, trovo amorale e ipocrita la campagna denigratoria imbastita contro la Cina e altri paesi, colpevoli (secondo il mercato italico), di concorrenza sleale. 
Le nuove generazioni, avulse così, da ogni codice etico, capacità di giudizio, e parametro comparativo (tecnicamente ignoranti), hanno assimilato come normale tali comportamenti, e adottati come pratica e regola relazionale, frutto dell’imperante sub-cultura del liberismo relativista.
Gianni Tirelli



  1. *Dioniso*777*Jan 29, 2012 09:31 PM
    Siamo noi che grazie ai cinesi abbiamo, forse, aperto gli occhi. Mi ricordo un aneddoto di oltre vent'anni fa. Un mio compagno di scuola e amico, aveva un maglificio, oggi chiuso chiaramente, e mi raccontava sempre che produceva delle polo per la famosa marca del coccodrillo e il materiale che veniva usato era lo stesso delle polo che finivano sui banchi del mercato. Ho sempre odiato le firme, perché solo un cretino le può volere,e poi oggi se guardi le etichette sono tutte made in China. Eppure se passeggi a Roma centro ti sembra di essere ad una sfilata di alta moda . . . evviva l'Italia.

  2. AnonimoJan 30, 2012 01:44 AM
    io ho comprato un paio di scarpe e un paio di pantaloni cinesi. i pantaloni erano buoni le scarpe ho dovuto toglierle dopo 2 ore perche mi bruciavano gli occhi e lasciavano segni neri per terra senza contare la puzza da petrolio. adesso io mi chiedo come fai tirelli a sparare delle cazzate cosi grosse cosa ti sei fumato ieri sera? non sai che in cina ci sono corsi d'acqua cosi inquinati che si ammalano tutti di cancro e se protestano la polizia li massacra pure e che gli operai della apple si suicidano in massa?

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