domenica 26 febbraio 2012
UN EVENTO MEDIATICO A RIMINI. IL SUMMIT MMT
UN EVENTO MEDIATICO A RIMINI. IL SUMMIT MMT
Postato il Venerdì, 24 febbraio @ 17:43:03 CST di Truman
DI TRUMAN BURBANK
Comedonchisciotte
Rimini - Nel silenzio tombale degli organi di stampa tradizionali è partito a Rimini il Summit MMT, organizzato da Paolo Barnard. Una mia prima stima è di 2000 partecipanti al summit, forse meglio delle migliori aspettative.
Si sente un profumo che sembrava dimenticato, il profumo degli eventi creati dalle masse, invece del tanfo emanato dai mantra putrefatti dei media (il deficit, lo spread, il rigore, i professori, ...).
Mi ritorna in mente Wu Ming quando nel 2003 scriveva che dopo il 15 febbraio i media siamo noi. Poi i movimenti andarono in sfacelo e tutto si ammosciò. Forse è ora di ricominciare.
Il 105 Stadium somiglia agli spettacoli di Grillo per la quantità di persone, anche se lo stile è diverso, più dimesso, meno voglia di spettacolo e più voglia (forse anche rabbiosa) di trovare una via d’uscita da un sistema fallito.
Introduce Paolo Barnard, con un aspetto spiritato, da profeta o predicatore. Umore pessimo e disperato nel vedere l’arroganza del potere, che tutto travolge, il potere vampiresco che succhia il sangue alle persone. “Il potere reale” reale lo chiama lui.
(Qui ho qualche dubbio. Non so quanto il potere sia reale e quanto sia immaginario. “L’imperialismo è una tigre di carta”, diceva Mao).
Comunque la speranza di Paolo viene da due scuole di economia, la MMT (Modern Money Theory) e la teoria del riflusso monetario.
I relatori si presentano.
Stephanie Kelton paragona la schiavitù dei negri negli USA del passato alla nostra situazione sotto l’euro.
“Non è colpa vostra e ci sono vie d’uscita” dice.
Marshall Auerback ci tiene a parlare nella lingua di Dante, almeno in questa introduzione.
“Siete l’incubo di tutti banchieri europei”, dice William Black, spiegando che negli USA hanno dimenticato ciò che funzionava. Ma parlerà di come uscire da questa situazione.
Alain Parguez (parla uno strano inglese con gli accenti alla francese) dice che un evento come questo sarebbe impossibile in Francia: “Gli italiani sono l’unica speranza dell’Europa”. E spiega “La crisi del debito sovrano è una menzogna accuratamente pianificata. Voi siete il peggior incubo della classe dominante europea”.
Michael Hudson (in bretelle) la butta sul giocoso: “Se avessi saputo che c’erano più di 10-15 persone, avrei messo la giacca”. Poi: “Quella in corso è una guerra finanziaria, non una lotta di classe”.
Va bene. Domani vedremo i dettagli.
Una considerazione mia, nell’economia reale l’assurdo ha sempre trovato posto con facilità: “credo quia absurdum”. Forse è ora di smettere con la fede religiosa nell’assurdo e partire dal mondo reale.
Truman Burbank
24.2.2012
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