LA PIU’ SCIAGURATA DELLE
PRIVATIZZAZIONI Di G.Tirelli
Se la privatizzazione
producesse reali vantaggi, alla collettività, la stessa non esisterebbe. E
questo vale per la politica!
Se certi settori economici,
sono controllati dallo Stato, é perché, diversamente, sarebbero oggetto di
speculazione. Questo è il reale motivo! Certi beni sono intrinsecamente e per
loro natura non soggetti alla gestione dello Stato, mentre altri di diversa
natura, devono appartenere inderogabilmente alla comunità.
Acqua, energia e carburanti
- per fare solo un esempio - rientrano in questa logica, perché impersonali e
quindi non concorrenziali. Ma la lista sarebbe lunga!
L’acqua non è vino, dove,
il privato può giocare sulla qualità, sul vitigno, sul colore, l’annata,
l’origine, il prezzo ecc.. ecc. L’acqua è acqua - e così l’energia e i
carburanti. E questo vale per tutti quei beni che io definirei monolitici,
fermi.
Quale privato del resto
rischierebbe tanto, se non fosse un piatto così allettante?
Che differenza esiste fra
il prezzo di un carburante e l’altro? Inezie!!
Questo perché, le varie
compagnie fanno cartello, adeguandosi al prezzo più alto.
Se potesse esistere una
ipotetica concorrenza fra i vari carburanti, in virtù del fatto che un certo
gasolio fa percorre cinque chilometri di più al litro, di un altro, i
cittadini, si fionderebbero su quel miracoloso carburante e gli altri (i
concorrenti) chiuderebbero le pompe di benzina.
A questo punto, ne
rimarrebbe uno solo, a dimostrazione che certi beni sono di per se, non
privatizzabili.
Privatizzarli e sinonimo di
inciviltà, e quindi, di disprezzo per la comunità, e un insulto
all’intelligenza dei cittadini.
Un’altra bestialità, è la
gestione dei rifiuti da parte dei privati e i risultati sono sotto gli occhi di
tutti.
Io credo però che, la più
sciagurata delle privatizzazioni, la madre, o come volete chiamarla, sia stata
quella della televisione. I danni che ha causato, che causa, e che produrrà in
futuro, sono lapalissiani.
Ha innescato un decadimento
morale, spirituale e materiale, oltre ogni limite, spazzando via ogni principio
etico e buon senso e, nella
contraffazione della realtà e mistificazione della verità, afferma il suo
indiscusso strapotere di omologazione.
Gianni Tirelli
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