martedì 31 gennaio 2012

ALLE API I FIORI ALL’UOMO LA TERRA di G.Tirelli



ALLE API I FIORI ALL’UOMO LA TERRA di G.Tirelli
L’occupazione è in calo, la disoccupazione in crescita! Non fa una piega! Le macchine, la tecnologia e la robotica hanno sostituito la manualità e l’uomo è a spasso! E’ una realtà che conosciamo e denunciamo da almeno 50 anni, tanto più che anche un cretino analfabeta riesce a capire (a rigor di logica) che, se il lavoro di un singolo viene delegato ad una macchina, il singolo perde l’occupazione. Tante macchine, tanti disoccupati!
Inoltre, la meccanicizzazione ha drasticamente azzerato la qualità dei beni prodotti e della nostra vita, sommergendoci di scarti industriali, scorie e rifiuti tossici di ogni genere.
Pertanto, la sola via di uscita a una tale sciagura planetaria, sta nell’ammucchiare tutte queste macchine e marchingegni infernali, dentro un’immensa discarica: cospargere il tutto di benzina e dare fuoco. Altro che laurea, master, stages e specializzazioni della minchia! Solo una perdita di tempo e di denaro!
Qui se non ci tiriamo su le maniche dando fondo alle nostre ultime risorse, fisiche e spirituali, e cominciare a capire che, solo il lavoro della terra, la fatica fisica e la manualità più in generale, sono gli strumenti in grado di restituirci la dignità perduta e quella da sempre agognata occupazione a tempo indeterminato, se non capiamo questo, siamo fottuti per sempre.
Dobbiamo tornare ad essere api e formiche e non parassiti e termiti!
Se alla funzione delle api di produrre miele e affini, fosse sostituita una macchina e al polline dei fiori, intrugli chimici, in breve tempo le stesse, si estinguerebbero. Questo è ciò che sta accadendo all’uomo cazzone di questo secolo devastato dalla barbarie e dalla stupidità.
Il problema dell’occupazione, dunque, si risolve tornado a lavorare la terra, a bonificare i territori e le acque contaminate dal programma di sterminio perpetrato dall’Industrialesimo pagano e idolatra.
Noto con piacere che in molti, si stanno organizzando in questo senso, privilegiando l’acquisto di appezzamenti di terra, ai titoli di stato e monnezza del genere.
La terra non tradisce mai e il suo valore è sempre in crescita – la terra è passione, emozione e salute – la terra è amore e libidine, solidarietà e vera cultura!
Quando, oggi, sento ancora parlare di sviluppo e crescita, come i soli strumenti idonei per combattere la crisi del capitalismo, mi si rizzano quei quattro capelli che ancora mi sono rimasti in testa e, ancora di più, prendo coscienza di quanto, le conquiste di questo secolo, siano state nefaste per tutta l’umanità.
Se poi, i cittadini di un qualsiasi paese occidentale, in virtù di un risparmio
ragionevole e doveroso, si astenessero dal consumare beni effimeri, contraffatti e voluttuari, orientandosi su quelli primari, durevoli e di prima necessità, il Sistema, che oggi ci governa e che ci opprime, si squaglierebbe come neve al sole.
Se dunque al risparmio famigliare corrisponde un aumento della disoccupazione, è anche vero (l’altra faccia della medaglia) che si riduce drasticamente il carico di spazzatura, di rifiuti, scorie e l’inquinamento più in generale – Ergo, un netto ridimensionamento dei  trasporti e del caos metropolitano prodotto dalla congestione del traffico.
Deprimendo in maniera significativa i consumi, gli sponsor batteranno in ritirata dai nostri schermi al plasma e, le nostre città, imbrattate e disonorate da decenni dalla pestilenziale pubblicità, si riapproprieranno della dignità perduta, per cominciare a respirare.
La televisione commerciale imploderà dentro un boato sordo, sommergendo sotto le sue macerie, un mondo fatto di vergogna, menzogna, solitudine e paura. Inoltre, tutta quella montagna di bisogni effimeri, dipendenze e insane abitudini che, un tempo, andavano ad ingrassare il PIL, spariranno come per incanto, dentro l’oblio di un tempo che fu. Discariche e inceneritori e tutto l’indotto, saranno per la nostra nuova società, l’ultimo dei problemi. 
Le oggettive priorità, si sposteranno sui beni essenziali, duraturi e di prima necessità dentro una quotidianità fatta di artigianato, manualità, tradizione  e responsabile creatività.
E’ arrivato il momento di sporcarci le mani di terra - unica, vera, sola e inesauribile ricchezza.
Nel movimento fisico, possiamo ritrovare la salute, la qualità della vita e quell’energia primitiva, in grado di restituirci, autonomia, coraggio e passione. Comprenderemo il senso della nostra esistenza, il valore della preghiera e la necessità della morte.
Presto, ogni disturbo del sistema nervoso (ansie, angosce, attacchi di panico, depressione ed affini) scomparirà come per incanto e, la misura, il buon senso, l’umiltà e la ragionevolezza, ritorneranno dentro il nostro cuore per rigenerare la consapevolezza perduta.
L’etica, riacquisterà la sua forza primordiale e, come un tempo, governerà su tutte le cose perché, più nessuno e niente, possano ancora destabilizzare l’equilibrio e l’armonia del Mistero Infinito. O terra o schiavitù.
Gianni Tirelli

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