LA TV FONTE INESAURIBILE DI SPAZZATURA di G. Tirelli
Per milioni di anni, l’uomo, non ha mai prodotto nulla
che non fosse biodegradabile, o che non rientrasse nel naturale processo di
decomposizione e trasformazione delle cose.
L’aforisma di Lavoisier “Nulla si crea, nulla si
distrugge ma tutto si trasforma”, calzava a pennello con la realtà di un tempo
ma, oggi, quest’affermazione si scontra con la tragica e incontrovertibile
realtà presente dove, a mutare, sono i sogni e le speranze del futuro,
trasfigurati in incubi e quotidiano sconforto.
Migliaia di fabbriche fumanti, eruttano sul territorio,
24 ore su 24, spazzatura di ogni genere, rifiuti tossici e speciali, scorie
radioattive ed altro, sommergendo le nostre vite e il nostro futuro.
La spazzatura fa il suo debutto in società, una
sessantina di anni orsono, quando, per una singolare concomitanza, la nostra
cara TV faceva per la prima volta la sua apparizione, nelle case degli
italiani. Che ci sia un nesso logico fra spazzatura e televisione?
Assolutamente si.
Queste due inquietanti entità, sono legate, tra di loro,
a doppio nodo e sono le due facce di una stessa medaglia.
E’ innegabile che, con l’avvento della TV commerciale,
questa spazzatura (o merda sintetica), abbia avuto un incremento esponenziale
incontrollato e, nessun inceneritore, oggi, potrà mai smaltire i miliardi di
tonnellate di merda che il sistema vomita quotidianamente sulle nostre vite.
E poi non ci dimentichiamo di tutte le tonnellate di
scorie tossiche e radioattive, disperse sul territorio e in fondo ai mari; c’è
da rabbrividire!
Oscurare le TV commerciali (tutte di tutto il mondo) è il
primo passo al fine di risolvere in maniera sostanziale, il problema della
spazzatura – congiuntamente, vanno definite regole ferree per quella pubblica.
Agli imprenditori, dovrebbe essere vietato ogni tipo di
sponsor, finalizzato a propagandare prodotti di nessuna qualità ma, investire
questo denaro per elevare al massimo la loro genuinità ed eccellenza. Questa è
la vera e sola concorrenza!!!
Solo così riacquisteremo dignità.
Calciatori, piloti e combriccola, dopo decenni di vacche
troppo grasse, dovranno drasticamente ridimensionare i loro ingaggi, non solo
perché inverosimili, ma per rispetto a tutti quei lavoratori veri, che
consumano la loro esistenza dentro fabbriche tossiche, per mille euro mensili.
A meno spazzatura, corrisponde più civiltà, e le
condizioni necessarie per una vita, degna di essere vissuta.
Dal passato abbiamo ereditato città come Roma, Firenze,
Venezia, Urbino e mille altre. Un patrimonio storico unico al mondo, baluardo
di bellezza, cultura e autentica civiltà.
Noi, diversamente, consegneremo alla storia, lugubri
casermoni in cemento depotenziato, ferro arrugginito e mattoni forati. Elementi
di un’architettura che, abbiamo definito moderna e contemporanea, così da
giustificarne l’orrore, il disgusto, l’incapacità e il vuoto culturale dei suoi
sostenitori e fondatori.
Solo nel passato, possiamo scorgere le ragioni di un
nostro futuro.
Gianni Tirelli
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