martedì 27 marzo 2012

SULLA VIA DI DAMASCO


FULVIO GRIMALDI
  • SULLA VIA DI DAMASCO 

    Una stampa libera non esiste. Voi, cari amici, ne siete consci e io anche. Nessuno fra noi oserebbe dire la propria opinione liberamente e apertamente. Noi siamo le marionette che saltano e ballano quando quelli tirano i fili. La nostra abilità, la nostra capacità e la stessa nostra vita appartengono a quegli uomini. Non siamo altro che prostitute intellettuali. (John Swainton, nel suo discorso di commiato da direttore del New York Times).
    Per il sollievo di molti, sono alcune settimane che non carico il blog. Non che mancassero gli spunti, soprattutto per invettive. In particolare contro quei sottopancia dei cannibali imperialisti che fanno girare appelli a sostegno degli scannatori della libera Siria e addirittura partecipano alle sparute chiassate allestite da cialtroni che si dicono pacifisti e poi sostengono il Consiglio Nazionale Siriano, il verminaio messo in piedi da Nato, Turchia e Fratelli Musulmani che insiste a invocare sulla Siria un intervento tipo Libia. Ho firmato, ma con riluttanza, l’appello per la Grande Marcia a Gerusalemme. Accanto a maleodoranti come il Campo Antimperialista, ci sono firme decenti. Tuttavia trovo non del tutto innocente l’intenzione degli ideatori di questa iniziativa. Come già al tempo dell’assalto e sterminio della Libia, trovai straniante che l’intero mondo della solidarietà con i popoli si concentrasse su una flottiglia per Gaza che, votata all’ovvio fallimento, puzzava di autoreferenzialità e di cortina fumogena per la propria ignavia sulla Libia fatta a pezzi.
    Ora, mentre Nato e despoti del Golfo allestiscono in Siria, con la soldataglia Al Qaida, l’ennesimo bagno di sangue, l’ennesimo assalto della cupola mondialista alla sovranità nazionale, ecco che anziché marciare sulle ambasciate dei paesi boia, si marcia verso Gerusalemme. Sarà che qualcuno intende depistaggi dall’aria innocente? Sarà che la solidarietà con vittime che non lottano più (“viva la nonviolenza!”), e le cui organizzazioni, tutte, si arrendono e si pongono sotto tutela dei satrapi del Golfo, fiduciari di Israele e degli Usa (vedi Hamas e Abu Mazen, e le sinistre che tacciono), non costa assolutamente niente e ti guadagna pacche sulle spalle perfino dai licantropi.
    C’era da dire dei No Tav massacrati da sbirri con la bava alla bocca come i Marines di Kandahar. Pretoriani di un regime, detto di tecnici, ma in effetti di razziatori fascistoidi, protervi quanto incompetenti e ignoranti, atti solo al furto con scasso, e perciò sodali dei partiti da sempre impegnati nella truffa e nel saccheggio. Monti, Bersani, Alfano, Casini fanno sembrare Crispi un eroe della democrazia e della giusta distribuzione del reddito. E quanto all’atteggiamento verso i sudditi, sfigati, stupidamente non ricchi, Goebbels era più educato.

    C’erano tante altre cose da discutere con voi, ma mi è sembrato prioritario occuparmi, finendo di confezionare il docufilm, dello scenario siriano, quello dove oggi si consuma la guerra dei mondi, propedeutica all’apocalisse finale cercata dagli ipernazisti nichilisti del nuovo ordine mondiale. Ne avrò fino a Pasqua. Intanto riproduco qui tre cose: un condivisibile appello di Marco Rizzo e dei “Comunisti-Sinistra Popolare”, finalmente non ligio alla vulgata dei carnefici del popolo siriano libero, laico, antimperialista e antisraeliano; una drammatica lettera di Gianni Vattimo sulla riduzione del nostro paese in Stato di polizia (con Pinochet travestito da banchiere di Goldman Sachs); un elogio dei "Comunisti-Sinistra Popolare" al KKE greco, che invece non condivido e in capo al quale ho messo una mia considerazione su questi tardivi e ritardati eurostalinisti; e una schifezza degli schifosi di Amnesty, in cui si sollecita appoggio a Obama e al suo intervento militare in Uganda (ottava guerra del Premio Nobel per la pace), per sconfiggere la cosiddetta Armata del Signore e impedirne il reclutamento di soldati bambini. L’Armata del Signore è la rivolta endemica di popolazione nel Nord del paese, da sempre escluse e decimate dal governo-ascaro degli Usa, e i bambini-soldato sono una specialità di tutte le fanterie islamiste della Nato. Queste fetecchie di Amnesty e HRW, alimentate da Soros e dal Dipartimento di Stato, rifattasi una verginità ammettendo tardivamente di aver sparato sanguinose balle su Gheddafi, ora si sono scatenati contro la Siria, mettendo nel ventilatore tutta la merda spurgata dai tagliagola al soldo di Nato e tiranni del Golfo. Rettili sulla testa della Gorgone.
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