martedì 7 febbraio 2012





MONTI DIPENDENTE FISSO DEL CAPITALE. COME FA


 LA CGIL A CONTINUARE A SEDERE AL SUO TAVOLO?

pubblicata da Marco Ferrando - Pagina Ufficiale il giorno domenica 5 febbraio 2012 alle ore 18.59
Mario Monti gode da sempre del “posto fisso” quale tecnico del grande capitale: prima al servizio della Fiat al fianco di Romiti, poi commissario europeo su nomina di Berlusconi, infine Presidente del Consiglio di un governo di Confindustria e banche su nomina di Napolitano. Da questa postazione di dipendente inamovibile del capitale - senza mai “annoiarsi”- ha lavorato a demolire il “posto fisso” dei lavoratori: appoggiando, invocando, gestendo tutte le politiche di precarizzazione del lavoro realizzate da centrosinistra e centrodestra. Ed oggi sfotte una generazione di precari senza diritti, cui ha contribuito, per estendere la licenziabilità di chi lavora. E' rivoltante.

Se la CGIL ha dignità, deve alzarsi seduta stante dal tavolo di concertazione cui è seduta, mandare al diavolo PD e Napolitano, e promuovere un'opposizione radicale al governo. Invece di incassare i suoi complimenti.. per non aver fatto nulla a difesa delle pensioni.

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI


ORA BASTA. SI ROMPA COL GOVERNO E


 COL PD CHE LO SOSTIENE.

pubblicata da Marco Ferrando - Pagina Ufficiale il giorno domenica 5 febbraio 2012 alle ore 19.00
L'attacco di Mario Monti all'articolo 18 è ormai dichiarato. La volontà esplicita di “togliere tutele” a chi starebbe “blindato nella sua cittadella” è una provocazione inaccettabile per centinaia di migliaia di operai licenziati dalle fabbriche in questi anni, o già privati dei propri diritti sindacali (Fiat). Chi oggi “è blindato nella propria cittadella” è proprio il governo Monti, che può colpire liberamente il mondo del lavoro solo perchè “tutelato” da PD e PDL, e dalla concertazione sindacale. Questa è la cittadella che va espugnata.

Susanna Camusso non ha più un solo argomento per continuare a negoziare con un governo che si colloca frontalmente contro il lavoro e i suoi diritti. Si liberi dell'abbraccio soffocante del PD e di Napolitano, tolga le “tutele” al governo, e prepari uno sciopero generale vero. Questo è il momento. Se continuerà a sedere al tavolo di Monti, al di là delle “critiche”, si renderà corresponsabile di una sconfitta storica. E senza alibi.

MARCO FERRANDO

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