sabato 23 febbraio 2013

FRONTE SARDO



Leucemie, boom ad Assemini, Pula e Sarroch: "E nessuno interviene"

La denuncia degli Ambientalisti al Ministero della salute: "Da che cosa deriva l’elevato rischio di tumori? Cosa aspettiamo a indagare?"
redazione cagliaripad,
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Sarroch, Pula, Assemini, e un dato sconfortante: sarebbero i comuni con il rischio più elevato dimanifestazioni leucemiche.
Più precisamente, si legge nell'articolo “Lezioni della sindrome di Quirra. Epidemiologia? No Grazie” del dottor Pierluigi Cocco (Dipartimento di sanità pubblica, sezione Medicina del Lavoro, dell'Università di Cagliari) pubblicato su “Epidemiologia e Prevenzione”, che la popolazione maschile residente nel distretto di Cagliari ovest, esclusa la città di Cagliari, presenta un elevato rischio di contrarre forme di leucemie.
I comuni di Sarroch e Villa San Pietro all’inizio degli anni Novanta, furono oggetto di un’indagine da parte dell’Istituto superiore di sanità su richiesta dei sindaci, a causa della segnalazione di un eccesso di leucemie. "Nonostante il rapporto del 2008 abbia confermato e anzi evidenziato l'aumento della patologia, non vi sono state reazioni”.
A mobilitarsi oggi le associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d’Intervento Giuridico onlus che hanno inoltrato una richiesta di informazioni a carattere ambientale e adozione degli opportuni provvedimenti al Ministero della salute, alla Regione autonoma della Sardegna (Presidente, Assessore della sanità), all’A.R.P.A.S., ai Sindaci di Pula eSarroch, al Commissario straordinario di Assemini, alla A.S.L. n. 8 e, per opportuna informazione, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari. “Da che cosa deriva l’elevato rischio di leucemia maschile a Pula, Sarroch e Assemini? - interrogano gli ambientalisti- Lo vogliamo scoprire o no?".
Da anni le amministrazioni competenti (Ministero della sanità, Regione autonoma della Sardegna, Comuni interessati) sono a conoscenza che la popolazione maschile di Pula, Sarroch e Assemini corre un rischio più elevato di leucemie quasi triplo rispetto a quanto sarebbe lecito attendersima non risultano adottati provvedimenti tesi a limitare il rischio ambientale e sanitario”.


Costa Smeralda 2, prima vittoria degli ambientalisti: i progetti dovranno superare la valutazione di impatto ambientale



Il comune di Arzachena dovrà inviare alla Regione tutti gli incartamenti relativi alla ‘Costa smeralda 2′, il piano di investimento immobiliare proposto dalla Qatar holding. Per la precisione, le carte dovranno pervenire negli uffici del Servizio di valutazione impatti (Savi), che dovrà quindi esprimersi in merito.
E’ il primo risultato ottenuto dalle associazioni Gruppo di intervento giuridico, Amici della terra e Lega per l’abolizione della caccia, che il 6 febbraio scorso avevano inoltrato un ricorso alle autorità competenti, comprese la Commissione europea, contro “l’emanazione di autorizzazioni amministrative – si legge in una nota - in favore del complesso di interventi proposti dalla Qatar Holding in assenza dei necessari e vincolanti procedimenti di valutazione ambientale strategica”.
In particolare, nel mirino degli ambientalisti è finito “il prologo del complessivo progetto turistico-edilizio”, vale a dire la trasformazione di 27 stazzi in residenza stagionali, sulla scorta del cosiddetto ‘Piano casa’, varato dalla giunta regionale di centrodestra nel 2009.
Ora saranno i funzionari del Savi a dover esprimere un parere sul progetto, verificando innanzitutto il rispetto delle norme vigenti.

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