lunedì 18 giugno 2012

DAL FRONTE SARDO


intervista a tutto campo dell'Unione Sarda ad aMpI

intervista a tutto campo dell'Unione Sarda ad aMpI

27 Mag 2012 - Approfondimenti


La piazza dice no ai superstipendi dei consiglieri

Manifestazione davanti al Consiglio. Pd e Sel si difendono: «Tremila euro in meno, è il taglio più consistente della storia» - VIDEO
di Alfredo Franchini
CAGLIARI. La cosa più grave, alla fine, è che il Consiglio regionale, nel blitz notturno, non sapesse che cosa era stato approvato esattamente. Se fosse stata tagliata l’indennità di carica di tutti in consiglieri e se i parametri fossero gli attuali o quelli di dieci anni prima. Tutto è affidato all’interpretazione e ora, la più accreditata, è che il taglio degli stipendi sia consistente: tremila euro da ogni busta paga. Sulla questione tutta sbagliata nel metodo del ripristino delle indennità ieri è stata inscenata una manifestazione di protesta, voluta dai Riformatori, e condivisa da un centinaio di persone che si sono mobilitate attraverso i social network. Da lì è facile capire che in piazza c’era una folta presenza di “grillini”. Siamo sotto i portici del Palazzo simbolo del potere sardo. Da un improvvisato palco, o meglio da una panchina di marmo,, si dà lettura dell’elenco di chi ha votato il famigerato emendamento inserito in una legge a favore dei precari della Regione. E da quei nomi la piazza prende le distanze. Tanto che quando Federico Palomba, che pure aveva invitato il presidente Cappellacci a non promulgare la legge, cerca di prendere le parole, la piazza glielo impedisce. Di lì a poco ci avrebbe provato anche Claudia Zuncheddu ma non era quello di ieri il momento dei politici. Tra i promotori della manifestazione Efisio Arbau il quale polemizza sull’entità del taglio: «Avremmo voluto che i calcoli fossero effettuato in un altro modo». E chiaramente si riferisce non all’ipotesi più accreditata ora che il taglio sia di tremila euro. Il capogruppo del Pd, Giampaolo Diana, chiarisce: «Il nostro voto è chiaro. Abbiamo votato una risoluzione che prevede il taglio delle indennità di tutti i consiglieri nella misura del trenta per cento. E’ la stessa interpretazione di Sel e dell’Idv. Vorrei dire», afferma Diana, «che è il taglio più significativo che sia mai stato effettuato nella storia della nostra autonomia e si aggiunge a quello effettuato all’inizio dell’anno».
Come avevano annunciato i social network, in preparazione della manifestazione anti casta, l’insofferenza è dovuta agli intoccabili del potere e lo stipendio è solo una parte dei costi: «Quante persone girano attorno alla politica»? è una delle domande che viene dalla piazza. Il Censis di De Rita sostiene che le istituzioni abbiano incominciato da tempo una corsa al suicidio e lo scadimento della qualità della politica è alla fine il prezzo più alto che i cittadini saranno costretti a pagare. Renato Soru avanza una proposta: «Un unico emolumento onnicomprensivo ridotto rispetto a quello attuale». Soru chiede che sia cancellata la diaria di 3.000 euro prevista per chi risiede a Cagliari e che sia dimezzata o trasformata in un rimborso la diaria per i consiglieri la cui residenza è posta oltre i 35 chilometri da Cagliari. Soru critica anche il metodo: «Non ero in aula perché avevo chiesto quando si sarebbe discussa la proposta sugli emolumenti e mi era stato detto che nulla era previsto. Incredibile che non ci sia stata una discussione di merito senza alcun approfondimento nel partito o nel gruppo consiliare». Claudia Zuncheddu precisa l’astensione al momento del voto: «Ritengo che l’indennità di carica non debba essere ridotta ma soppressa totalmente. Ma non lo dico oggi, lo dico dall’inizio della legislatura». L’astensione dell’esponente del gruppo Misto era dovuta anche a un altro motivo: «L’emendamento era stato inserito nelle norme sui contratti del personale regionale. Il mio voto contrario avrebbe significato anche la mia contrarietà alla stabilizzazione dei lavoratori precari»|!



A manca pro s'indipendentzia ha condiviso la foto diLacanasbis Rivista.
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“Vogliamo la legge sugli ammortizzatori sociali”. Domani i lavoratori in cassa integrazione manifestano sotto il Consiglio regionale

(IlMinuto) – Cagliari, 18 giugno – Nuova protesta dei lavoratori in cassa integrazione per sollecitare l’approvazione del disegno di legge della Giunta in materia di ammortizzatori sociali “in deroga”. Domani mattina alle 10 i lavoratori manifesteranno sotto il palazzo del Consiglio regionale in via Roma. “E’ urgente – sottolineano Cgil, Cisl e Uil in una nota stampa - arrivare a una soluzione definitiva che garantisca il sussidio a tutti i lavoratori che ne fanno richiesta”.





  • Riflessioni a proposito del caso degli stipendi ai consiglieri regionali ripristinati nella notte pressochè uguali a prima....
     ·  ·  · sabato alle 13.03 · 

      • Pille Taqb 
        Non è bastata l' esperienza del ripascimento non é bastata la fregatura storica della costa smeralda, non è bastata ottana e la fanta industrializzazione che doveva risollevare l' economia.. cosa ci vuole per convincere i sardi della fortuna di vivere in un paradiso che non ha bisogno di favole e che non deve essere usato come merce di scambio per gli interessi di una classe politica indetta disonesta comandata da roma?perché mauro pili si sveglia solo per LE cose che gli interessano e ora é il paladino del galsi?c'É in palio un altro scudetto del cagliari come l installazione della saras?sveglia sono danni irreversibili!il galsi non si deve fare.. è inutile e pericoloso.basta vendere territori e popoli per interessi dei grandi gruppi finanziari!no galsi no tav!




      • Marisa Manca Condividoooooooo!
        12 minuti fa · 

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