domenica 10 giugno 2012



PICCOLO PASSAGGIO DI RIFERIMENTO STORICO




Ingannare il popolo sulla reale situazione della società sovietica si sarebbe rivelato un compito troppo arduo anche per Stalin, quindi la scelta più realizzabile fu quella di snaturare le tesi marxiste-leniniste.
I problemi che non poterono affrontare Marx e Lenin vennero osservati da Trotsky sulla base dell' esperienza russa in un numero considerevole di scritti. Le vere protagoniste del processo economico e politico furono identificate nelle forze sociali che si erano sviluppate e erano entrate in contrasto, e non nei diversi protagonisti, i quali peraltro non erano che l'espressione delle forze stesse.
Ricorrendo alle formule classiche del marxismo-leninismo e rapportandole allo sviluppo concreto della realtà Trotsky analizzò i problemi a cui sarebbe andata incontro una società di transizione e le varie soluzioni che si sarebbero potute adottare. Egli respinse le obiezioni di coloro che avrebbero accettato determinate tattiche solo perché ideali, ritenendo invece che la loro evoluzione avrebbe potuto portare ad esiti del tutto diversi. Non contestò mai la legittimità dei provvedimenti strategici più contraddittori, come la scelta di sostenere la Nep, ma affermò che determinate scelte erano giustificate unicamente da esigenze concrete. Il percorrere strade insolite non significava accettare soluzioni di ripiego ma piuttosto consentire la maturazione di forze sociali nuove. 
In questa ottica, ad esempio, poteva essere intesa la norma marxista-leninista secondo cui nessun funzionario statale sarebbe dovuto essere retribuito più di un operaio. Questa visione, all'apparenza austera, nasceva da una esigenza pratica, poiché, venendo a mancare tale regola, i funzionari si sarebbero rinchiusi nel loro potere, componendo così un ceto privilegiato che avrebbe custodito i propri vantaggi ai danni delle masse.
Trotsky mise in risalto come nella prima fase del socialismo fosse inevitabile la sopravvivenza dello Stato attraverso un corpo di funzionari con il compito di assolvere mansioni determinate, ma esso mostrerà da subito la tendenza ad accrescere una serie di benefici, anche in considerazione del fatto che la pochezza delle forze produttrici non avrebbe potuto soddisfare le esigenze di tutti i membri della società. 
Proprio per ovviare a questo incremento progressivo di potere sia Marx che Lenin insistettero sulla necessità di adottare misure certe quali la revocabilità ad ogni momento degli impiegati delegati a funzioni pubbliche e lo svolgimento di incarichi di sorveglianza e controllo da parte del popolo. L'applicazione rigorosa di questi principi avrebbe dovuto impedire la creazione di una classe privilegiata di burocrati, ma nella Russia staliniana, dove queste norme vennero trascurate, la burocrazia si consolidò progressivamente .

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