giovedì 17 ottobre 2013

:: Palestina Rossa | diamo voce alla Sinistra e alla Resistenza palestinese ::



 
17
Ott 2013

La condizione della donna nella Palestina occupata e il suo ruolo nella lotta di liberazione

Intervista con Abla Sa’adat, presidente del Comitato delle donne Palestinesi e moglie di Ahmad Sa’adat, Segretario Generale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP).
A.S. Io lavoro all’interno del Comitato per le Donne che non è una sezione a sé stante ma fa parte di un lavoro su un piano politico nazionale, siccome si tenta di integrare il più possibile il ruolo della donna all’interno della lotta del popolo palestinese a tutti i livelli (politico, sociale) e si prova a far entrare le donne in questo ambiente in modo da portare avanti la lotta, a rimanere uniti, e si lavora in tutti gli ambienti, sia nelle periferie, nei campi profughi e nelle città.
Gap Che tipo specifico di attività vengono svolte con le donne, quali sono le modalità e a quali donne ci si riferisce?
17
Ott 2013

Yair Lapid rivela la vera natura del conflitto israelo-palestinese

Durante una recente intervista con Charlie Rose a New York, il ministro delle Finanze israeliano Yair Lapid rivela tacitamente il motivo per cui il conflitto Israelo-Palestinese continua ad esistere ed il perché Israele accetterà la pace solo alle sue condizioni.

Yair Lapid on the Charlie Rose Show
Circa una settimana fa, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha portato i leader di tutto il mondo a New York e molti di loro hanno preso parte in alcuni talk show politici americani. Charlie Rose, uno dei migliori e più seguiti intervistatori americani, ha invitato diversi leader politici dal Medio Oriente, tra i quali Bashar al-Assad dalla Siria(da Damasco) e Hassan Rouhani dall’Iran. Rose ha anche intervistato tre dei maggiori politici israeliani: Benjamin Netanyahu, Tzipi Livni e Yair Lapid.
16
Ott 2013

Libertà per Ahmad Sa'Adat e i prigionieri palestinesi

Può una sola settimana di mobilitazione mondiale cercare di riscattare, almeno un poco, più di dodici anni della vita di un uomo trascorsi in carcere, un quarto dei quali in isolamento? Certo che no, eppure è quanto siamo tenuti a fare, per ciò che è nelle nostre possibilità, al fine di manifestare ancora una volta la nostra presenza e il nostro sostegno per il quotidiano, logorante, assurdo sacrificio cui, dal lontano 2002, è sottoposto Ahmad Sa’adat, parlamentare e segretario generale del FPLP, Fronte Popolare di Liberazione della Palestina.
La sua storia è ormai tristemente nota, tristemente simile a quella degli oltre 5000 prigionieri politici palestinesi incarcerati in Israele, tristemente esemplificativa di quanto perdurante, ostinato ed inumano possa essere il progetto sionista, incondizionatamente votato allo spossessamento criminale con ogni mezzo di tutto quello che ai palestinesi appartiene: la loro terra, le loro case, i loro diritti, la loro unità, la loro speranza, la loro vita.
16
Ott 2013

FIRMA per l’acqua di Gaza

La popolazione di Gaza, 1,6 milioni di persone, non hanno a disposizione acqua potabile pulita. L’unica fonte d’acqua a cui possono accedere – la falda acquifera sotterranea – è sovrautilizzata ed è altamente inquinata dall’acqua del mare e da quella delle fognature. Le Nazioni Unite hanno avvertito che, senza una soluzione che fornisca a Gaza acqua potabile e sicura, la falda della Striscia non sarà più utilizzabile dal 2016 e sarà irreversibilmente danneggiata dal 2020.
Oggi, solo il 5% dell’acqua che i gazawi estraggono dalla falda costiera è potabile. La maggior parte delle famiglie della Striscia sono costrette a comprare l’acqua da compagnie private a costi elevati – alcuni di loro arrivano a spendere un terzo delle entrate per l’acqua.
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