domenica 30 dicembre 2012

Uccidere la democrazia: piano perfetto, nato 40 anni fa



 

C’è una domanda centrale, assillante, che tutti ci facciamo: perché le cose non 
cambiano?
Perché, nonostante decenni di manifestazioni, gruppi organizzati e proteste, 
le cose in 
realtà tendono a non cambiare mai? E’ una domanda che ci sta alla gola.
 Vorremmo tutti saper rispondere, vorremmo tutti vedere che c’è una 
risposta immediata o almeno decente, a questa movimentazione di 
società civile (che peraltro è in aumento) contro il cosiddetto potere, contro
 le malefatte del potere. E la risposta è semplicissima: le cose non cambiano
 perché noi non sappiamo chi è il potere. E quindi stiamo combattendo contro 
un obiettivo sbagliato. Se non sai chi è veramente chi governa la tua vita, 
ombatti conto quelli che, in realtà, non governano la tua vita. Il potere, 
il vero potere, è stato di un’astuzia incredibile. E’ riuscito, negli 
ultimi 35 anni, a rimanere completamente nascosto; a proporre alle
 opinioni pubbliche un volto del potere che è falso, cioè a proporre le 
cosiddette marionette del potere.
Tutto quello che noi crediamo oggi sia il potere – le auto blu, i ministeri,
 i politici, i magistrati, gli amministratori – non sono per niente il potere. 
Ci Paolo Barnard hanno proposto questa immagine,
 nella quale crediamo fermamente: 
siamo proprio radicalmente convinti
 che questo è il potere da combattere,
 e tutta la nostra azione civica va 
contro questo muro fasullo, falso, 
questa ombra sul muro che non è il potere.
 Silvio Berlusconi, Massimo D’Alema, i magistrati più o meno corrotti, le caste
 denunciate a più riprese: tutti questi, che crediamo essere il potere, sono 
delle marionette, a cui è stato lasciato un cortile in cui fare i loro giochetti.
 Da chi è stato lasciato questo cortile? Dal vero potere. Che dice: voi rimanete 
lì, fate le vostre piccole cose, godetevi i vostri privilegi, manipolate quello
 che vi pare, le vostre corruttele, i vostri malaffari. L’importante è una cosa: 
che obbedite sempre agli ordini che noi vi
diamo.

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